Una guida per sopravvivere e riuscire a mangiare senza essere puniti o arrestati, soprattutto negli stati del sud USA
I ristoratori più accorti sfruttano giugno, il mese dell’orgoglio gay, per offrire specialità arcobaleno e gay friendly. In Italia la situazione non è ancora evoluta abbastanza, ma prendiamo ad esempio gli stati del sud degli USA come esempio. Erano promozioni alimentari rivolte alla comunità omosessuale, che sarebbero state impensabili prima degli anni ’60. Bar e ristoranti erano inospitali, o decisamente pericolosi, per le persone non dichiaratamente etero. Scegliere il luogo sbagliato poteva finire in un pestaggio o in un arresto. Per sopravvivere le comunità gay oltre al passaparola, utilizzavano delle guide che indicavano i luoghi protetti o meno pericolosi. Essere gay negli anni 60 era molto pericoloso
Le guide verdi
Le più celebri erano The Address Book e The Lavender Baedeker, che ora sono indicate come “gay Green Books“. Il riferimento è ovviamente alla celebre guida per i neri ed il celebre omonimo film vincitore di oscar. The Negro Motorist Guidebook , meglio nota come Green book, che ha salvato la pelle ed evitano discriminazioni a molti neri americani. Ma queste erano guide californiane, dove un certo margine di libertà sessuale era garantito. L’International Guild Guide invece, tratta anche gli stati del sud, dove l’omosessualità non era solo bandita, ma perseguita.
Guild Guide
La Guild Press era di proprietà di H. Lynn Womack, che ha frequentato l’Università del Mississippi, con molti problemi. Ha dovuto per questo traferirsi alla George Washington di Washington, DC. Negli anni ’50 acquistò un paio di tipografie, per iniziare un’attività di ampio respiro. S’era specializzato in menu per ristoranti, e pubblicava anche una linea di riviste dedicate alla cultura fisica. Immagini di uomini in costume da bagno, in pose statuarie e cosparsi d’olio, che lo hanno portato ad essere arrestato per oscenità nel 1960.
I viaggi hanno modificato le abitudini
In USA la passione per i viaggi è iniziata molto prima che in Europa, già subito dopo la seconda guerra mondiale. Womack ha intercettato i bisogni ed ha anticipato i tempi stampando la sua guida specializzata. Non era destinata solo agli Usa, comprendeva indicazioni valide anche per altri paesi, ma la maggioranza delle notizie riguardava proprio gli States. Inventò un codice che poteva essere compreso da chi la consultava, e restare completamente anonimo per chi non conosceva la realtà omosessuale. Alcune attività erano siglate con lettere che davano indicazioni utili, dal tipo di atteggiamento da tenere, all’abbigliamento consigliato. Inoltre c’era una sorta di “metro” di pericolosità con la sigla ancora oggi in uso, AYOR (at your own risk = a tuo rischio e pericolo).
Dove pranzare in sicurezza
La guida aveva un costo molto contenuto, solo 5 dollari, ed era molto diffusa. Veniva distribuita e condivisa in una sorta di passamano tra amici e conoscenti. La guida conteneva anche un’importante sezione ristorazione. Conteneva il messaggio criptato, “qui potete nutrirvi senza rischiare l’osso del collo”, e la sezione dedicata al sud, era importantissima. Qui le realtà che consentivano di pranzare o cenare senza problemi erano davvero pochissime, autentiche rarità. Un segreto custodito gelosamente, che consentiva di abbassare la guardia, un momento di relax, durante il viaggio.
Anche le minoranze
I bianchi che viaggiavano nel sud segregato, hanno consultato il testo prima di decidere dove fermarsi a mangiare. L’indicazione per i ristoranti migliori era “luoghi dove potresti incontrare altre persone come te“. Può sembrare ridicolo, rapportato ai tempi attuali, ma nei ’60 era molto pericoloso definirsi o atteggiarsi gay. Tanto che per evitare di essere intercettati nella corrispondenza si usavano codici come 1-2-3 al posto di I Love You. La guida aveva riferimenti anche per le minoranze lesbiche o di colore. Ma in realtà era pensata per maschi bianchi
Prima e dopo Stonewall
La storia queer, prima della rivoluzione di Stonewall, passa anche per queste guide. Un esempio di sopravvivenza e di resilienza, la capacità di resistere in condizioni molto ostili. È veramente terribile che in almeno 7 stati l’omosessualità, ancora oggi, porti alla morte, e in molti altri alla carcerazione. La comunità LGBTQ+ deve ancora battersi con molta energia, per vedere riconosciuti i suoi diritti. Volgere la testa al passato, inorgoglisce per i successi ottenuti, ma non bastano. Essere gay negli anni 60 era molto pericoloso
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