Una scelta che fa discutere ma che potrebbe essere copiata
Sono decisamente poche le tratte ad essere interessate a questo divieto, perché sono legate ad alcune condizioni. Le tratte che non superano le 2,5 ore di volo possono essere soppresse, ma solo se ci sono corse in treno che possano sostituirle. I treni devono avere orari regolari ed essere presenti nelle ore che possono interessare il grande pubblico. Servirà un ulteriore rafforzamento dei percorsi su strada ferrata per migliorare il servizio. In Francia vietati i voli brevi Leggi tutto: In Francia vietati i voli brevi.
Un territorio che aiuta
A parte una limitata zona alpina ed i Pirenei, la Francia ha un territorio pianeggiante o di piccole colline, adatto a sviluppare bene una rete ferroviaria veloce. I leggendari TGV già coprono una larghissima parte del territorio. Facile fare un rapido confronto con la situazione italiana. Territorio molto più montuoso e rete ferroviaria claudicante, specie al sud. Inoltre la situazione delle isole maggiori non depone favorevolmente in quel senso. Le 13 ore necessarie per andare da Trapani e Ragusa spiegano bene come siano improponibili al momento le soppressioni dei voli brevi.
Scopo principale ridurre l’inquinamento
I voli aerei inquinano moltissimo e contribuiscono al cambiamento climatico. Ridurre la loro frequenza nelle linee di raccordo può aiutare a decarbonizzare e sarebbe un invito a cambiare stile di vita. L’iniziativa verrà testata per tre anni. Se ci saranno i vantaggi supposti il divieto continuerà. Molte delle linee interne europee potrebbero raccogliere l’invito ed adeguarsi. Sono molte le percorrenze che potrebbero essere coperte dai treni veloci, sconvolgendo il modo abituale di viaggiare di molti cittadini.
Velocità superiore
I treni ad alta velocità possono rivelarsi meno costosi in termini d’inquinamento e consumi di energie fossili. Inoltre spesso i tempi sono ridotti rispetto ai voli per i quali occorre presentarsi in anticipo agli aeroporti, fare check-in, prendere posto, volare, ritirare l’eventuale bagaglio e raggiungere il centro città. Il treno offre la possibilità di arrivare direttamente nel cuore delle città
Critiche per le poche tratte coinvolte
Al momento le tratte coinvolte sono quelle che collegano Parigi a tre grandi centri Nantes, Bordeaux e Lione. Sono circa 5.000 voli su un ammontare di quasi 200.000 che solcano i cieli di Francia. Ma questo è solo l’inizio, il governo francese intendere estendere il divieto quando le condizioni di maggiore frequenza dei treno verranno soddisfatte.
Impensabile che sia definitivo
L’invito a cambiare stile di viaggio e di vita non può essere definitivo. Ma è una buona indicazione di come potrebbe migliorare il servizio e soprattutto come potrebbe migliorare la qualità della vita dei cittadini. Anche se l’impatto a livello di decarbonizzazione sarà minimo, compie un’azione simbolica che riduce l’impatto delle emissioni. Una nuova cultura del viaggio è il tema da sviluppare e speriamo che l’Europa sappia fare tesoro di questo esempio e lo applichi ovunque. In Francia vietati i voli brevi
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