In un solo anno abbiamo eliminato una foresta grande come il Belgio
Continuiamo pure a farci del male, siamo bravissimi a causare danni al pianeta. Invece di riforestare distruggiamo qualche altro milione di metri quadrati di foresta. Nel solo 2018 le deforestazione è continuata e ci siamo mangiati il Belgio.
12 milioni di ettari in meno
Sono 3.9 milioni gli ettari di foresta pluviale primaria in meno. Una parte è scomparsa a causa degli incendi, ma la stragrande maggioranza è dovuta all’intervento umano. Il fabbisogno di legname pregiato porta a tagliare alberi di grande fusto, quelli secolari col più grande apparato radicale. Le radici che si sono sviluppate in profondità hanno potuto incamerare molta anidride carbonica, cosa che le piante più giovani non riescono a fare. In totale solo 12 milioni gli ettari disboscati, ma ovviamente i più preziosi per il pianeta sono quelli della foresta pluviale.
Il quarto anno con la maggior perdita
Quello appena passato è stato il quarto anno di maggior perdita di superficie boschiva. Com’era facile pronosticare è il Brasile ad aver subito la maggior perdita, dovuta anche alle politiche del neo presidente Bolsonaro. In alcuni paesi sono stati gli sbancamenti per realizzare piantagioni di palme da cocco. Tra queste Costa d’Avorio, Ghana e Perù. Qui almeno si è proceduto ad una riforestazione anche se meno importante rispetto alla foresta precedente.
Per fortuna in Indonesia
Per fortuna c’è chi lavora per una riforestazione consapevole. In Indonesia vengono date concessioni con molti vincoli e si punta a riequilibrare ogni albero abbattuto, con nuove piante. Un atteggiamento etico che andrebbe premiato. Le nuove foreste hanno un aspetto positivo, vengono piantate in modo regolare in aree scoperte. In questo modo riescono a raccogliere quasi altrettanta anidride carbonica che le precedenti, perché le chiome non si sovrappongono. Speriamo che molti paesi si rendano conto di cosa stanno perdendo e riforestino al più presto. E intanto ci siamo mangiati il Belgio.

