Benessere

Cose turche per il vostro bucato

cose turche per il bucato

Lavatrici che impediscono alle microfibre di plastica di arrivare negli impianti fognari e poi nell’oceano.

In attesa che avvenga una reale rivoluzione del settore della moda e cambino gli elementi base più inquinanti, cerchiamo di ridurre i danni. Alla base della stragrande maggioranza dei tessuti della fast fashion c’è il petrolio. Le microplastiche residuali disperse ad ogni lavaggio, finiscono negli scarichi, nei depuratori e poi in mare. Per contrastare questo fenomeno, presto verrà messa in commercio una nuova lavatrice in grado di filtrare le acque di scarico e trattenere le microfibre e microplastiche. Cose turche per il vostro bucato

Una tecnologia sostenibile

La tecnologia protagonista di questo rivoluzionario metodo di fare il bucato è a basso impatto ambientale. L’azienda turca che la commercializzerà ha messo in atto un’azione etica formidabile, mettendo a disposizione anche dei suoi concorrenti questa funzione. Ritiene che sia più importante proteggere il pianeta che guadagnarne un vantaggio commerciale.

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Meno di un millimetro

Sono microfibre minuscole inferiori al millimetro di lunghezza, quelle che disperdiamo ad ogni bucato. Poliestere e nylon sono presenti in oltre la metà degli abiti confezionati per la moda pronta. La percentuale potrebbe aumentare se teniamo conto che anche sui capi di tessuti naturali, il filo utilizzato per cucire le parti è quasi sempre proveniente dal petrolio o suoi derivati. Un capo di acrilico che è stato pesato prima e dopo ogni lavaggio ha dimostrato un calo di peso attorno all’1%. Le microfibre non possono essere intercettate dai normali filtri fognari. Una volta giunti nei collettori dei depuratori finiscono in mare. Qui vengono assorbite dai pesci, ed alla fine della catena alimentare, dall’uomo.

Si chiama Arçelik

L’azienda turca che sta operando questa rivoluzione del bucato è Arçelik.  È una delle più grandi aziende di elettrodomestici del mondo, nota per il marchio Beko, che è il secondo marchio più venduto nei paesi europei. L’azienda possiede 12 marchi di elettrodomestici e li vende in quasi 150 paesi. Dal prossimo anno la lavatrice filtrante sarà in vendita e speriamo che avrà un buon successo commerciale. Riuscire a ridurre le microfibre e le microplastiche sarebbe un’ottima notizia per la salute del pianeta.

Ogni bucato 1 milione di microfibre

Ogni volta che riempiamo la lavatrice rilasciamo 1 milione di microfibre, provate ad immaginare la quantità enorme che finisce negli oceani. Il filtro delle nuove lavatrici riesce a trattenere oltre il 90% delle microplastiche, che in questo modo non vengono disperse. Il CEO di Arçelik ha condiviso la sua tecnologia con i concorrenti, durante una conferenza per l’industria dell’elettronica di consumo. Stanno attendendo che il brevetto venga confermato, ma lasceranno liberi i concorrenti di utilizzare la stessa tecnologia.

Altri prodotti da materiale di riciclo

L’azienda produce anche un frigorifero biodegradabile, costruito in “bioplastica” a base di residui alimentari, come gusci d’uovo e mais. Produce anche una vasca per lavatrice fatta di bottiglie di plastica riciclate. Produrre un frigorifero biodegradabile è costoso, ma l’azienda crede che le persone si adatteranno ai costi più elevati pur di preservare l’ambiente. Sarà solo una questione di tempo. Appena la produzione diventerà di massa, anche i prezzi scenderanno e possedere un frigorifero biodegradabile, sarà la cosa più normale del mondo. Cose turche per il vostro bucato

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Cose turche per il vostro bucato una lavatrice con un nuovo filtro riesce a trattenere le microfibre e microplastiche rilasciate dagli abiti ad ogni lavaggio
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