Benessere, Enogastronomia

Differenze di genere tra vegani e carnivori?

differenze di genere tra vegani e carnivori

Gli uomini tendono a mangiare molta più carne e la associano alla virilità

Sarà un ricordo ancestrale ma in qualsiasi cultura e popolo, gli uomini sono gli addetti alla caccia. Infatti il rapporto uomini-donne, tra i procacciatori di proteine animali, nelle culture che cacciano per sopravvivere, è 10 a 1. Questo imprinting si conferma anche a tavola. Sono, infatti molti di più gli uomini a consumare carne rispetto alle donne. Anche dove si uccidono animali solo per sport, la prevalenza maschile è enorme. Proprio per questa qualifica di cacciatore, i maschi ritengono che portare carne in tavola sia un simbolo di virilità. I dati confermano questo aspetto, solo il 30% degli uomini è disposto a cambiare le sue abitudini alimentari e passare al veganesimo, perché lo ritiene sminuente. Differenze di genere tra vegani e carnivori

Nessuna sorpresa

Nell’attuale condizione sociale gli uomini tendono a trovare poco virile mangiare verdurine e lo associano a una certa effeminatezza o peggio all’omosessualità. Eppure alla base del consumo di carne da parte dei maschi c’è in realtà una sensazione d’insicurezza. Tanto che considerano come figura più minacciosa i maschi divenuti vegani delle femmine vegane. Il vero maschio, il “vir” mangia carne, senza se e senza ma. È un dato che gli psicologi conoscono bene. Hanno infatti notato che quando l’autostima scende, aumenta il consumo di carni rosse, come se con un pezzo di vacca o di porco, si potesse ricostituire un ego ammosciato.

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Qualche eccesso

All’estremo opposto alla disciplina vegana ci sono diete di sole proteine animali. C’è chi ha creato un regime a base di sola carne di manzo per combattere “l’attacco alla virilità maschile. Nonostante gli esperti abbiano avvisato che una dieta basata su un solo ingrediente non possa avere successo, anzi essere pericolosa, è diventata una scuola di pensiero. La cosiddetta “dieta carnivora” è diventata di moda tra coloro che sostengono che la società spinge gli uomini verso la mollezza e la castrazione.

La valenza della carne

Il messaggio non troppo nascosto è quello che la carne sia l’elemento principe che riporta l’uomo alle proprie radici quando era il cacciatore e il difensore della sua tribù. Un mondo semplificato dove non era imposto il cambiare pannolini o portare le figlie a danza. La carne è l’elisir del vero uomo. Chi non apprezza e glorifica la carne è disprezzato come femminile, mentre mangiare carne è da macho. Chi ama frutta e verdura è senza nerbo, mentre i veri uomini ordinano bistecche, ben al sangue.

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Le influenze sul cambiamento climatico

Questa passione per la carne ha risvolti non solo psicologici. Per continuare a produrre carni gli allevatori contribuiscono in modo massiccio al riscaldamento globale. Va tenuto anche a mente che gli animali subiscono maltrattamenti e restrizioni per facilitare il lavoro di chi li alleva. L’impossibilità di ottenere animali sempre sani poiché vivono in ambienti troppo ristretti, contribuisce ad innalzare la soglia della resistenza agli antibiotici. Il consumo di terreno, di acqua, la deforestazione e l’inquinamento sono tutte voci negative che dovremmo riconsiderare.

Virili ma più deboli

Se psicologicamente gli uomini si sentono più virili mentre consumano carni, in realtà stanno indebolendo i loro sistemi immunitari. Mettono a rischio la loro incolumità, hanno un maggior rischio di malattie cardiache, tassi di cancro più alti, colesterolo, pressione sanguigna, ipertensione più alti e un maggior rischio di diabete di tipo 2. Questa supposta virilità rischia di accorciare la spettanza di vita. Qualche integralista del veganesimo paragona la carne alle sigarette. Un ‘icona di perfezione maschile che in realtà porta a danni irreparabili per i nostri polmoni.

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Testosterone ribaltato

Il simbolo della virilità si misura in funzione al testosterone che modifica il tono della voce, la pelosità, la forza, la capacità di produrre sperma e la funzionalità sessuale. Peccato che in realtà il testosterone più alto lo posseggano i vegetariani e i vegani, con oltre il 10% in più rispetto a chi consuma ogni tipo di cibo, carne compresa. Anche le erezioni, vanto di qualsiasi maschio, sono più duratore per i vegani. Questo dato fa storcere il naso a molti carnivori, che lo ritengono una pure invenzione di quei froci dei vegani. Ovviamente i valori variano in funzione del tipo di dieta, attività fisica e dell’età.

Tutto bianco o tutto nero

I vegani si ritengono moralmente superiori ed investiti della necessità di propagandare il loro stile di vita. C’è però un errore di fondo nella loro propaganda, ovvero che gli uomini si preoccupano più della loro mascolinità che della loro moralità. L’approccio dovrebbe essere diverso ed essere svolto per gradi. Non c’è la necessità di optare per un regime assoluto, carnivoro o vegano che sia. Però ammettiamolo fa sorridere l’icona del supermaschio che dopo aver disprezzato gli omosessuali, chiamandoli in ogni modo sgradevole, sgranocchia la salsiccia di un hot-dog. Differenze di genere tra vegani e carnivori.

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Credits: pics by PxHere

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Differenze di genere tra vegani e carnivori? tra ricordo ancestrale della caccia la carne è simbolo di virilità e di potenza contro la mollezza vegetariana
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