Un metodo di produzione agroalimentare che utilizza il microbiota ed è rispettoso del terreno.
I terreni da coltivare hanno un particolare microbiota, che fa sviluppare i vegetali nel modo appropriato. Il suolo può essere modificato in modo naturale, per renderlo più salutare e fertile. L’agricoltura simbiotica si pratica utilizzando tecniche agronomiche non invasive. Il terreno viene arricchito con funghi, batteri amici e minerali zeolitici. I microorganismi diventano più vitali e oltre ad agevolare la fertilità del terreno lo rendono più sano. Le piante assorbono meglio i nutrienti, diventano più resistenti alle malattie ed assorbono quote maggiori di CO2. I benefici dell’agricoltura simbiotica
Meno acqua
Tra i benefici del sistema di coltivazione, c’è anche la minore necessità di acqua e trattamenti. Dopo la scorsa primavera poverissima di precipitazioni, questo sembra un elemento indispensabile, per le prossime stagioni. L’acqua è sempre più preziosa, e risparmiarla diventa un obbligo per un’agricoltura sana e smart. I risultati di questo tipo di coltivazione sono evidenti da studi recenti sulla coltura del pomodoro. L’agricoltura simbiotica ha migliorato sia la quantità di minerali assorbiti dalle piante che i livelli di licopene dei frutti.
Aziende in crescita
È uno step successivo alle coltivazioni bio e il numero delle aziende che lo praticano è in aumento. Sono piccole e medie realtà, ma i loro prodotti cominciano a diffondersi. Eataly ha già proposto alla vendita, alcuni di questi prodotti certificati come simbiotici. Il punto di forza in questo caso, è dato proprio dalla frammentazione delle realtà agricole. Piccole aziende che si prendono cura dei loro terreni con lo spirito dei pionieri. Tutta la filiera produttiva troverebbe giovamento da queste pratiche, se anche le imprese maggiori applicassero le stesse regole.
Lo sganciamento dalle major
L’allontanamento volontario dalle pratiche agricole in vigore nelle aziende intensive, crea i presupposti per un’agricoltura più sana. Il microbiota è alla base di un agroalimentare di qualità che mette in primo piano la salute delle piante e dei consumatori. L’ambiente non verrà stressato da trattamenti che sono solamente chimici e che coinvolgono molti pesticidi. La simbiosi che si viene a creare tra piante, microbi, funghi e microfauna è un processo che rigenera il terreno. La resa e la qualità delle colture, passa per la cura dell’apparato radicale delle piante. Il microbiota che si genera attorno ad esse è la soluzione vincente.
Il microbiota umano
Anche gli umani hanno un microbiota che è sito nel nostro intestino e che regola molte delle nostre funzioni. La dieta varia, a cui ci sottoponiamo, serve a mantenerlo attivo e configurato nel modo più sano possibile. Gli studi sul nostro microbiota proseguono da anni e stanno rivelando interessanti scoperte. Un microbiota sano, influenza il nostro sistema immunitario. D’altro canto, un’alimentazione scorretta, una vita frenetica e troppi farmaci possono influenzarne negativamente la sua composizione. Questo può portare allo sviluppo di diverse patologie. Il nostro intestino comunica col nostro cervello ed insieme ci consentono di vivere meglio.
Un pianeta che sfami tutti
Abbiamo davanti un grande obiettivo: riuscire a nutrire tutto il pianeta in modo sano. Per garantire cibo buono, pulito e giusto per tutti, dobbiamo ripartire da nuovi metodi di sfruttamento del terreno. Gli attuali modelli di produzione non lo permettono, e stanno provocando gravi problemi sia sul piano sanitario che ambientale. L’utilizzo dell’agricoltura simbiotica è un buon passo nella direzione desiderata per mantenere una biodiversità, che soprattutto in pianura è scomparsa. I benefici dell’agricoltura simbiotica
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