Una guerra tutta nata sui social contrappone sostenitori e detrattori dei cereali integrali.
Difficile dipanare la matassa di notizie e commenti che si assommano e ingarbugliano in rete, sui pro e contro dell’alimentazione. Piccole orde di belligeranti, si mettono al di qua o di là di un immaginario fossato, per dirsele o darsele di buona ragione. Da una parte i nutrizionisti da un’altra gli integralisti del non integrale. Non se ne esce vincenti o perdenti perché non esiste una verità assoluta. Cereali integrali pro o contro
Nessun Moloch a cui inchinarsi
Non esiste una sola versione dei fatti, siamo tutti diversi e le reazioni che abbiamo assumendo cibo, variano per ognuno di noi. Qualcuno sostiene che gli alimenti con cereali integrali sono infiammatori, ma le ricerche li contraddicono. Infatti il consumo di grano integrale è inversamente correlato ai marker infiammatori. Eppure gli aneddoti sono innumerevoli e viene fatto di chiedersi quanto ci sia di reale e quanto di percepito.
Alimento buono, alimento cattivo
La contrapposizione non ha senso, non esistono cibi solo buoni o solo cattivi, dipende dal nostro corpo, dalla nostra situazione clinica o dall’eredità familiare. Ogni cibo deve essere consumato nel tempo e nel modo giusto. La parte psicologica legata ad un’alimentazione che per alcuni è sana per altri distruttiva, è anch’essa una componente da prendere in considerazione. Consumare cibi che ci mettono di buon umore e appetibili ci aiuta a soddisfare corpo e mente. Mangiare cibi ricchi di nutrienti ci aiuta a sentirci bene, rispetto a quando consumiamo alimenti che riteniamo meno interessanti.
L’occhio vuole la sua parte
Non c’è niente di male, se un cibo non ci attira o ci regala sensazioni negative, è inutile mangiarlo. Ci sono migliaia di varianti per assumere il giusto apporto calorico in modo bilanciato. D’altro canto esistono leggende alimentari che andrebbero sfatate. Toppa cattiva stampa ed informazione ci fa ritenere alcuni alimenti “cattivi”, mentre non lo sono affatto. Li giudichiamo dannosi ancor prima di assaggiarli e siamo sicuri che ci farà sudare per digerirlo o ci gonfierà come un pallone. Cereali integrali pro o contro.
Dove comincia la paura e dove la reale difficoltà
Se ci avviciniamo ad un alimento con timore e la convinzione che ci farà stare male, allora siamo noi il problema. Lo mangiamo con paura e stress, certi che il mal di stomaco che ne deriva, proviene dal cibo, mentre molto probabilmente siamo vittime della nostra stessa ansia. Lo stress fisiologico che leghiamo a quell’esperienza, farà in modo che riusciremo a provocarci da solo l’infiammazione che in realtà non esiste. Le motivazioni possono essere tante, ma è inutile nascondere che alcuni disagi sono di origine psicologica.
Che cos’è un grano integrale?
Torniamo al nostro tema. Chiariamo cosa s’intende per grano integrale. È il seme di grano non raffinato. È composto da tre parti: endosperma, germe e crusca. I cereali raffinati contengono semplicemente l’endosperma. La crusca nei cereali integrali è una ottima fonte di fibre, vitamine del gruppo B e contiene tracce di minerali ferro, magnesio e zinco. Il germe contiene antiossidanti, vitamina E, più alcune vitamine del gruppo B, mentre l’endosperma fornisce energia da carboidrati e proteine. Nei grani integrali restano le tre parti, mentre dopo la raffinazione dei cereali, germe e crusca vengono rimosse.
Uno stile salutista
Chi consuma cereali integrali è di solito più informato, e tende ad avere uno stile di vita più sano rispetto alla media. Il rischio di contrarre malattie è ridotto rispetto alle medie nazionali, sia per le cardiovascolari, respiratorie, diabete 2 e cancro al colon-retto. I detrattori ritengono che i cereali integrali non sono ricchi di nutrienti come altre fonti di carboidrati. Il che è vero ma non significa che sia in qualche modo dannoso. Unica eccezione per i celiaci per i quali i cereali sono esclusi a priori, integrali o raffinati che siano. I cereali raffinati apportano più rapidamente energie, e sono adatti agli atleti o chi ha bisogno di fare sforzi. Sono anche indicati a chi ha subito interventi all’intestino o alle donne in gravidanza.
L’opzione economica
I cereali integrali hanno spesso costi inferiori ai corrispettivi raffinati. Tutti quelli secchi hanno una buona conservazione, spesso oltre l’anno e sono convenienti. Il loro apporto energetico è maggiore rispetto a frutta e verdura e possono sostituire altre fonti caloriche molto più costose come le carni rosse, anche se non totalmente. Non ci sono quantitativi prefissati, si possono consumare ad ogni pasto o solo due volte a settimana, per una dieta variata che soddisfi corpo, bocca ed anche l’occhio.
Come mangiare cereali integrali
Ci sono tante varietà di cereali integrali da provare. Il riso integrale selvaggio, l’avena, l’orzo, il miglio, la quinoa, la segala, il grano saraceno, il bulgur, il couscous, le lenticchie e il mais. Ognuno con un suo profilo nutrizionale, consistenza e sapore unici. I cereali hanno la proprietà di assorbire bene i sapori dei condimenti o degli altri ingredienti con cui sono cucinati. Queste permette di sbizzarrirsi in preparazioni che possono essere, sapide, saporite, piccanti o dolci. Possono essere primi, contorni o piatti unici, essere serviti caldi o freddi.
Piccolo accorgimento
Se i cereali integrali vi procurano gonfiori e difficoltà di digestione basta metterli a mollo per 8-12 ore come si fa coi fagioli secchi. Un processo noto da secoli che favorisce la scomposizione degli antinutrienti e facilità la digestione in chi ha difficoltà. Un’alimentazione bilanciata che ci fa sentire bene è una parte fondamentale della nostra salute. Trovare la formula personalizzata che ci consente di avere tutti gli elementi, sali, minerali, vitamine, proteine, grassi è un compito necessario. Cercare di trovare la formula che sia ottimale per tutti è improponibile, ma dare l’ostracismo ai cereali integrali per cattive o distorte informazioni, non è corretto. Non c’è motivo di temere i cereali integrali. Cereali integrali pro o contro.

