I prezzi aumentano e i produttori lanciano l’allarme
Ha suscitato stupore il documento congiunto di due dei più forti competitor nel settore lattiero-caseario. Granarolo e Lactalis chiedono che il Governo si prenda cura delle difficoltà della filiera produttiva. Gli aumenti dei costi, energetici e di reperimento dei mangimi hanno messo in grave crisi molti dei produttori. L’inflazione spinge sempre più in alto i costi della produzione. L’intero settore ha fatto registrare un aumento del 50% del prezzo del latte ai conferitori. A cascata tutto il settore caseario dovrà adattare i propri listini. Il latte scappa verso i 2 euro al litro
Alimentazione ed energia
Gli agricoltori e gli allevatori sono di fronte a scelte amare. La reperibilità delle fonti alimentari è divenuta drammatica, a questo si aggiunge il problema dei costi energetici. Gli animali in stalla soffrono per l’eccessivo calore e devono essere ventilati, questo aggiunge spese inattese, o la loro produttività scende in modo drastico. Il settore agricolo italiano era già sotto attacco da oltre un anno, e senza un intervento a suo favore, i prodotti maggiormente esportati, rischiano di finire fuori mercato. La nostra bilancia commerciale rischia un grave disavanzo. Questo vale per una miriade di prodotti e coinvolge in modo massiccio anche DOP e IGP.
Costi in crescita per il packaging
Una ulteriore variabile impazzita è quella legata al confezionamento. Plastica e carta necessarie per il packaging sono in costante aumento da oltre un anno. Le aziende non possono trasferire questi aumenti di costi direttamente sui consumatori, senza stravolgere il carrello della spesa. Le famiglie si trovano con meno denaro in tasca, e devono limitare gli acquisti, selezionando con cura. Al momento i costi eccedenti vengono assorbiti dalle aziende, ma non potrà durare a lungo. Il pericolo è che molte piccole aziende saltino e con esse molti posti di lavoro.
Almeno il latte
Un alimento primario come il latte dovrebbe ottenere un sostegno importante, per non arrivare a prezzi insostenibili per le famiglie. Gli aumenti in campo energetico hanno superato il 200% rispetto allo scorso anno, e senza ritocchi al ribasso, la scalata sembra inarrestabile. Servono altri sistemi di procacciamento energetico, e serve che siano attivati velocemente. Nuovi fornitori e nuove strutture come i rigassificatori, più una estesa campagna di attuazione di impianti di energia rinnovabile. Siamo una nazione con un territorio multiforme che consente di avere energia eolica e solare per molti mesi. Occorre incrementare quelle possibilità ma servono anche altri interventi da parte del Governo.
Politica, guerra e speculazioni
Per combattere l’inflazione e ridurre i costi deve intervenire la politica. I problemi causati da investitori che speculano sugli aumenti sono sotto gli occhi di tutti. Il conflitto russo-ucraino continua, e preoccupa la continua escalation di dichiarazioni quasi terroristiche dei russi. La minaccia nucleare fatta balenare un giorno sì e un giorno no, non aiuta i mercati a trovare la giusta calma. Il latte e la filiera casearia hanno bisogno di nuovi strumenti per sopravvivere. Il latte scappa verso i 2 euro al litro
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