Dopo le proteste cambia approccio e linee produttive
A febbraio una campagna lanciata sui social invitava a boicottare il marchio Gucci per alcune scelte non inclusive. Gucci corre ai ripari e lancia Changemakers dopo aver ritirato una linea di prodotti.
Gucci accusata di razzismo e scarsa inclusione
Accusata di razzismo anche dal rapper 50Cent, Gucci propone un nuovo programma globale. L’intento è creare un maggiore impatto sociale del brand e approfondire i rapporti con le comunità locali del Nord America. Il piano consiste in 5 milioni di dollari per sostenere finanziariamente delle azioni che coinvolgano le comunità locali. Un tentativo di ricontattare le comunità afro-americane. Per evitare altri scivoloni, all’interno di Gucci è stata creata una nuova figura, il Global Director for Diversity and Inclusivity. Avrà un po’ il ruolo di responsabilità e di supervisione su tutto ciò che riguarda appunto inclusione e diversità.
Dopo il rischio di ostracismo punta sul volontariato e borse di studio
Il rischio di essere messi al muro da una campagna negativa, coi ritmi sostenuti e con la velocità di propagazione dei social media era troppo rischiosa. Gucci ha saputo rovesciare l’immagine negativa con una serie di azioni etiche che coinvolgono azienda e dipendenti. Oltre ai 5 milioni investiti nelle PR ci saranno 70 borse di studio dai 20.000 dollari ciascuno, assegnate a giovani studenti di moda. Tutti i dipendenti della Maison Gucci saranno coinvolti in azioni di volontariato svolte negli orari di lavoro. Sono 18.000 gli operatori coinvolti in 4 distinti campi. Promozione dell’uguaglianza, assistenza a rifugiati e senza tetto, protezione dell’ambiente e istruzione.
Coinvolti anche Will.I.am e Dapper Dan
Coinvolti anche il cantante Will.I.am dei Black Eyed Peas e lo stilista di Harlem Dapper Dan, che aveva già collaborato con Gucci. Lo stilista ha dichiarato “È fondamentale che la nostra voce venga ascoltata per poterci rappresentare al meglio. Attraverso il nostro supporto e con un continuo confronto, Gucci è nella posizione di indicare all’industria la direzione per diventare più inclusiva“.
Il CEO italiano Marco Bizzarri è orgoglioso del progetto
Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci. “Ci siamo subito messi al lavoro per rimediare alle nostre mancanze. Il programma Changemakers è proprio il frutto del nostro impegno in ambito di inclusione e diversità. Un impegno che ci consentirà di investire risorse per creare spazi di crescita comune. Stimolando e sostenendo in modo sempre più efficace il confronto interculturale con le comunità con cui ci interfacciamo, specialmente quella afro-americana“. Gucci corre ai ripari e lancia Changemakers.

