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Essere grassi è diventato uno stigma

Essere grassi è diventato uno stigma

È enorme l’eco attorno al body-shaming, soprattutto nei confronti delle persone sovrappeso

Grasso è diventato un aggettivo da escludere nelle conversazioni perché da voce ad uno stigma. Viene spesso usato come offesa, anche violenta. I media indicano l’aumento di peso come un problema molto serio di cui vergognarsi. Un problema della propria salute, legata a condizioni psicologiche non positive. Grasso viene indicato per sottolineare persone poco brillanti, poco intelligenti, sciatte e che non reagiscono per pigrizia. Diventare grassi è una colpa, è legato all’abbondanza di cibo, lo stesso che viene pubblicizzato in tutti i programmi tv. Una cultura legata a cibi troppo ricchi di grassi, sali e zuccheri, che sono spesso causa di eccessi soprattutto adolescenziali. Essere grassi è diventato uno stigma

Perdere peso come rivincita

Le pubblicità che invitano a perdere peso, utilizzano un linguaggio ben preciso che parla di riprendersi la propria vita. Riprendere il controllo, come se fosse una dipendenza da sostanze stupefacenti. Ritorna in luce il concetto di “pigrizia” di incapacità di modificare il proprio stato. Non c’è alcun riferimento al benessere personale, di chi è a proprio agio col suo peso. L’attuale cultura occidentale ha deciso che grasso è brutto ed an-attrattivo. Lo associa non solo a canoni di bellezza ma anche ad un altro stigma, quello della povertà. Questo ha scatenato un bullismo, non solo verbale, amplificato dai leoni da tastiera sui social. Tutti sono liberi di umiliare chiunque non rientri nel “finto” contenitore di bellezza conforme.

Il grasso era bellissimo

Fino al secolo scorso era la magrezza ad essere malvista, ed essere grassi era un segno di salute e benessere. Spesso anche un segno di potere, chi poteva alimentarsi costantemente raggiungeva forme rotonde che erano associate all’agiatezza. La figura femminile con le sue rotondità è da sempre un’icona della fecondità. Una donna pingue era molto attrattiva e desiderabile. Ancora oggi in alcuni popoli essere grassi è un segno di prosperità e potere. Una tribù etiope esalta l’essere grassi e ha istituito una competizione in occasione del capodanno. I vincitori vengono riveriti come simbolo di potenza dei loro clan.

Essere grassi è diventato uno stigma

Perdere peso come unica soluzione

Anche il sistema sanitario è vittima di questo stigma. Se vi presentate al vostro medico per un problema, che sia una caviglia slogata o un dolore alla spalla, la soluzione che vi prospetterà è perdere peso. Non importa quanto sia reale il problema del peso, in ogni caso verrà messo in cima alla lista delle vostre prescrizioni. Però non osiate mai far notare ai vostri medici che sono loro i primi ad essere sovrappeso. Voi siete colpevoli e loro sono la fortunata eccezione. Il grasso è stato demonizzato ed è a lui che viene fatto riferimento per ogni cura, come se fosse la chiave per ogni problema di salute.

Curvy e felici

Il grasso non è sempre indice di poca salute, lo sanno bene coloro che sono attratti dalle persone curvy. È possibile essere sani, sexy, dinamici, intelligenti, divertenti, attivi e felici. Il grasso serve anche se non è comunicato con la costanza della magrezza. Ma la discriminazione che inizia prestissimo, esiste e viene rinfocolata costantemente da un secolo in qua. Uno stigma che non dovrebbe esistere ma sembra far parte dei valori con cui si viene giudicati e discriminati. Essere grassi è diventato uno stigma

Credits: Pixabay

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Essere grassi è diventato uno stigma e un facile bersaglio di bullismo per i leoni da tastiera, al di là dell'aspetto salutare e medico
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