I pestiferi insetti non riescono a penetrare nel tessuto di grafene e ne vengono respinti
La scoperta che oltre agli altri mille campi in cui può essere utilizzato il grafene offre una nuova soluzione, ha fatto fare salti di gioia agli scienziati. Tutto è naturalmente nato per caso. I ricercatori della Brown University stavano lavorando sul tessuto di rivestimento con ossido di grafene. Un tessuto ultra sottile che potrebbe rivestire le cose e proteggerle da molti elementi, compresi alcuni reagenti chimici. E se alle zanzare ci pensasse il Grafene?
Zanzare respinte al mittente
Nel misurare quanto fosse sottile lo spazio nella trama del tessuto del grafene a qualcuno è venuto il sospetto che le zanzare non potessero penetrarlo con le loro proboscidi. Per vedere se potesse funzionare, il team ha reclutato volontari disposti a rischiare qualche morso di zanzara. I partecipanti hanno messo il braccio in un contenitore pieno di zanzare. Lo hanno fatto con tre opzioni: a pelle nuda, col braccio ricoperta da una sottile tela, e con un tessuto rivestito di grafene. La sorpresa è stata che gli insetti non sono riusciti a penetrare gli strati del grafene, che è riuscito a bloccare anche l’odore del sudore umano.

Salvo col grafene
Mentre i temerari volontari sono stati torturati di morsi sia a pelle nuda che con la sola tela, quelli coperti col grafene non hanno ricevuto un solo morso. Poche zanzare hanno cercato di penetrare il grafene ma pur spingendo con tutte le loro energie non sono riuscite a crearsi un varco e a pungere. Nello stesso esperimento i ricercatori hanno notato che le zanzare, in moltissimi casi, nemmeno tentavano di posarsi sul tessuto di grafene. Questo li ha portati a pensare che stesse intervenendo un altro tipo di barriera. Una barriera chimica
Invisibili alle zanzare
Le zanzare percepiscono il nostro odore, soprattutto quello del sudore. Con la barriera del tessuto al grafene non riuscivano a sentirlo. Ovvero i volontari erano invisibili alle zanzare. Se però veniva sfregata la superficie esterna del grafene con sudore, le zanzare si avventavano, ma erano respinte dalla impossibilità di penetrarlo. Anche il grafene però ha dei limiti. Se viene bagnato le zanzare riescono a scivolare tra le maglie coi loro terribili aghi. I ricercatori cercano di stabilizzare un tipo di grafene che anche da bagnato respinga le zanzare. La soluzione potrebbe essere alla portata.

Aspettiamo a gioire
I costi per produrre il grafene sono ancora troppo alti. Anche se il carbonio è diffusissimo sul pianeta, realizzarlo è ancora difficile e comporta l’utilizzo di elementi chimici pericolosi. Ci potrebbe volere un decennio prima di trovare metodi meno pericolosi per produrlo. Noi nel frattempo attendiamo speranzosi. Sono talmente tanti gli usi in cui il materiale potrebbe essere utile per la sua duttilità, forza, capacità di condurre. Le batterie realizzate in grafene sarebbero potenti e leggerissime.
Batterie super-potenti e leggerissime
Sostituire il grafene al silicio potenzierebbe i nostri devices elettronici. Utilizzato per le batterie risolverebbe molti dei problemi del peso e dei tempi di ricarica delle auto e dei mezzi elettrici. Potrebbe risolvere il problema della locomozione aerea, che diverrebbe elettrica, abbattendo così uno dei grandi problemi dell’inquinamento da CO2. La leggerezza del materiale potrebbe consentire di sostituire plastica e metallo in molte costruzioni. Potrebbe sostituire le protesi in chirurgia, ha la possibilità di filtrare l’acqua trattenendo tute le microparticelle e le microplastiche. Il grafene è veramente il materiale del futuro. Le zanzare possono ancora svolazzare per un po’ ma è meglio che comincino a dormire preoccupate. E se alle zanzare ci pensasse il Grafene?


