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Il sogno dell’ibernazione fa un altro passo avanti

Il sogno dell’ibernazione fa un altro passo avanti

Microscopici animali decongelati dal permafrost siberiano hanno ripreso a vivere con tutte le loro funzioni

È un piccolo animale multicellulare quello su cui si sono concentrati gli studi degli scienziati. Ha un nome complicato, ma una storia interessante. Il rotifero bdelloide era rimasto intrappolato nel permafrost siberiano per circa 24.000 anni. Il rotifero appena risvegliato da quel lunghissimo riposo ha ripreso le sue attività ed ha iniziato a riprodursi. Non sono bastati 240 secoli passati a meno 15 gradi per bloccare le sue funzioni vitali. Il sogno dell’ibernazione fa un altro passo avanti

Il sogno di ogni scrittore di fantascienza

È il sogno di tutti gli scrittori che sono appassionati di fantascienza quello di poter congelare un corpo per secoli e risvegliarlo a piacere. Non è ancora esattamente così che andranno le cose, per ora, ma ogni nuovo passaggio aggiunge speranza. Al momento questa sospensione della vita funziona solo con animali di piccolissima taglia, per i quali servono i microscopi. Il piccolissimo rotifero ha reagito molto bene al risveglio e gli scienziati sperano di capire come sia riuscito a resistere in modo così efficiente.

Il sogno dell’ibernazione fa un altro passo avanti

Informazioni preziose

Ogni informazione che la creaturina riuscirà a fornire, potrebbe essere utilizzata anche per gli umani. Coltiverebbe il sogno di lunghi viaggi interstellari ed esplorazioni di altri mondi. Il primo passo per far avverare l’era di Star Trek. Il vermetto che di solito vive nell’acqua e nel fango saturo, ha molti aspetti in comune coi tardigradi, meglio noti come orsetti d’acqua. Possono infatti resistere alle radiazioni, al freddo estremo, alla disidratazione, e alla mancanza di ossigeno. 

Migliaia di anni

Gli animali multicellulari di piccole dimensioni possono resistere molti millenni in criptobiosi o anabiosi. Una sospensione della vita, che rallenta il loro metabolismo portandolo quasi a zero. Il rinvenimento del rotifero è avvenuto durante una sezione di carotaggio alla profondità di 4 metri nel permafrost siberiano. Per stabilire l’età è stato misurato il territorio circostante con la datazione al carbonio. Per risvegliarlo hanno messo gli organismi in una capsula di Petri ed atteso il loro risveglio. Quando hanno cominciato a muoversi ed a riprodursi è stato chiaro che il processo aveva avuto successo.

Il sogno dell’ibernazione fa un altro passo avanti

Un a prima esplorazione

Continua la prima esplorazione del loro comportamento per ottenere informazioni extra. La speranza è che si possa, veramente, fare affidamento su alcuni dei loro segreti per applicarli ad animali di maggiori dimensioni. L’obiettivo, non troppo nascosto, è di poter applicare le stesse leggi fisiche anche agli umani. Ovviamente più un organismo diventa complesso e maggiori sono i problemi che s’incontrano. Il passaggio da un organismo unicellulare come un’ameba, ad uno dotato di apparato digerente e cervello come il rotifero, è già un passo in avanti enorme.

C’erano già con i mammut

Questi esserini erano già nel fango o negli acquitrini siberiani quando li frequentavano i mammut pelosi o le tigri coi denti a sciabola. È impressionante immaginare che in tutto quel tempo la loro vita si sia limitata ad uno stand-by. Congelare e scongelare a piacere, potrebbe veramente diventare una soluzione non solo per le esplorazioni spaziali, ma anche per molte malattie per le quali attualmente non esiste una cura. Un incentivo ad indagare, sempre più a fondo, cosa rende possibile questa sopravvivenza. Il sogno dell’ibernazione fa un altro passo avanti

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Credits: PxHere

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Il sogno dell’ibernazione fa un altro passo avanti, un animaletto risvegliato dal suo sonno di 240 secoli ha ripreso a riprodursi
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