Una linea che si basa su materiali rinnovati, riciclati o lavorati con pratiche eco-compatibili a prezzo Gucci
Quanto di questa campagna è da intendersi come una vera svolta eco della maison e quanto è una furba virata verso un mercato più attento? L’attenzione verso i materiali riciclati in realtà è iniziata già un anno fa, ben prima dei sonori schiaffoni del Covid-19. L’azienda ha probabilmente recepito la richiesta della clientela d’investire in prodotti migliori dal punto di vista ambientale. Resta in sospeso il giudizio su alcuni dei materiali decisamente non poveri o legati al mondo dell’economia circolare. Gucci collezione sostenibile o campagna di greenwashing?
Materiali di riferimento
I materiali scelti sono riciclati, biologici, provenienti da fonti sostenibili e realizzati con materie rinnovabili. Il tessuto che è alla base della collezione è Econyl, nylon 100% rigenerato. Fabbricato da rifiuti post consumo, ma anche nuovi. Per i dettagli o i prodotti realizzati con altri materiali Gucci ha cercato un impatto leggero sull’ambiente. La pelle è realizzata con una conciatura senza metalli pesanti come il cromo. Le federe interne sono in poliestere riciclato, come i fili con cui sono assemblati i prodotti. Oro, ottone e palladio riciclati per le finiture metalliche. Per gli adesivi sono stati utilizzati materiali senza solventi.
Recupero e riciclo post produzione
Per evitare ulteriori sprechi l’azienda s’impegna a riutilizzare gli scarti di produzione. Il programma di economia circolare prende il nome di “Gucci-Econyl pre consumer fabric take back program”. Prevede il recupero e il riutilizzo degli scarti di Econyl, da reimpiegare in ulteriori produzioni. Anche gli scarti della lavorazione della pelle vengono recuperati nell’ambito del programma Gucci-Up. Una visione etica della filiera della moda, da sottolineare ancora di più perché arriva da un’azienda che ha sempre fatto del lusso il proprio core business.
Testimonial importanti
Per promuovere la collezione sono stati individuati dei testimonial molto variegati. Il set fotografico tenuto a Los Angeles nei mesi precedenti al Covid-19 è ambientato su una casa sull’albero. Jane Fonda, da sempre in prima linea nelle lotte sociali ed ecologiche, è sicuramente un testimonial coerente e di grande rilevanza. Gucci ha scelto inoltre come testimonial anche Miyavi, chitarrista, cantautore, produttore discografico e attore. David de Rothschild, ambientalista ed esploratore. Lil Nas X, rapper vincitore di Grammy Award, cantante e autore, e King Princess, cantautrice, strumentista e produttrice discografica. Il fotografo e regista Harmony Korine, ha preso la casa sull’albero come un simbolico messaggio rivolto al riconoscimento dell’importanza del pianeta. Gucci collezione sostenibile o campagna di greenwashing?
Credits: HarmonyKorine-Gucci

