Cosa scatena in noi la voglia di strizzare, toccare, possedere, mordicchiare quei bimbi e quei cuccioli così carini?
Pare che sia un impulso che arriva direttamente dal nostro cervello quello che ci fa desiderare di abbracciare i cuccioli e i bambini. Non riusciamo a resistere a tenerli tra le braccia, accarezzarli, baciarli, addirittura mordicchiarli. Non è un bisogno di divorarli ma una una risposta ad una esigenza che gli scienziati chiamano “aggressività verso il carino”. Uno stimolo ad attivare un contatto fisico verso le cose, soffici, tenere, carine e indifese. Così belli da morderli
Un test per provarlo
Questa sensazione di aggressività verso il carino è stata testata grazie ad una cinquantina di volontari. Tutti loro sono stati dotati di un berretto con elettrodi per misurare l’attività cerebrale. Il test consisteva nell’osservare 4 diversi gruppi di foto. Suddivise in animali adulti, cuccioli, e due di bambini. Le immagini dei bambini sono state ritoccate in uno dei due gruppi. Sono stati ingranditi gli occhi e arrotondate le guance per risaltare la loro paffutezza.
Risposte immediate
Le immagini di cuccioli di animale sono quelle che attivato maggiormente l’aggressività verso il carino. Alla richiesta di compilare un questionario, i volontari hanno espresso le loro preferenze, segnalando come si sentissero coinvolti coi soggetti. Il desiderio di accarezzarli, stringerli e di prendersi cura di loro era molto maggiore rispetto agli animali adulti. Le stesse reazioni non si sono differenziate molto rispetto ai due bambini. Erano, nonostante le correzioni, entrambi piuttosto carini e non hanno suscitato emozioni molto sbilanciate.
Cuccioli e animali già sviluppati
La differenza tra i cuccioli e gli animali già sviluppati era in effetti molto più marcata, rispetto alle immagini dei bambini. Tra le risposte più significativi risaltavano frasi come “vorrei pizzicarli”, “gli morderei le guance”, “vorrei coccolarli”, ”sono adorabili”, “li mangerei di baci”. Controllando le attività cerebrali, i ricercatori hanno potuto rilevare funzioni neurali, in corrispondenza dei sentimenti di aggressività verso i carini. Si sono attivate le aree delle emozioni del cervello, quelle che regolano i cosiddetti “sistemi di ricompensa”. Ovvero le aree che attivano il piacere e i sentimenti legati al“desiderio“.
Una difesa del nostro cervello
Gli scienziati credono che questa aggressività sia una risposta con cui il cervello cerca di proteggerci di fronte a troppa bellezza. Un pizzico di aggressività, per non farci travolgere e soccombere, davanti a troppa passione e desiderio. Troppa positività, potrebbe impedirci di effettuare alcune scelte con correttezza. I ricercatori pensano che sia una ragione evolutiva, quella che ci fa provare impulsi di iper protezione che confinano con desideri di cannibalismo. Quando proviamo lo stimolo di pizzicare i visi grassocci dei bambini, o ci viene lo stimolo di mordicchiargli i piedini, non dobbiamo vergognarci. É la valvola di sicurezza che il cervello c’impone, per evitare che la troppa bellezza ci travolga completamente. Così belli da morderli
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