Molta attenzione per la nuova generazione di vaccini da utilizzare per naso. Dovrebbero prevenire la trasmissione anche delle nuove varianti
Una buona notizia dopo la salva di informazioni contrastanti che riguardano i vaccini. Tra Astra-Zeneca, Moderna, Pfizer, Johnson and Johnson, Sputnik, che a rotazione vengono indicati come salvatori della patria, probabilmente la spunterà un altro vaccino. Ci sono già altri preparati pronti per essere somministrati per via intramuscolare, uno di loro è italiano, ed ha una speciale “pistola” per vaccinare con una sorta di scarica elettrica. Ora ne esiste anche una versione che verrà inalata, un vaccino per via nasale. Il prossimo vaccino Covid-19 sarà nasale
Naso e bocca
Le vie aeree, naso e bocca, sono quelle che abbiamo protetto maggiormente grazie alle mascherine. Le tanto odiate mascherine, impediscono la diffusione del virus tramite i droplets, proteggono chi le indossa e chi sta nelle vicinanze. È una porta da difendere, ma che può essere sfruttata per entrare rapidamente in circolo se si utilizza un vaccino spray. I vaccini intramuscolari hanno bisogno di tempo per entrare in funzione, e cominciare a far produrre anticorpi all’organismo. La via aerea è molto più diretta, e bloccherebbe l’ingresso del virus proprio dalla porta principale.
un nuovo vaccino intra-nasale
Se fosse già disponibile un nuovo vaccino intra-nasale viaggerebbe nel tratto respiratorio, stimolando il corpo a produrre gli anticorpi protettivi proprio lì. Il virus verrebbe bloccato nell’area più vulnerabile, la possibilità di ammalarsi scenderebbe. Ci sarebbe anche un eccellente risposta al rilascio di virus durante la respirazione, eliminandolo alla sorgente. Anche in presenza di colpi di tosse o sternuti il covid-19 resterebbe confinato nell’area respiratoria. Gli studi stanno progredendo rapidamente è un simile vaccino potrebbe essere disponibile il prossimo anno.
Spezzare la catena
L’obiettivo non è solamente isolare il virus, in alcuni soggetti, ma renderlo inoffensivo per tutti. Rompere la catena della diffusione diventerà la maggiore opera di prevenzione possibile. Intervenire sulle nostre mucose che rivestono naso e cavo orale, e sono già specializzate nelle produzioni di antivirus, è il focus attuale. Quando un vaccino Covid-19 crea una forte risposta immunitaria, il corpo risponderà prontamente e lo bloccherà prima che possa attaccare altri organi. Molti scienziati ritengono che intervenire sulla porta principale d’ingresso del virus, sia il modo migliore per intervenire. Uno spray che intervenga sulle mucose è ritenuto lo strumento ideale.
Sono 5 gli spray testati
Al momento sono cinque i vaccini intra-nasali in fase di sperimentazione clinica, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La diffusione del virus, da parte di alcuni soggetti vaccinati, ma che si sono infettati, sembra essere legata al virus residuale ospitato nel cavo orale. Anche il virus ospitato nei polmoni riesce a diffondersi perché non c’è un filtro che lo blocchi nelle funzioni respiratorie. Lo spray nasale interviene proprio in quell’area e impedisce la fuoriuscita del covid-19. Alcuni scienziati ritengono che la fusione di entrambi i vaccini, intramuscolare e nasale, darebbe una copertura davvero efficiente.
Step successivo
Molte dosi di vaccino sono state distribuite e cominciano a vedersi i risultati, ma si deve fare di più. Tenere conto delle varianti e bloccarle sul nascere. Il target è riuscire a tenerle a freno impedendo che riescano ad entrare nei nostri corpi. Ancora una volta un filtro a livello delle mucose può intervenire in quel senso e impedirne la diffusione. I vaccini nasali non sono una novità, sono in uso per diverse patologie, non solo influenzali, e sono già stati testati con successo. Anche il vaccino antipolio aveva come target le mucose intestinali che erano attaccate dalla polio. Lo fece con successo. Ora si cerca di utilizzare le mucose del cavo orale per un successo altrettanto importante. Forse non sostituirà completamente la vaccinazione “tradizionale”, ma potrebbe servire come richiamo per mantenere elevato il grado di protezione.
Come un’influenza
Molti scienziati concordano che il Covid-19 potrebbe divenire una sorta di vaccinazione a cui sottoporsi come si fa con la vaccinazione antinfluenzale. Una pandemia degradata a malattia stagionale con varianti aggiuntive da tenere sotto controllo. Solo il tempo ci dirà come verrà battuto e combattuto. Nel frattempo dovremo conviverci e trovare nuove variabili in grado di renderlo inoffensivo e per arrivare ad un risultato definitivo. Gli studi clinici vanno tutti in quella direzione. Il prossimo vaccino Covid-19 sarà nasale
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