I recenti casi che coinvolgono bambini, minorenni e la loro esposizione sui social hanno destato molta attenzione
Il caso palermitano di probabile suicidio legato ad una challenge (sfida) su TikTok ha innescato un enorme dibattito. L’azienda di social media ha impostato la propria difesa attaccando i genitori dei minori come colpevoli di negligenza. Dall’altra parte i genitori hanno sottolineato che è impossibile controllare H24 cosa accade sui social media ed impedire ogni contatto. Ovviamente c’è un’aurea via di mezzo, che passa per maggior attenzione da parte di entrambi. Dove deve fermarsi il controllo sui minori
Intervento del garante
Il garante della privacy è intervenuto per limitare l’acceso a TikTok finché non sarà possibile controllare l’età. Al momento un’attività impossibile per questo tipo di piattaforma. Ma sarebbe ingiusto colpevolizzare solamente l’azienda, ci sono dei fondamenti etici che sono saltati. La smania di apparire e di ottenere rapidamente successo, sta condizionando le scelte di molti genitori. Il desiderio d’affermazione oltrepassa ogni limite, la voglia di far vivere intensamente i propri figli, sconfina nel plagio e ruba loro la giovinezza. È la realizzazione dei sogni mancati dei genitori a creare le aspettative che condizionano le vite dei minori.
Un caso recente
Un caso recente coinvolge una bambina di 10 anni che la madre spinge a fare video e tutorial. La bambina vorrebbe essere una cantante neomelodica, ma nei video fa molte altre cose. Si trucca, si colora le unghie in tutorial che sembrano decisamente pubblicitari. Inoltre gli atteggiamenti di questa bambina sono oltre le righe, si muove, balla e atteggia come una professionista del sesso. Atteggiamenti che non hanno nulla della naturalezza della sua età ma che sembrano indotti da adulti che solleticano le fantasie dei pedofili. Lo spazio destinato al gioco e al divertimento sembra passare in secondo piano. Il tentativo di trasformare la bimba in una professionista del web è palese.
Una madre troppo invadente
La madre di questa bambina appoggia in pieno le sue azioni e la spinge ad andare oltre. Le fa imitare video di altre cantanti mature che conoscono bene i limiti dei loro balletti e dei loro ammiccamenti. Limiti che la bambina non può conoscere. Non comprende cosa sta facendo, mentre sculetta o spalanca la bocca mostrando la lingua, o se lo sa la cosa è ancora peggiore. Segno di una precocità sessuale preoccupante. Significa che ha saltato completamente adolescenza e pubertà, e si presenta come una lolita, mentre le sue coetanee giocano ancora con le bambole. In un recente video era presente anche una influencer siciliana, una madre 48enne a cui sono stati requisiti tutti i devices. L’accusa rivolta a questa signora è di incitamento al suicidio, non la migliore delle compagnie con cui presentarsi in rete.
Dove fermarsi?
Il mestiere di genitore è uno dei più complessi, a nessuno viene insegnato esattamente come comportarsi. Il controllo completo suona come una ingerenza eccessiva, mentre esimersi completamente dal controllare è decisamente pericoloso. Molti dei ricercatori e psichiatri che si occupano di minori, sono preoccupati per i casi recenti di instabilità mentale dei giovanissimi. Indicano l’utilizzo degli smartphones come una delle cause principali dei problemi dei ragazzi. Una delle loro raccomandazioni è quella di evitare di donare troppo presto i devices ai minori. Consigliano di aspettare che i bambini abbiano almeno 10 anni d’età. Nei reparti dove curano i problemi mentali i telefoni vengono ritirati per la notte e l’uso è limitato anche durante il giorno. I casi di suicidio di giovanissimi, sono in aumento con cifre che lasciano sgomenti. Troppa pressione, troppo desiderio d’emulazione, aggiunta alla frustrazione per non essere perfetti, sta creando gravi fratture nella loro personalità. Dove deve fermarsi il controllo sui minori
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