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Continua la mattanza di cammelli selvatici

continua la mattanza di cammelli selvatici

Sono già almeno 5.000 quelli abbattuti da cecchini in elicottero

Una scelta che lascia perplessi molti. Abbatterli soltanto perché hanno il grave vizio di abbeverarsi. Hanno dato ai cammelli selvatici la colpa dei molti disagi causati dagli incendi. Un autentico metodo di distrazione di massa. La definizione esatta dei governanti australiani è “risposta urgente alle minacce rappresentate dall’aumento dei conflitti uomo-animale dovuti alla siccità“. Continua la mattanza di cammelli selvatici

Tentativo di giustificare

La popolazione di cammelli non nativi è esplosa negli ultimi anni e sta causando danni significativi alle infrastrutture e alla vegetazione autoctona, un pericolo per le famiglie e la popolazione. Questa è la dichiarazione di Richard Kind, direttore delle operazioni di abbattimento. Dimenticando di sottolineare che non esistono cammelli o dromedari nativi in Australia. Sono stati importati come animali da soma o da traino e abbandonati quando non più utili. Ha altresì ignorato di ricordare quanti e quali sono gli animali non nativi che potrebbero creare danni significativi al continente.

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Cani gatti mucche pecore ed europei

Tra le presenze non autoctone forse sarebbe il caso di ricordare cani e gatti, che hanno sterminato alcuni degli animali originari. Se poi vogliamo parlare di animali che tendono ad abbeverarsi, pecore, bovini, lama, non sono certo meno “spreconi” dei cammelli. Se il principio per cui si abbattono i cammelli è quello dei danni procurati, allora ci attendiamo anche una campagna di uccisioni di massa dei discendenti degli europei. Sicuramente non presenti in Australia sin dalla notte dei tempi, e tra i peggiori procuratori di guai , in assoluto.

Mr King è riuscito a peggiorare le cose

Mr King a capo dell’Anangu Pitjantjatjara Yankunytjatjara, l’area dove sta avvenendo lo sterminio, ha cercato di giustificare l’azione dei suoi cecchini, con ulteriori dichiarazioni. «Come custodi della terra, dobbiamo affrontare un parassita introdotto esternamente. In modo da proteggere le preziose risorse idriche per le comunità e mettere al primo posto la vita di tutti. Compresi i nostri bambini, gli anziani e la flora e la fauna autoctone». Se veramente erano le preziose risorse idriche ad essere in pericolo, si potevano catturare i camelidi ed esportarli in altri paesi dove sarebbero stati accolti con piacere. O almeno si poteva congelare gli animali uccisi ed inviarli a popolazioni che consumano quelle carni abitualmente. Invece le carcasse resteranno a marcire nei luoghi dove hanno finito le loro vite. Continua la mattanza di cammelli selvatici

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Continua la mattanza di cammelli selvatici in Australia accusati di intaccare le risorse idriche ma che non tiene conto dei tanti animali non autoctoni
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