Qualcosa di nuovo nel mondo delle strategie di marketing
C’è qualcosa di strano nel mondo della comunicazione. Se ne sono accorti 10 milioni di followers che hanno condiviso il loro amore per un uovo. Un semplice guscio, e niente più ma Eugene è l’uovo più amato del mondo. Ha ottenuto 52 milioni di cuoricini su Instagram.
Nulla di speciale eppure…
Che cos’ha di speciale? Nulla. Allora perché in così tanti lo hanno cliccato ed hanno deciso di seguirlo? Mistero. Ma non proprio, Eugene è stato il banco di prova di un esperimento social. Quanto si può influenzare l’opinione pubblica con l’uso dei social media e molti BOT a disposizione? Inutile dire che l’esperimento è stato un successo, anche se ha offerto il fianco a chi da tempo parla di speculazione nel marketing dei social media.
La nuova frontiera
Se un uovo può fare da testimonial e divenire un soggetto così amato, chiunque può farlo. Potrebbe segnare la fine o la rivoluzione dell’era degli influenzatori. Perché pagare qualcuno per aggiungere un #hashtag ai suoi post quando posso avere un mister nessuno che lo farà gratuitamente? Qualcuno che possa risultare interessante per i miei clienti, che creda nel mio prodotto e quindi risulti particolarmente credibile. Se l’era dei testimonial stava già mostrando la corda, a vantaggio degli influencer, ora è possibile aprire una nuova frontiera.
il progetto Tik-Tok
Invece di andare a caccia di clienti li catturo con un algoritmo che si adatta esattamente alle loro richieste. Trova i soggetti che impersonano meglio il mio potenziale e lo offrono a chi ne resterà affascinato. Si salta un passaggio retribuito (influencer) e si va dritto al sodo. Tik-Tok è sviluppato da una società cinese AI-company ByteDance conosciuta come Douyin. La sua personalizzazione algoritmica permette di godere di contenuti interessanti, indipendentemente da chi l’ha creato. Non abbiamo più bisogno di seguire nessuno, o navigare o cercare. Il contenuto che ci interessa ci viene consegnato sulla base di un profilo di gusto basato su un algoritmo pensato per noi. Evita tutto il laborioso percorso dei social media di raccolta dei dati e affonda inesorabilmente dove si nasconde il nostro tallone d’achille.
Passiamo da Influenzati a Influenzatori
Tutti diventiamo influenzatori per qualcuno che ha i nostri interessi, chiunque pubblica qualcosa diventa attrattivo per qualcun altro. Sarà compito di Tik-Tok ridistribuire il nostro materiale a chi è interessato allo stesso argomento. Che sia bollire un uovo come Eugene, o lavare le tende o trapiantare l’insalata nell’orto. Uno studio recente afferma che i millenials stanno diventando scafati e si fidano molto meno del passato degli influencer. Del resto il numero di post con #hashtag pubblicitari è passato da 1,1 milioni del 2016 ai 3,1 del 2018. Diventa lampante come possa creare disturbo questa costante ingerenza nella nostra vita da parte di persone per le quali non nutriamo stima. Il fascino del vicino di casa è molto maggiore di quello che suscita qualcuno famoso che sappiamo essere pagato per quella promozione. Un’altra fonte rivela come il 50% dei post su Instagram che riguardano prodotti sono generati da BOT.
L’autenticità diventa il mezzo
I contenuti che ci piacciono possono provenire da una persona normale e sono percepiti come più autentici dei contenuti creati da qualcuno pagato per questo. L’autenticità è insita nell’algoritmo di design. La sua attenzione al contenuto si basa sulla costruzione della fiducia. Il pericolo come sempre è quello di affidarsi troppo ad uno strumento che è creato da una macchina. Una Intelligenza Artificiale, un altro BOT che esercita controllo su di noi. Ma come fa Eugene ad essere l’uovo più amato del mondo?

