Una giovane creativa ancora sconosciuta
Un 8 marzo dedicato alla creatività femminile. Liliana Corradini lavora come web master e grafica pubblicitaria, ma la sua più grande passione rimane l’illustrazione e il fumetto. Fin da piccola ha sempre avuto una matita in mano, in ogni occasione.
Anche se ora ha meno tempo da dedicare all’illustrazione, è l’unico hobby che non la stanca mai. Lo trova davvero rigenerante.. Le abbiamo rivolto alcune domande sul mondo della grafica del disegno e del fumetto
Tavole singole o strip story? Quali preferisci?
Sono due approcci totalmente diversi a una storia, personalmente preferisco storie lunghe con una trama articolata. Ma apprezzo moltissimo la sintesi di chi riesce a raccontare qualcosa in poche vignette. Per la mia produzione per ora mi limito a tavole singole o al singolo ritratto, che mi affascina di più in questo periodo.
Che tecnica prediligi?
Ho provato un po’ di tutto, dalla matita agli inchiostri, dall’aerografo alla pittura a olio e ultimamente sto studiando un po’ di acquerello. Ora purtroppo, per questione di tempo e di spazio, sto realizzando illustrazioni digitali. Cerco sempre di rendere il tratto il più caldo possibile, utilizzando software che riproduce al meglio varie tecniche pittoriche.
B&N o colore?
Colore. Per quanto sia legata al bianco e nero, il colore ora mi piace molto di più per le tavole finite. Per gli schizzi invece adoro la matita e le linee “sporche” e ruvide, rendono il disegno più vivo.
Hai autori a cui ti ispiri?
Ne ho davvero tanti, ognuno per la sua particolarità, ma ce ne sono un paio che hanno segnato in modo positivo la mia passione per il fumetto. Luca Enoch e Terry Moore. Sono due ottimi autori, il primo è italiano e ora sta lavorando a Dragonero per la Bonelli. (https://www.facebook.com/enochluca/ ). Ha realizzato tantissime altre storie, le prime le ho lette sull’Intrepido. Il secondo è americano (https://www.facebook.com/TerryMooreArt/ ). L’ho conosciuto leggendo la prima edizione italiana di “Strangers in Paradise”. Lo trovo davvero un autore completo e dotato di una sensibilità unica. E’ buffo come entrambi gli autori, uomini, siano riusciti a interpretare figure femminili vere, ricche di sfaccettature, senza cadere nei cliché.
Le eroine della Marvel conquistano spazio cosa ne pensi? E’ in uscita Captain Marvel, lo vedrai?
Era ora! Finalmente si da spazio anche a personaggi femminili. L’industria del cinema pare essersi resa conto di quante donne ci siano tra il pubblico e dei cambiamenti dei gusti delle nuove generazioni. Captain Marvel mi incuriosisce molto e credo andrò a vederlo al cinema, anche per questioni di continuità. Ormai ho iniziato a vedere gli Avengers e sono curiosa di sapere come si lega al resto della storia. Degli ultimi film di supereroi presi dai fumetti, mi è piaciuto molto Wonder Woman. Non vedo l’ora di vedere come svilupperanno il personaggio nel seguito.
Anche Black Panther vince tre oscar, primo film di derivazione fumettistica ad arrivare alla nomination come miglior film. Cosa pensi della componente femminile del film che è molto importante?
Black Panther mi è piaciuto, ma non mi sembrava film da Oscar, almeno non come miglior film. Premi meritatissimi per i costumi, scenografia e colonna sonora, per un film Marvel è davvero un bellissimo traguardo. Di solito si tende a pensare a un film di supereroi come a qualcosa nato solo per intrattenimento e senza spessore, ma non è questo il caso. Mi è piaciuta molto la forza della figura femminile, fondamentale per la società. Non è mai messa in ombra dal “re” o dall’uomo di turno, ma anzi, è sempre figura complementare.
Le eroine del fumetto stanno cambiando, tu come vedi la loro evoluzione?
Ora le figure femminili stanno diventando più forti, indipendenti, fuori dai soliti schemi e finalmente stanno iniziando a eguagliare i propri “colleghi”. Anche la Disney sta iniziando a proporre figure femminili diverse nei loro film d’animazione. Basti pensare all’esempio di Merida in “Ribelle” o delle protagoniste di Frozen. La figura femminile si sta rivoluzionando un po’ ovunque, dai fumetti al cinema, e ne sono contenta. Si può dire che ora la bella principessa prende spada e scudo e parte all’avventura. Senza dover aspettare l’arrivo del principe azzurro… anzi, forse lo va a prendere lei stessa.
Il tuo prototipo di eroina del fumetto?
Mi piacciono le eroine impulsive, quelle con il carattere forte a cui capita spesso di sbagliare, ma che sanno rialzarsi e continuare a lottare. Non ho mai creduto nella perfezione, l’ho sempre trovata molto noiosa, preferisco un’eroina piena di difetti, ma con un cuore grande. Se dovessi citare la mia preferita in assoluto, dovrei dire Katchoo di “Strangers in Paradise” di Terry Moore.
La scena italiana del fumetto sta evolvendosi o involvendosi?
Ora il panorama del fumetto sta cambiando rispetto ad anni fa, c’è spazio per diverse realtà. Molti autori arrivano alla carta stampata, passando dalle proprie pagine sui social media, dove hanno già un vasto pubblico. Mi sembra che ci sia più spazio per il fumetto d’autore e per le graphic novel. Anche grazie alla distribuzione nelle librerie, che ha dato una dimensione più seria al fumetto.
Preferiresti un album venduto in libreria o una strip pubblicata su un blog?
Perché scegliere? Scherzo, sono due mezzi per far vedere il proprio lavoro, anche se la carta stampata rappresenta un bel traguardo. L’arrivo in libreria sarebbe la consacrazione di un sogno e di un lavoro fatto prima su un blog.
I contatti per conoscere i lavori di Liliana Corradini su facefook (https://www.facebook.com/artoflillycorradini/) ed instagram (https://www.instagram.com/lillycorradini/) I suoi disegni si possono acquistare a questo profilo http://www.redbubble.com/people/lillycorradini

