Che ruolo devono assumere le innovazioni tecniche dopo i cambiamenti imposti dalla pandemia
Si parla sempre più spesso di innovazioni tecniche e tecnologiche come di un toccasana. Il covid-19 sta modificando molti dei nostri usi e costumi, l’economia soffre e si cercano soluzioni efficienti ed applicabili al presente. L’invito che gli esperti rivolgono ai ricercatori, agli scienziati, agli inventori è di trovare innovazioni che sappiano venire incontro ai nuovi bisogni dei cittadini. Una proposta molto accattivante è di riportare l’uomo al centro della scena, per renderlo il protagonista assoluto di queste innovazioni. Quindi ricerche mirate, che possano essere utilizzabili per migliorare la vita di ogni cittadino. È urgente ascoltare le nuove esigenze, nate dalle forzate modifiche alle nostre abitudini quotidiane. Innovazioni per riportare l’uomo al centro della scena
La scoperta del mondo digitale
La pandemia ha avuto un sorprendente effetto positivo nella diffusione delle tecnologie digitali. Anche gli anziani, restii a rinnovare le proprie conoscenze, si sono accorti che nei loro devices non si nascondeva il demonio. Tanto che la percentuale dei cittadini che utilizza le nuove tecnologie è salito sino all’87% del totale. Una percentuale impensabile solo pochi mesi fa, che stacca di 10 punti percentuali inglesi e francesi. D’altro canto la digitalizzazione ha offerto il fianco ad un’altra constatazione, ovvero la necessità di un positivo rapporto umano. Gli smartphones o i tablet sono ottimi per prenotare una visita o un tampone ma sono “freddi”. Soprattutto alle persone più mature, manca un rapporto più “caldo”.
Innovazione in campo medico
Da più parti si sollecita una profonda mutazione del rapporto con la medicina tradizionale. Il paese invecchia e la necessità di un servizio di telemedicina è urgente. Questo consente un contatto senza muovere il paziente dalla propria casa o dalla comoda poltrona, ed evita d’intasare gli studi medici. Tramite l’utilizzo di cam e semplici strumenti di misurazione, il medico può controllare i pazienti, mantenendo intatto quel rapporto umano che viene sempre più richiesto. Una semplificazione dei rapporti ed una ulteriore protezione per gli anziani che hanno problemi di spostamenti. Una banca dati aggiornata costantemente, darebbe le disponibilità di posti letto nelle strutture sanitarie, e integrerebbe in automatico le necessità dei pazienti.
Mobilità controllata
Da quando il Covid è presente sono mutate le esigenze di chi deve viaggiare. Proprio gli spostamenti sono diventati un problema. Col coronavirus molti cittadini sono spaventati di utilizzare i mezzi pubblici, per timore di assembramento. Il timore di essere raggiunti dal contagio sta creando serie difficoltà anche agli studenti che sono concentrati negli spostamenti, in sole due fasce orarie. L’utilizzo di sistemi che controllano i flussi può agevolare chi vuole o deve spostarsi coi mezzi pubblici, bus, tram o treni. La definizione di fasce orarie privilegiate, può far aumentare o diminuire il numero dei mezzi a disposizione. Il sistema governato da Intelligenza Artificiale, resta così efficiente ed impedisce inutili affollamenti. Evita inoltre i viaggi coi mezzi vuoti, risparmiando risorse che le varie ATAC possono reinvestire nei servizi e nei mezzi. Un efficientamento che tutti si augurano.
Educazione all’uso
Le competenze digitali devono essere disponibili per ogni individuo. Per questo serve un’educazione che comincia dai più piccoli ad un uso intelligente del mezzo tecnologico. Formando le giuste premesse per riconoscere e dipanare l’ingente massa di informazioni, che si ricevono ogni giorno tramite social. Le fake news sono sempre in agguato e instillano dubbi, che sono difficili da smontare. Anzi spesso smontare una bugia è complicato e rischia di essere controproducente in quanto gli regala visibilità. Sperare che gli utenti che postano sciocchezze siano abbastanza saggi da evitare di farlo, è pura accademia. Servono mezzi che smantellino le fake news sin dal suo apparire. In questo l’Intelligenza Artificiale potrebbe rivelarsi molto utile.
Cosa serve?
Che strumenti servono per garantire che le innovazioni sappiano rimettere l’uomo al centro della scena? Innanzitutto buoni collegamenti, una rete che copra tutto il territorio, che sappia accompagnare gli studenti se dovranno ritornare a dover fare esperienze di D.A.D. La certezza che i nostri dati sono al sicuro, ed a prova di hacker. Uno snellimento generale di ogni procedura che coinvolga i rapporti privato-strutture pubbliche. Reti in grado di sopportare un traffico intenso, che non vadano in tilt alla prima emergenza. In campo sanitario l’attivazione di servizi di telemedicina che sappia integrare la perfezione diagnostica e il calore del rapporto umano. Innovazioni per riportare l’uomo al centro della scena.
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