La crisi del turismo nell’estremo nord della Finlandia ha reso molti cani da slitta superflui ed economicamente non sostenibili
I cani da slitta rischiano di essere le vittime della crisi del turismo Lappone. A causa del Covid-19 il nord della Finlandia ha visto una riduzione degli arrivi massiccia. Anche il celebre villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi è in completo stallo. Mancano le letterine dei bambini, le emissioni postali, gli autografi di Santa Claus. Con pochi turisti non ci sono corse con le slitte trainati da cani, una delle attrattive locali. Il surplus di cani è imponente, gli operatori turistici sono quasi sul lastrico, e dovranno cedere o abbattere i loro cani. I cani da slitta in Lapponia rischiano l’abbattimento
Raccolta fondi
Per fronteggiare questa situazione un duo di comici, che ha avuto esperienze coi cani in gioventù, ha deciso di iniziare una raccolta fondi per salvarli. Sono tra 5.000 e 7.000 i capi a rischio. La maggior voce di spesa per gli allevatori è quella relativa al cibo e senza guadagno è molto impegnativo sostenerla. Alcuni produttori di cibo per cani si sono offerti di dare una mano e si spera che sia possibile raggranellare i fondi necessari per ripagarli. Sono stati calcolati in circa 10 milioni di euro, gli aiuti necessari per mantenere i cani da slitta per tutto l’inverno.
Inattività dei branchi
I cani soffrirebbero anche l’inattività, perciò l’idea non è quella di inviare direttamente il denaro, ma di impegnare i donatori ad acquistare il lavoro dei cani. Ad esempio con trasporti mirati di beni da una zona all’altra. I servizi verrebbero remunerati ed i cani utilizzati. Ricordiamo che anche se per noi sembra un lavoraccio, in realtà trainare le slitte per gli husky è un piacere a cui non rinunciano volentieri. Adorano stare sulla neve ed in branco. Sarebbe anche il modo per dare supporto al turismo in Lapponia, che rischia la chiusura di molti settori. Le corse con le slitte vengono prenotate con grande anticipo, anche oltre un anno, ma ora vengono cancellate inesorabilmente. Una programmazione delle attività è impossibile al momento.
Gli allevatori disperati
Alcuni allevatori hanno dichiarato che le loro aziende sono già al limite della chiusura e poiché non potranno mantenere i loro cani dovranno abbatterli. Nessuna azienda del settore potrebbe accollarsi altri cani e quindi restano solo due possibilità, entrambi sgradevolissime. Lasciarli morire di fame o abbatterli. Nessuno di loro lo ha ancora fatto, ma la situazione peggiora giorno per giorno e le cure riservate ai cani sono state tagliate. Per salvarli ed evitare rischi sanitari, occorre un intervento esterno.
Usano tutti i loro risparmi
I proprietari dei cani stanno usando tutte le loro risorse finanziare per riuscire a mantenere i cani in salute. Una scelta etica, ma la situazione non sarà facile, superare l’inverno potrebbe essere davvero eroico. I cani continuano a trainare le slitte ed essere allenati regolarmente per mantenerli in forma. Intanto oltre il 60% degli introiti da turismo lapponi è andato perduto. Chi ha clientela internazionale rischia di non riaprire il prossimo anno. Il turismo interno non può sostenere il settore. Anche i celebri Arctic Snowhotel e Glass Igloos di Rovaniemi hanno visto crollare le presenze del 98%. Tanto che dai 55 addetti usualmente impiegati sono passati ai soli 15 di quest’anno. I cani da slitta in Lapponia rischiano l’abbattimento
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