La guerra russo-ucraina ha reso indisponibili molti dei fertilizzanti e si ritorna all’antico.
Il guano era una risorsa per l’agricoltura, ma è stato soppiantato da molti altri fertilizzanti chimici a basso costo e più facili da ottenere. Ora la scarsa disponibilità ed i prezzi in salita vertiginosa, hanno reso appetibili i materiali legati alla tradizione. I depositi di escrementi degli uccelli che nidificano sulle coste del Pacifico, tornano ad essere un prezioso tesoro. La loro raccolta divenne antieconomica alla fine del 19° secolo, e segnò un vero punto di non ritorno nel campo agricolo. Potassio, fosforo e azoto, divennero disponibili facilmente ed il guano venne abbandonato. Guano peruano
Conosciuti già dai popoli precolombiani
Il guano era già noto in età precolombiana e l’agricoltura degli Inca si reggeva sulla disponibilità della preziosa cacca d’uccello. Vennero costruite strade apposite per portarlo dalle coste in altura. La difficoltà di raccoglierlo e lavorarlo lo aveva relegato a lavoro da sfruttamento di bassissima qualità, quasi schiavismo. Molti cinesi vennero coinvolti in quel lavoro “poco nobile” ma assai utile. La loro abilità nel calarsi sulle scogliere fece la differenza. Sul guano vennero costruiti e demoliti imperi finanziari, vennero combattute guerre e costruite alleanze e dissapori. Per secoli questa economia della merda fece una vera differenza.
Perù in prima linea
Il Perù con le sue alte scogliere a picco sull’Oceano Pacifico è uno dei luoghi ideali dove l’accumulo di escrementi crea dei giacimenti. È il momento di sfruttare nuovamente quelle giacenze. La sua ricchezza di fertilizzanti molto ricercati come potassio, fosforo e azoto lo rendono decisamente utile ed economicamente importante. Un business che ritorna in auge, e che riempie la casella lasciata vuota dal conflitto scatenato da Putin. Il Perù assorbe la grande maggioranza del guano disponibile, ma il suo aumento di prezzo, rischia di portare ad un ulteriore inasprimento della crisi alimentare
Prezzi quadruplicati in pochi mesi
I prezzi sono saliti alle stelle, sono quadruplicati in pochi mesi. L’agricoltura non può fermarsi e il ricorso al guano è al momento la soluzione migliore. Quanto durerà? Difficile prevederlo, finché il conflitto continuerà a bloccare le esportazioni, il momento d’oro della cacca d’uccello proseguirà. É materiale organico, adatto anche a raccolti di qualità e biologici. Uniche controindicazioni, tempi e disponibilità. Col guano le piante crescono più lentamente, un rallentamento di cui tenere conto nella coltivazione. La disponibilità non è infinita.
Esaurimento delle scorte
La cacca raccolta non è infinita, la richiesta del mercato è molto alta e presto sarà necessario calmierare i prelievi. Questo porterà ad un altro picco dei prezzi. La speranza è di ottenere un mix di fertilizzanti naturali e chimici. Che non disturbi troppo l’habitat degli uccelli oceanici e mantenga un valore economico sostenibile per gli agricoltori. Sul prelievo massiccio di guano s’innesta anche una crisi politica che potrebbe portare a nuove elezioni in Perù. Il governo Castillo vacilla, e senza rifornimenti alimentari sufficienti il suo destino sembra segnato. Guano peruano


