Complice la rarefazione del personale addetto ai controlli, due ladri sono entrati nel cantiere per rubare pietre
Dall’incendio dell’aprile scorso si è scatenata una sorta di commercio di cose riguardanti la celebre cattedrale parigina. Su e-bay sono in vendita mattoni e pietre che dovrebbero reiterare il rito delle sacre reliquie, tanto in voga nel medioevo. In realtà sono pietre truffa, non appartengono alla cattedrale di Parigi. Il cantiere ora è sospeso a causa del COVID19 e qualcuno ha cercato di approfittarne. I ladri all’assalto di Notre-Dame
Due ladruncoli
Erano due giovani ubriachi quelli che sono riusciti a penetrare nel cantiere ed a sottrarre diverse pietre. Sono stati scoperti quasi immediatamente ed arrestati. Hanno tentato di nascondersi sotto ad alcuni teloni, ma l’alto livello alcoolico e il peso supplementare, non gli ha consentito di muoversi abbastanza furtivamente. Le pietre sottratte erano state nascoste negli abiti appesantendoli e complicando le loro movenze.
Un mercato nero fiorente
Pare che ci sia un mercato nero fiorente di reliquie provenienti da località sacre o prestigiose. Ovviamente Notre-Dame gode di un fascino particolare ed i suoi reperti ingolosiscono i collezionisti. Aggiungete a questo il fascino del proibito, e comprenderete che tipo di attività possa nascondersi tra i mercanti di oggetti non proprio leciti. Le quotazioni, trattandosi di materiale di illecita provenienza sono alte, questo ingolosisce i furfanti che vogliono fare lauti e facili guadagni.
Sforzi enormi per restaurare
La cattedrale per poter essere restaurata deve affrontare alcune sfide tecniche di alto livello. L’incendio oltre ad aver divorate tutto il tetto in legno ha fuso assieme tutte le strutture metalliche. Un’accozzaglia di travi, tubi, sostegni e impalcature che arrivano a formare un groviglio di 250 tonnellate di materiale metallico e piombo. Per poter eliminare questo groviglio bisogna tagliarlo, sminuzzarlo e trasportarlo all’esterno. Una fase che può essere svolta solo grazie alle gru. Anche gli operai che svolgono il lavoro devono essere calati ed issati tramite gru.
Lavori bloccati
Quando tutto il groviglio verrà rimosso si potrà finalmente cominciare a rinforzare l’esterno e lavorare alle strutture che il fuoco ha minato. Il progetto prevedeva la fine della rimozione dei metalli entro il mese di aprile. Ma ora il timore per la sicurezza sul luogo di lavoro, a causa del coronavirus, ha fermato i lavori. Per poter operare nel cantiere sono necessarie cautele particolari, legate all’esposizione al piombo di cui era ricoperto il tetto.
Operai Superman
I 100 operai addetti al cantiere, non potrebbero rispettare le distanze di sicurezza imposte dal COVID19. A questo si aggiunge che sono molto complesse le operazioni per poter accedere e lavorare. Ognuno degli addetti prima di entrare nella cattedrale, deve denudarsi, indossare indumenti intimi usa e getta, e tute di sicurezza. Ogni turno non vede superare le 2 ore 3 trenta minuti, al termine dei quali devono spogliarsi, gettare gli indumenti e sottoporsi a una doccia speciale, per evitare contaminazioni e saturnismo.
Affollamento nei bagni
Sono 5 le docce che i lavoratori e i tecnici devono fare ogni giorno. Per poter rispettare le distanze di sicurezza servirebbero bagni enormi, in cui il ritmo di entrata ed uscita sarebbe pari a quello dei giorni di punta. Questo fa rinviare a data da destinarsi la ripresa dei lavori e favorisce i ladruncoli, che possono tentare d’intrufolarsi nel cantiere per rubare qualche reperto. I ladri all’assalto di Notre-Dame
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