Riuscire a schiacciare un pisolino dopo pranzo sembra essere un sogno degli italiani
Un recente sondaggio ha rivelato che gli italiani sarebbero disposti anche ad uscire più tardi dal lavoro se fosse loro concessa una siesta dopopranzo. Il dato è abbastanza sorprendente specie ora che anche la Spagna, il paese più legato alla pennica, l’ha eliminata. Forse la possibilità di gestirsi autonomamente i tempi grazie allo smart-working ha riportato in auge il pisolino dopo pranzo. La piccola pausa che prepara ad una buona digestione è assai gradita. Il sogno di una pennica
1 su due
Sono oltre il 50% gli italiani che vorrebbero reintrodurre l’antica pausa post pranzo. Soprattutto in estate o in vacanza, molti amano tornare all’antico, e trovare uno spazio per alcuni minuti di siesta. Ma quella che sta emergendo ora è un’esigenza legata anche alle attività lavorative. Per la maggioranza resterà un pio desiderio, ma c’è un dato che supporta questa “necessità”. Molti degli intervistati sarebbero disposti a dilatare la permanenza sul luogo di lavoro se potessero stendersi qualche minuto su un divano.
Restringere le pause pranzo
Alcuni ritengono che si potrebbe restringere il tempo dedicato al pranzo per potersi riposare un poco. Ritengono che sia indispensabile per mantenere alto il livello qualitativo del loro lavoro. Dopo un riposino il rendimento riprende quota, mentre regolarmente il livello d’attenzione, senza pausa, scema. Molti degli intervistati immaginano un riposino di 15-20 minuti come sufficiente per ricaricare le energie mentali e fisiche.
Piace a molti
Se immaginate che siano soltanto le persone più anziane, che già hanno sperimentato la siesta in altri periodi della vita, a desiderarlo, siete in errore. È un’esigenza sentita da molti indipendentemente dall’età. Un dato che sembra in contro tendenza in attività che a volte sembrano frenetiche. Per ottenere questo piccolo spazio temporale molti italiani sono disposti addirittura a sacrificare il pranzo. I maschi non avrebbero difficoltà a restare in azienda un poco di più, se compensati con una pennica. Alle lavoratrici questa soluzione complica un poco la vita, visto che si occupano di molti aspetti di cura parentale, casa e figli.
La scrivania no
Alla richiesta di specificare dove svolgere la pennica, quasi nessuno ha indicato la propria postazione di lavoro. Il luogo più gradito dove riposare, sarebbe uno spazio apposito, una stanza dedicata. Graditissimo il divano negli interni e un’amaca all’aria aperta. C’è chi gradirebbe silenzio assoluto e chi vorrebbe sonorità rilassanti, rumore bianco o suoni della natura come accompagnamento. Molto gradito il rumore dell’acqua. Il sogno di una pennica
Credits:Pixabay

