Nel prossimo volo per la Stazione Spaziale Internazionale verranno inviati tardigradi e calamari
Cosa faranno i tardigradi e i calamari nello spazio? Se lo chiedono in molti. Staranno nello spazio per scoprire come possono adattare le loro funzioni al di fuori dell’atmosfera terrestre. A seconda delle loro reazioni, gli scienziati ed i biologi sapranno come aiutare gli astronauti, durante i lunghi viaggi. Un preludio a esperienze di maggiore durata e di distanza. Il corpo umano subisce variazioni importanti in assenza di gravità, che hanno ancora bisogno di essere studiate. Ogni informazione che questi semplici esseri viventi, possono fornire, verrà rielaborata per migliorare le condizioni di vita e permanenza nelle astronavi. Gli strani esperimenti della NASA nello spazio
Orsetti e calamari fosforescenti
La curiosa lotteria, su chi accompagnerà gli astronauti nello spazio, l’hanno vinta i tardigradi, chiamati anche orsetti d’acqua e i calamari bobtail. I tardigradi sono lunghi circa 2,5 mm. ed hanno la fama di essere quasi indistruttibili. Hanno resistito ad esplosioni, a radiazioni, a fortissima pressione, al freddo e al vuoto siderale. Se gli astronauti che passeranno alcuni mesi con loro nello spazio, riusciranno a capire i loro cambiamenti genetici, l’operazione sarà un successo. Il loro ambientamento, in condizioni estreme, darà una serie di dati su cui lavorare, per incrementare la percentuale di successo nei lunghi viaggi nello spazio.
Lassù nello spazio
Noi umani non siamo stati creati per volare per anni senza attrazione terrestre. Ci siamo evoluti in milioni d’anni per restare ben ancorati a terra. Il volo spaziale risulta quindi estremamente impegnativo, per ogni tipo di organismo, esseri umani compresi. Proprio per questo capire come faranno i tardigradi a sopravvivere e a riprodursi, in questi ambienti ostili, sarà un elemento utilissimo. Se potessimo scoprire qualcosa degli accorgimenti o delle mutazioni che metteranno in atto per sopravvivere, saremo già a buon punto. Gli astronauti avranno un aiuto ulteriore da questa esperienza, e potranno adeguarsi a loro volta.
Calamari fluorescenti
I piccolissimi calamari bobtail neonati andranno sulla ISS per un altro tipo di esperimento. Hanno una caratteristica molto speciale, brillano, per una curiosa relazione simbiotica con alcuni batteri. Il nostro apparato digerente, e soprattutto l’intestino, è colonizzato da batteri. Riuscire a comprendere come mantenere sani questi batteri, sarà importantissimo per poter intervenire, sulla salute degli astronauti. Capire se il volo spaziale può interferire su queste relazioni, darà il via a tutta una serie di nuovi studi. I calamari neonati non sono stati dotati dei loro batteri bioluminescenti alla nascita, gli verranno somministrati solo a bordo della navicella. Se i calamari s’illumineranno, sapremo che tutto sta procedendo in modo regolare, come a terra, e questo aggiungerà altre importanti informazioni. Gli strani esperimenti della NASA nello spazio
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