La passione dell’estate potrebbe rivelarsi assai meno giocosa del previsto.
Per accedere a FaceApp, che esiste già dal 2017, bisogna accettare di condividere l’accesso ai propri dati. Questo lascia aperta una porta ad eventuali malintenzionati che potrebbero utilizzare le immagini per il riconoscimento facciale ed accedere ai nostri pc o smartphones. Il pericolo è che qualche personaggio sgradevole possa rubare dati rilevanti che diano accesso ai nostri conti. FaceApp pericolosa per la privacy.
Una società russa tira le fila
La proprietaria della App anche se sembra fare riferimento a FaceBook in realtà è una società russa. La Wireless Lab che sviluppa applicativi per telefonia che è di Yaroslav Goncharov, già dirigente della Yandex. Vista la cattiva fama dei russi come influenzatori e soprattutto come hacker, è sorto il sospetto che i nostri dati fossero in pericolo. Negli Usa il senatore democratico Chuck Schumer ha indirizzato una segnalazione alla FBI, in Italia è finita all’attenzione del Garante per la Privacy.
Il Codacons ha avviato un’indagine
Il Codacons ha sollevato dubbi in merito al trattamento dei dati personali degli utenti, ed ha deciso di presentare un esposto all’autorità garante, perché avvii una indagine sull’applicazione. La società russa ha cercato di smorzare i toni, rivelando che i dati vengono conservati nel cloud solo per 48 ore. Tempo più che sufficiente per farne entrare in possesso chi non dovrebbe. Dopodiché vengono eliminati. La società di san Pietroburgo ha anche dato indicazioni per essere certi che i dati vengano eliminati. In realtà il processo è macchinoso e lento, e probabilmente nessuno lo farà.
L’invito è di agire con cautela
L’invito del Codacons è di agire con cautela nel timore che questa App, che sembra un giochino innocuo, possa mettere a rischio la sicurezza degli utenti. Anche Facebook è invitata a dare informazioni per evitare che si possano confondere piattaforma e App. FaceApp rischia di diventare un cavallo di troia del quale si farebbe volentieri a meno. FaceApp pericolosa per la privacy?

