File per andare a sciare, accrocchi per gli aperitivi sui navigli, folle davanti ai pub e alle birrerie, fughe irresponsabili verso le zone non ancora chiuse.
Sembra incredibile il poco discernimento dei nostri concittadini. Le dichiarazioni folli di ragazzi e giovani che non vogliono rinunciare a nulla, fanno rabbrividire. Escono nonostante l’invito a restare a casa perché devono bere in compagnia. Non riescono ad immaginare che dai loro comportamenti usciranno le condizioni di propagazione del virus. Uno scarico delle responsabilità che ci fa interrogare sul futuro di questo paese. Si giustificano erroneamente col fatto che il COVID-19 colpirebbe solamente le persone anziane. Non è assolutamente vero, ma ognuno raccoglie solo una parte di verità. quella che gli fa comodo. Coronavirus delusi da un popolo di egoisti
Giovani in salute
Ci sono anche giovani in salute ricoverati nei reparti di emergenza ospedaliera. Sono quasi il 20% i pazienti nella fascia tra 15-35 anni. Sono più robusti e forse se la caveranno, ma anche tra i giovani esistono immunodepressi ad alto rischio. È proprio dalla loro escursione per godersi la vita che può dipendere l’esistenza dei soggetti più a rischio. L’egoismo di tutte queste persone che non pensano alla gravità delle loro scelte, deprime fortemente. La stampa internazionale ha banchettato sulle foto dei litorali stracolmi e delle birrerie prese d’assalto come non ci fosse un futuro. Hanno nuovamente ribadito che siamo un popolo ingovernabile che non sa stare alle regole.
Regole per tutti
Regole che ovviamente valgono per tutti, tranne che per ogni singolo. Sono buone per gli altri. Per me che sono “furbo” c’è sempre una deroga, una fila da saltare, qualcuno da abbracciare. Gli assalti ai supermercati notturni è un altro segno della nostra immaturità, rifornirsi di acqua e carta igienica è indice della nostra incapacità di gestirci. Nessun rifornimento verrà fermato, che senso ha comprare 100 chili di spaghetti e di scatolame? Non sta cominciando la guerra, ma solo un periodo di quarantena moderata per battere il coronavirus.
La fuga a casa
Il maldestro tentativo di rientrare in tutta fretta a casa, trasferirsi dal Nord al centro o al Sud è una riconferma dell’egoismo ma soprattutto della nostra pochezza. Rischiare di portare il virus in zone poco contaminate, senza pensare all’incolumità di chi ci ospita, mamme, nonne o zie che siano, fa temere per la saldezza delle sinapsi dei nostri concittadini. Sarebbe saggio evitare di mettere a rischio chi non è stato colpito, soprattutto in aree dove le attrezzature ospedaliere non sono all’avanguardia. Per proprio tornaconto personale si rischia di mandare in tilt tutto il sistema. Incapaci di vivere da soli? Eppure siamo tutti connessi, dotati di smartphone, di cos’è che non riusciamo a fare senza, le orecchiette di nonna con le cime di rapa?
Non siamo soli
Non siamo gli unici a tenere comportamenti idioti. Il virus si sta diffondendo in tutta Europa ma in pochi sembrano capire che l’unica soluzione è una seria quarantena. L’esempio cinese dovrebbe aver fatto scuola. Anche se siamo un regime democratico e le negazioni delle libertà personali non sono tollerate a lungo tempo, nel breve dovremmo prendere esempio. Invece c’è chi prende solo le cose più indolori e non vuole modificare lo stile di vita, fosse anche per solo 3 settimane.
Francia Germania
In Francia Macron invita ad andare a teatro o al cinema come se non fosse accaduto nulla, si fa fotografare mentre va ad una rappresentazione con la premiere dame. Ad ovest in una città francese, un numero impressionante di persone travestite da Puffi blu ha creato un assembramento tanto inutile quanto pericoloso. In Germania ancora fingono di non essere preoccupati e sconsigliano solo le adunate che superano le mille unità.
Gran Bretagna e Usa
Il SSN della Gran Bretagna non sembra essere in grado di supportare i cittadini e dare chiare indicazioni. Il loro servizio telefonico è degno della burocrazia italiana, con rimandi ad altri numeri dove altri dubbiosi vi rimandano al numero iniziale. Negli Usa, il gioco è tra Trump che nega che ci sia un pericolo e gli organi sanitari che gridano alla probabile pandemia. Chi vincerà? Nel frattempo sono parecchi gli stati che si sono messi in emergenza sanitaria, tra questi i più popolosi New Jersey, New York e California.
Economia allo sbando
C’è sempre chi anche nei momenti di crisi trova un tornaconto. Le borse stanno giocando a trovare il punto di collasso per guadagnare il più possibile dalle azioni in caduta libera. Putin e gli arabi giocano a ridurre il prezzo del petrolio per darsi mazzate ai cosiddetti, e assumere il controllo del mercato. Commercio e industria già si vedono con l’acqua alla gola, temono chiusure se non ci saranno i giusti interventi. Il turismo come è ovvio, non è più in ginocchio ma sdraiato, in attesa dell’estrema unzione. Ci sarà un paese da rilanciare completamente appena questo dannato COVID_19 verrà battuto. Ma ci sarà da ricostruire anche un senso morale, ed una capacità di pensare come società, e non come singoli. Coronavirus delusi da un popolo di egoisti
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