Alcune specie che depositano le uova nella Grande Barriera Corallina sono ad alto rischio.
Lo squalo spallina (Hemiscyllium ocellatum) ha la capacità di uscire dall’acqua marina, camminare e respirare ossigeno. Nonostante questa doppia opportunità per respirare, che lo avvantaggia rispetto ad altri squali, sta subendo una seria minaccia. A causa del riscaldamento climatico vengono anticipate le stagioni degli amori e la schiusa delle uova. Per questa precocità i piccoli squali sono troppo deboli. Diventano facilmente vittime dei predatori che stazionano nell’area della Grande Barriera Corallina. Una zona marina dove fervono molte attività e la vita è in fermento. I baby squali rischiano di sparire per il riscaldamento
Processo di crescita
Il loro processo di crescita e sviluppo è legato alla temperatura dell’oceano. Un solo grado in più cambia la loro attività metabolica, e li spinge a mangiare il tuorlo contenuto nel loro sacco. Escono più deboli del solito e molto più piccoli. L’accelerazione legata alle temperature in aumento mette a rischio la popolazione di questi squali. I loro sacchi embrionali sono esposti, le femmine non depositano le uova in luoghi protetti, ed i predatori ne approfittano. Quasi il 90% degli embrioni non arriva alla schiusa, se il restante 10% non è abbastanza formato e forte per nuotare, la specie ha dei seri problemi di sopravvivenza.

Nascere prima non è sempre positivo
Nascere presto potrebbe sembrare un dato positivo, poiché li espone per minor tempo alla curiosità dei predatori. Ma il fatto di essere precoci condiziona la loro forza, non riescono a nuotare e a cacciare bene. Rischiano l’inedia. Gli squali spallina non sono nell’elenco delle specie a rischio di sopravvivenza, ma sono presi ad esempio per altri squali che utilizzano le stesse strategie. La capacità dello squalo spallina di adattarsi e sopravvivere al riscaldamento globale lo ha posto come prototipo del cambiamento. Il timore è che altre specie meno abili nell’adattarsi potrebbero incontrare ostacoli molto maggiori.
Un cambiamento di areali
Le strategie evolutive di alcuni altri squali hanno portato a cambiamenti radicali rispetto alle aree riproduttive. Alcune specie hanno rinunciato alle migrazioni verso acque più calde, risparmiando tempo sulle loro usuali attività. Ad esempio gli squali toro che abitualmente migravano verso sud per trovare acque più calde, ora restano a Nord. La loro presenza è incrementata moltissimo sulle coste del Nord Carolina. Questo esubero condiziona l’eco-sistema locale e i biologi marini stanno studiando il fenomeno. I baby squali rischiano di sparire per il riscaldamento

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