Benessere

E’ ora d’iniziare a riciclare i tessuti

è ora d'iniziare a riciclare i tessuti

Nuove tecniche permettono di riconvertire le fibre miste

Abbiamo imparato a riciclare la plastica, la carta e il cartone, il vetro, i metalli, il legno ma finora non abbiamo mai pensato sul serio di riciclare i tessuti. A dire il vero a Prato è cresciuta un’autentica cultura sul riuso degli stracci, ma ora esistono nuove tecnologie non inquinanti. Una nuova azienda con sede a San Francisco sta cambiando anche questa abitudine. E’ ora d’iniziare a riciclare i tessuti.

Viene dalla Spagna la tecnica

La tecnica utilizzata per il riciclaggio che non richiede prodotti chimici, coloranti o acqua, viene da Alicante. I vestiti moderni sono fatti di melange tessili complessi che includono sia fibre naturali che sintetiche. Sono difficili da riutilizzare, poiché i nylon e i poliesteri a base di plastica si fondono alle alte temperature. Sembrava una missione impossibile, anche perché per gran parte del secolo scorso, i vestiti erano fatti per durare. Non venivano considerati beni usa e getta, quindi l’esigenza del riciclo non era sentita.  

Una moda così veloce da aver cambiato i paradigmi

La fast fashion ha cambiato completamente il modo di pensare agli abiti. Sono talmente a buon mercato che in molti ora li considera usa e getta. Le aziende della moda immettono sul mercato qualcosa come 100 miliardi di vestiti l’anno. Una quantità enorme, destinata a restare in commercio per alcuni mesi, a volte per un paio di stagioni per poi essere dimenticati negli armadi o diventare stracci. I più fortunati, magari prodotti con fibre più qualitative e sostenibili riescono ad avere nuova vita nei negozi o nelle catene dell’usato.

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In discarica quasi tutti

La maggior parte dei capi finisce in discarica. Poco male per le fibre a base di plastica o poliesteri, ma peccato per le fibre naturali come il cotone. La composizione mista non permetteva di riusare le fibre non biodegradabili ed erano destinate ad una fine ingloriosa. Ora però è possibile coi nuovi processi smembrare i tessuti misti salvando le fibre come il cotone. Parte da queste nuove conoscenze il progetto Marine Layer che ha un sogno, riciclare le t-shirt usate e destinarle ad una nuova vita.

Una composizione al 50% riciclata

La collezione di Marine Layer è composta al 50% di cotone riciclato e al 50% di altre fibre riciclate e materiale vergine sostenibile. La tecnica di riconversione delle fibre utilizzata dalla spagnola Recover, permette di dividere i differenti filati. Mantiene le fibre di cotone più lunghe possibile per permettere di filarle nuovamente. Aggiungendo un poco di fibre vergini si ottiene un tessuto stabile, robusto e morbido. La tecnologia in possesso di Recover riconosce i colori e li separa, in questo modo c’è una infinita varietà di colori a disposizioni senza dover tingere il filato. Recover fa dellimpegno ecologico una bandiera ed utilizza energia solare per tutti il processo produttivo. Le fibre vengono ripulite tramite raggi ultravioletti e questo non fa consumare acqua.

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Evitare l’uso di coloranti

Per evitare l’uso dei colori che sono spesso tossici l’azienda si limita ad uniformare i colori. Per questo le magliette prodotte da Marine Layer non sono tutte uniformi e questo le rende più personali. Il concetto di consumo circolare è quello che sta alla base della filosofia aziendale. Tutto è nato per caso, da una maglietta buttata via. Nel tentativo di recuperarla, l’azienda ha visitato tutti i centri raccolta fino a trovarne una dal tessuto simile. Da quell’esperienza è partita l’idea di ridare vita alle magliette preferite.

Una busta prepagata per mandare le vecchie magliette

L’azienda ha messo un annuncio sul suo sito dove invitava i clienti interessati ad inviare le loro vecchie magliette. Con una busta prepagata si poteva inviare quella usata ed ottenere un  buono per comprarne una nuova. L’obiettivo era di riceverne 10.000 per lanciare la nuova collezione, ne ha invece ricevute 75.000. Oltre il 40% di chi ha inviato la propria maglietta non era cliente e questo ha rafforzato il marketing aziendale. Molti altri continuano a mandarle, c’è qualcosa di romantico nel sapere che la propria maglietta preferita, strausata e consumata vivrà ancora.
E’ ora d’iniziare a riciclare i tessuti.

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E' ora d'iniziare a riciclare i tessuti per dare nuova vita alle vecchie t-shirt tanto amate. una nuova tecnica permette di ottenere fibre riutilizzabili.
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