Prendi un simbolo universale di rinascita. Aggiungi qualcosa di dolce e goloso a cui aggiungere una piccola sorpresa, ed ottieni un connubio indissolubile, gradito a tutti, e destinato ad un successo mondiale. L’uovo di cioccolato. Divenuto da simbolo della Pasqua, un articolo in vendita tutto l’anno.
La prima produzione industriale di uova di cioccolato con sorpresa, si fa risalire all’azienda inglese dei Fratelli Cadbury nel 1875. La loro prima sorpresa era un dolcetto alle mandorle. Sempre a Cadbury si fa risalire la prima produzione industriale di uova al latte, tutt’ora regine del mercato, molto gradite ai bambini.
Solo attorno al 1920 da Torino si diffusero in tutta Italia le uova di cioccolato con sorpresa. Le aveva precedute una produzione artigianale di alta pasticceria, già nella seconda metà del ‘700, ma senza sorpresa.
Il Piemonte con la Ferrero è tra i maggiori produttori mondiale di ovetti con sorpresa. Appena risolte un paio di beghe burocratiche, si appresta a conquistare anche il mercato Usa. In Italia nella categoria snack, comprendente anche gli ovetti, raggiunge una quota di mercato del 60%. Gli ovetti dell’azienda di Alba hanno prodotto anche un curioso indotto proprio grazie alle sorprese, divenute oggetto di collezione. Alcune serie hanno raggiunto prezzi astronomici, per dei semplici mini-giocattoli in plastica.
Il cioccolato è divenuto un genere amatissimo, il suo successo non accenna a diminuire. Molte aziende stanno facendo scelte etiche, favorendo la produzione e l’economia di piccole comunità. Il termine equo-solidale è spesso riferito a prodotti che provengono da aree disagiate. Il cacao alla base della produzione del cioccolato è una delle coltivazioni più rappresentate. La sostenibilità di tutta la filiera è alla base di una produzione di grande qualità eticamente perfetta.

