L’evoluzione probabilmente è passata anche attraverso la riduzione delle ore di sonno
Gli umani hanno adattato le ore notturne al sonno in comunità. Alcune tribù passano la notte sotto alle stelle come qualche millennio fa. Ma questo non le fa dormire di più di un qualsiasi abitante delle nostre città iperconnesse. Nelle società non industriale, il tempo medio di sonno è attorno alle 7 ore. I nostri parenti più stretti, i primati, dormono da 9 a 17 ore al giorno. Una differenza enorme. Eppure il sonno è determinante per la nostra salute e la nostra memoria. Se paragonati ai primati, gli umani dovrebbero dormire quasi 10 ore al giorno. Eppure non lo facciamo. Gli umani dormono meno dei gorilla
La fase REM
Trascorriamo meno ore dormendo rispetto ai nostri parenti più stretti. Però passiamo più tempo nella fase REM (movimento rapido degli occhi). Non è chiaro il perché delle nostre abitudini del sonno ma potrebbero servire a trovare indizi su come ci siamo evoluti. Milioni di anni fa, i nostri antenati vivevano e dormivano, sugli alberi. Gorilla, scimpanzé e altre grandi scimmie continuano a farlo costruendosi grandi nidi di rami. Gli umani sono scesi a terra ed hanno iniziato a dormire anche lì. Hanno rinunciato a tutti i vantaggi del sonno in quota, esponendosi ai predatori.
Studiare i non industriali
Per ottenere dati gli scienziati hanno effettuato studi con i cacciatori-raccoglitori Hadza della Tanzania. I partecipanti allo studio dormivano tra le 5,7 e 7,1 ore . Gli umani, ai sono evoluti riducendo la necessità di sonno necessario. L’evoluzione del sonno umano, è legato alla sicurezza, infatti quando hanno iniziato a dormire a terra hanno imparato a sonnecchiare in gruppo. Ancora oggi gli Hazda si svegliano spesso stimolati dai rumori e quindi per arrivare alle 6,5 ore di sonno, in realtà ne impiegano quasi nove. I primi umani condividevano gli accampamenti e si affidavano alla reciproca sorveglianza di gruppo. Alcuni membri del gruppo dormivano mentre altri vegliavano. Nella sicurezza del gruppo chiunque poteva tornare ad appisolarsi sentendosi protetto. Il sonno diventa un momento importante su cui basare la storia dell’evoluzione umana.
Predatori in agguato
La minaccia dei predatori probabilmente ha spinto gli esseri umani a dormire meno dei primati che vivono sugli alberi. Uno studio ha scoperto che i mammiferi, a maggior rischio di predazione, tendono a dormire meno ore. I dati che riguardano il sonno dei primati sono raccolti da animali studiati in cattività. Troppo complicato misurare come dormono gli animali in natura. In uno zoo o in un laboratorio, gli animali a causa dello stress potrebbero dormire più o meno del normale. Potrebbero anche dormire di più, solo per la noia. Le condizioni standard ricreate in laboratorio non corrispondono alle situazioni che possono trovare in natura.
Davvero speciali
Esaminare più dati aiuterebbe a comprendere meglio. Forse il sonno umano non è tanto breve quanto sembra. Forse non siamo così speciali come crediamo. Le scelte fatte dai nostri progenitori possono essere abbastanza razionali. Nei gruppi non industriali le persone non sono quasi mai sole. Dopo aver svolto le loro attività si ritrovano attorno al fuoco, cucinano e chiacchierano. Raccontano storie e accrescono la loro cultura con le esperienze degli altri. Le ore spese accanto al fuoco che si va spegnendo, sono sottratte al sonno o aggiunte all’accrescimento? I nostri antenati potrebbero aver ridotto il sonno perché avevano cose più importanti da fare rispetto al riposo.
Abbastanza sonno
Gli Hazda partecipanti allo studio dormivano circa 6,5 ore ma al risveglio erano riposati e ritenevano di aver dormito abbastanza. In un medesimo studio svolto in Nord America invece, quasi il 90% dichiarava che aveva bisogno di sonno extra. Lo stress potrebbe essere la causa di questa insoddisfazione. Forse sono i ritmi circadiani che sono andati in tilt. Oppure il gruppo sociale con cui ci siamo evoluti ci manca più di quanto immaginiamo. La solitudine potrebbe influenzare il nostro modo di dormire. L’insonnia che affligge molte persone, potrebbe un retaggio di quella vigilanza di gruppo che abbiamo perduto. Gli umani dormono meno dei gorilla
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