La polemica però non si spegne per i tagli che sono stati fatti al film originale.
Il film accolto con una standing ovation alla presentazione al Festival di Cannes, ha rischiato di essere bandito. Il governo pakistano sta cambiando le sue scelte, dopo averlo bloccato ha deciso di togliere il divieto al film Joyland . Il film correrà in rappresentanza del Pakistan agli Academy Awards, ovvero i Premi Oscar. È uscito Joyland in Pakistan Leggi tutto: È uscito Joyland in Pakistan
Dietrofront
Alcune fazioni estremiste hanno cercato di imporre la loro visione del mondo, impedendo la diffusione del film. Da sottolineare che nessuno dei “rivoltosi” aveva visto il film, è s’è fermato alle informazioni sulla trama, “è materiale altamente discutibile che non è conforme ai valori sociali e agli standard morali della nostra società“. Questa la frase con cui hanno etichettato la pellicola. Ma il governo pakistano in uno slancio di modernità, ha difeso la libertà di parola. Ha dichiarato che non può permettere che mere campagne diffamatorie, o disinformazione, vengano utilizzate per soffocare la libertà creativa.
Il plot
Joyland racconta la storia di Haider, proveniente da una famiglia tradizionale, che entra segretamente a far parte di una compagnia di danza erotica. Qui incontra Biba, una giovane danzatrice transgender e s’innamora di lei. A Cannes il film è molto piaciuto ed ha ottenuto un premio speciale nella rassegna Un Certain Regard. Joyland è stato ospitato in molte altre rassegne cinematografiche ed ha ottenuto molti altri premi, creando un’ondata d’interesse.
L’inaugurazione bloccata
Il film doveva essere proiettato da ieri nelle sale cinematografiche del Pakistan ma la settimana scorsa è arrivato il divieto di proiettarlo. Le proteste di tutti i rappresentanti della cultura del paese hanno alzato un polverone, che il governo ha cercato di moderare. La situazione del vicino Iran con amplissime proteste giovanili, ha spinto a trovare una soluzione percorribile. Il divieto è stato eliminato, ma a farne le spese è la sostanza del film stesso a cui sono state imposte molti tagli e censure.
Squartati dal divieto
Il regista Sain Sadiq ha dichiarato che la decisione di tagliare molte scene li ha come “squartati”. L’hashtag #releaseJoyland ha fatto il giro di tutti i social, suscitando moltissime proteste. Questo ha fatto fare un passo indietro al governo, che però ha imposto dei tagli censori. Quali e quanti non possiamo ancora saperlo, ma in ogni casa l’opera ha subito delle variazioni che peggiorano il valore artistico del film. Alina Khan (24 anni) è l’interprete nel ruolo di Biba, ed ha dichiarato di essere profondamente rattristata per il provvedimento. Alina è transgender ed ha manifestato la preoccupazione, sua personale e di tutta la comunità trans pakistana.
Produttrice esecutiva Malala Yousafzai
La produttrice esecutiva di Joyland , ha pubblicato un articolo in difesa del film su Variety. Il film rappresenta la vita di milioni di pakistani, che desiderano la libertà e sognano di potersi realizzare, e amare chi vogliono. Malala Yousafzai ha vinto il premio Nobel. Finalmente dopo diversi tentennamenti mercoledì il divieto è stato revocato. Ora si attende di conoscere l’esito del weekend al botteghino e la quantificazione dei tagli apportati al film. Joylandconcorrerà agli Oscar nella versione integrale ed è quella che forse vedremo anche in Italia. I diritti di distribuzione per il nostro paese se li è assicurati la I Wonder. È uscito Joyland in Pakistan
Credits: Courtesy of I WONDER

