A causa del cambiamento climatico il panorama del deserto di Mojave rischia di perdere la sua pianta simbolo
I botanici sono molto preoccupati per il crescente cambiamento climatico che potrebbe portare alla decimazione del Joshua Tree. Le mutazioni in corso rischiano di vedere scomparire le piante simbolo delle aree desertiche degli stadi nel sud-ovest degli USA. Gli alberi di Giosuè in Europa, sono più celebri per un album degli U2, ma sono parte integrante del panorama statunitense. Esistono nel deserto del Mojave da almeno 2,5 milioni di anni. Il Joshua Tree della California diventa pianta protetta
Alberi resistenti ma fragili
Sono alberi resistenti che hanno una vita media di 150 anni. Hanno subito i cicli terrestri di glaciazione e riscaldamento e sono riusciti a trovare un habitat in una zona che potremmo definire inospitale. Potremmo pensare che poiché hanno attraversato tanti secoli possano resistere a molte altre avversità. Ma i biologi temono che l’attuale riscaldamento possa essere fatale. Entro la fine di questo secolo il loro habitat verrà modificato in modo tale, che solo un percentuale bassissima, meno dell’1%, potrà resistere.
Una petizione per salvarli
L’associazione che si occupa della Diversità Biologica, ha fatto partire una petizione per proteggerli. L’Endangered Species Act ha chiesto di rendere i Joshua Tree la prima specie vegetale protetta nei confronti del cambiamento climatico. A sorpresa la commissione che si occupa di pesca e selvaggina della California ha approvato una moratoria di un anno per permettere di continuare la ricerca. Alla fine di questo periodo di studio, verrà fatta una seconda votazione, che potrebbe confermare la protezione e trasformarla in permanente.
Se sarà un si
Se la protezione sarà confermata potranno iniziare un’azione di recupero e salvaguardia le agenzie statali e locali. Un progetto di recupero della specie vegetale per proteggerla dai cambiamenti climatici e dagli eventuali sviluppi industriali nell’area. Un piano in divenire che però almeno per un anno, impedisce di toccare, danneggiare o abbattere le piante presenti, salvo permessi speciali. Crescono in un fragile ecosistema desertico e meritano un rispetto speciale. Sono milioni di anni che si adattano a sopravvivere in aree inospitali, dobbiamo portare loro la deferenza che meritano.
Troppo secco ed incendi
Il clima sempre più arido e gli incendi minacciano la sopravvivenza dei Joshua Tree. La loro capacità di propagarsi sembra essere molto ridotta, le piante più giovani faticano ad attecchire e sopravvivere. Il loro apparato radicale è ancora superficiale e non riescono a raggiungere l’acqua in profondità, elemento indispensabile per riuscire a resistere. Le recenti ondate siccitose hanno evidenziato ancora di più il problema. Alcuni ricercatori ritengono che anche se si facessero interventi drastici per ridurre il riscaldamento globale, almeno l’80% degli alberi più giovane non arriverà a fine secolo. Un vasto incendio nello scorso agosto ha incenerito 17.000 ettari nel deserto del Mojave. La vegetazione secca dovuta alla siccità ha funzionato come innescante.
Un simbolo
La speranza è che la moratoria di un anno possa servire a rendere l’albero simbolo delle aree desertiche in un simbolo di rinascita. Se riusciranno a preservare l’esistente e a creare le condizioni per far attecchire gli alberi più giovani, lo trasformeranno in un simbolo di speranza. Il Joshua Tree della California diventa pianta protetta
Credits : PxHere

