Si possono sostituire gli animali ammaestrati vivi con ologrammi di sorprendente qualità.
Sono moltissimi coloro che non frequentano più i circhi per evitare di assistere a spettacoli con la presenza di animali vivi. La crudeltà con cui sono ammaestrati e il livello molto basso della loro qualità di vita offende una buona parte degli spettatori più sensibili. Un circo tedesco celebre proprio per i suoi numeri con animali ha saputo coniugare il desiderio di assistere agli spettacoli senza dover far soffrire nessun animale. Fermiamo la crudeltà contro gli animali del circo
L’uso degli ologrammi
Il Circo Roncalli sta preservando la tradizione circense degli spettacoli con animali vivi eliminando tutti i problemi legati alla loro cura e la crudeltà a cui vengono sottoposti. Durante gli spettacoli si esibiscono animali di grande taglia con prestazioni strappa-applausi. Ma non sono presenti in carne ed ossa, zanne ed artigli. Sono delle proiezioni tridimensionali, sono degli ologrammi di raffinata qualità, il pubblico interagisce ed applaude come se fosse in presenza di un animale materialmente presente.
11 proiettori che lavorano contemporaneamente
Per ottenere l’effetto sorprendente dell’ologramma che sembra presente servono 11 proiettori che svolgono il loro lavoro contemporaneamente. L’effetto a 360 gradi stupisce gli spettatori che godono di uno spettacolo che è contemporaneamente antichissimo, come la tradizione del circo e modernissimo. Il Circo Roncalli è stato fondato nel 1976 e ha iniziato a eliminare le esibizioni di animali già negli anni ’90. Il successo non è diminuito col numero di animali ed il passo successivo è stato il passaggio agli ologrammi. Dal 2018, gli spettacoli non prevedono alcun numero con animali vivi.
Numeri sempre più straordinari
Mentre alcuni dei numeri sono più tradizionali: elefanti, cavalli, ecc. altri sono completamente inusuali. Alcuni si rifanno ai numeri codificati dei circhi tradizionali come l’elefante equilibrista o il carosello di cavalli al galoppo, conosciuti già da secoli. Ma l’uso degli ologrammi consente di aggiungere numeri impensabili, uno tra i preferiti del pubblico è quello che vede protagonista un grande pesce rosso.
Arte in declino
L’attività circense che era un tempo uno dei pilastri dell’intrattenimento popolare sta perdendo colpi. Il suo declino sembra irreversibile soprattutto con la cattiva fama che si è creata proprio per le crudeltà rivolte agli animali. Le spese di gestione sono enormi e mantenere un piccolo zoo è impensabile ai nostri giorni. Le spese di trasporto, vitto e alloggio di animali, personale e attrezzature sono insostenibili. Sono solo i circhi stabili quelli che possono ancora guadagnare. Molti stati hanno posto dei limiti molto restrittivi alle attività circensi, con animali vivi, ed altri si aggiungeranno a breve.
Una battaglia per salvare gli animali
Molte associazioni per la protezione animali come la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) hanno iniziato campagne di denigrazione dei circhi, facendo precipitare le presenze di spettatori. Alcune celebri compagnie sono state costrette a chiudere i battenti. Due anni fa, proprio per la pessima situazione finanziaria legata alla cattiva pubblicità, due delle realtà circensi più antiche hanno cessato l’attività. Infatti Ringling Bros. e Barnum & Bailey hanno deciso di smettere dopo 146 anni di attività.
Leoni, tigri, elefanti, cavalli e cammelli
Ora gli animali sono stati rilasciati anche se non tutti avranno la possibilità di essere reinseriti nel loro habitat. Nati in cattività, abituati ad essere nutriti ed alla presenza umana non saprebbero cavarsela da soli o rischierebbero di avvicinarsi troppo agli insediamenti umani e venire abbattuti. Alcune associazioni di volontariato ed alcuni zoo si sono offerte per accudirli fino a fine vita, viste le loro difficoltà. Fermiamo la crudeltà contro gli animali del circo.

