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I pois come carta d’identità

I pinguini africani riescono a riconoscersi dal piumaggio del petto

Anche in colonie affollatissime i pinguini africani riescono a rintracciare il loro partner. Non lo fanno col riconoscimento vocale, o col riconoscimento del volto, o del becco, ma controllando il piumaggio che hanno sul petto. Le piume che appaiono dopo 3-5 mesi dalla nascita hanno inserite nel bianco del petto alcune piume nere che creano una particolare texture. I pois come carta d’identità

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Quel piumaggio diventa permanente

Anche dopo aver fatto la muta le piume nere ricrescono esattamente nello stesso punto, mantenendo l’unicità del piumaggio. I pinguini che vivono in Sudafrica, Namibia ed alcune isolette dell’area, amano condividere le stesse aree per nidificare e allevare i pulcini. Il numero a volte immenso degli uccelli in ogni singola colonia rischia di diventare un problema di reperibilità. Ma i pinguini si riconoscono.

Monogami per tutta la vita

I pinguini africani sono monogami e mantengono la loro unione per tutta la vita, per questo diventa particolarmente importante riuscire a riconoscere il proprio partner. I pinguini per le loro movenze barcollanti e goffe vengono ritenuti buffi e poco intelligenti, ma in realtà stanno rivelando di essere più dotati di quanto immaginiamo.  Sono alti soltanto 50 centimetri e arrivano ai 6-7 chili di peso, si nutrono solo di pesce perciò collocano le loro colonie nelle aree rocciose che confinano con l’Oceano.

I pois come carta d’identità

Esperimenti per confermare la teoria

Per confermare la teoria dell’uso delle piume del petto come elemento di riconoscimento, gli etologi hanno svolto degli esperimenti. Hanno posto due foto di diversi pinguini in uno spazio ristretto, una raffigurava un pinguino a caso, l’altro il loro partner. I pinguini hanno individuato il partner. Per avvalorare la loro teoria, gli scienziati hanno nascosto la testa dei due pinguini raffigurati nella foto. Anche in questo caso hanno riconosciuto il loro partner.

Ritoccate le piume con photoshop

In uno step successivo alcune delle piume nere del petto sono state photoshoppate sulle foto. Anche se con difficoltà sono riusciti ad individuare il partner, mentre non lo hanno  riconosciuto quando quasi tutte le piume nere sono state cancellate. La speciale texture del petto rappresenta una sorta di documento d’identità che consente ai pinguini di riconoscere i loro compagni. 

In pericolo di estinzione

Nonostante la loro intelligenza, le colonie di pinguini africani sono in forte calo, ne sono rimasti allo stato selvaggio solo 200.000. Sono appena il 10% rispetto a qualche anno fa. Diventa urgente scoprire la causa di questo rapido rallentamento, che potrebbe essere causato dai cambiamenti climatici, o dalla pesca industriale che ha ridotto moltissimo i banchi di pesci di cui si nutrono. Sembra che soffrano anche di una difficoltà a generare nuovi pulcini e che questi vengano predati da volpi, sciacalli, gabbiani e altri rapaci. Gli etologi temono che potrebbero estinguersi in un solo decennio. I pois come carta d’identità

Credits: Pixabay

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Rubata toilette d’oro da 6 milioni

L’aveva realizzata Maurizio Cattelan era un’opera d’arte controversa, il furto 4 anni fa in Inghilterra

Collocata in un gabinetto del Blenhaim Palace nell’Oxfordshire, aveva fato parlare di se per la stranezza, e soprattuto perché qualcuno aveva pensato di rubarla. Era una toilette perfettamente funzionante e collegata alla rete fognaria. Infatti per poterla rubare è stata strappata dagli scarichi creando un problema di allagamento al piano dove era stata installata. Rubata toilette d’oro da 6 milioni

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Ispirazione dall’orinatoio di Duchamp

L’opera di Cattelan era intitolata “America” ed era un’accusa di eccessi commerciali nel mondo dell’arte. Un lusso esagerato, degno di una società troppo opulenta. Previo appuntamento poteva essere utilizzata di chiunque ne facesse richiesta, per un breve periodo. Era costituita da un quintale d’oro ed era la perfetta dimostrazione della ricchezza come simbolo di cafonaggine. L’ispirazione a Cattelan era arrivata da un’opera di Marcel Duchamp, di un secolo fa. “Fountain” fu un’opera che suscitò scandalo, perché rappresentava un orinatoio

6 milioni di valutazione

Il valore dell’opera era stimato in circa 6 milioni di dollari. Dopo essere stata rubata, se ne sono perse completamente le tracce. Anche nel sottobosco dei mercanti e dei ladri di opere d’arte non se ne sapeva più nulla. Svanita come se non fosse mai esistita. Molto probabilmente è stata fusa e rivenduta in più pratici e anonimi lingotti.

4 persone accusate del furto

A distanza di 4 anni da quella mattina del settembre 2019, sono state arrestate 4 persone con l’accusa di aver commesso il furto. L’opera era assicurata, e la compagnia per la quale era assicurata ha sollecitato ricerche e indagini per ottenere informazioni, arrivando anche ad offrite una cospicua taglia (100.000 sterline) se qualcuno avesse fornito informazioni utili.

Rubata toilette d'oro da 6 milioni

Cattelan credeva fosse una bufala o uno scherzo

L’artista aveva immaginato, nel momento in cui è stato raggiunto dalla notizia, che si trattasse di una burla o di uno scherzo. Chi poteva essere interessato a rubare un water closet? Ma aveva dimenticato il materiale con cui era stato creato. L’oro ingolosisce molti. I 4 arrestati sono compresi tra un’età di 35 e 39 anni e probabilmente hanno fatto il colpo della vita. Non è ancora certo, mancando l’oggetto del furto, che potranno essere condannati.

Presentato al Guggenheim di New York

America” era stato presentato tre anni prima al Guggenheim Museum di New York. Installato in un bagno al 5° piano, era stato visitato ed usato da molti, come un normale water closet. Con la sola eccezione che non poteva essere sollevata la tavoletta. Molti hanno approfittato della solitudine del momento, e si sono immortalati in selfie mentre usufruivano di quell’opera d’arte inconsueta.

Trump molto scontento

“America” era diventata anche un simbolo dell’arroganza di Trump che aveva chiesto al Guggenheim dei quadri di Van Gogh e si sentì rispondere che al massimo avrebbero forse potuto inviare il cesso d’oro. Trump non la prese bene. Rubata toilette d’oro da 6 milioni

Credits: Guggenheim Museum, web, Pixabay

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La musica la comporrà l’AI

Le voci saranno campionate da artisti celebri

YouTube ha dato la possibilità ad alcuni utenti di realizzare dei brevi video musicali che contengono le voci campionate di alcuni artisti. Tra loro il più celebre è John Legend ma la possibilità di espandere il numero delle voci “prestate” è dietro l’angolo. Indubbiamente una rivoluzione nel modo di fare musica, con tutti gli annessi e connessi. La musica la comporrà lAI

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Una sotto-traccia identificativa

La piattaforma dedicata ai video e tutorial si è assicurata che ognuno dei video composti abbia in sotto-traccia, ma non udibile dall’orecchio umano, un messaggio identificativo. Questo dovrebbe evitare che la musica preparata con AI posa diventare di pubblico dominio senza versare royalties.

I diritti e gli introiti sono tutti da discutere

Proprio l’identificazione di chi possegga i diritti su questi brani è motivo di grande dibattito. Le major e i loro avvocati sono pronti ad ogni tipo di battaglia, per assicurarsi gli eventuali introiti e lo sfruttamento commerciale. Non sarà semplice dipanare questa intricata matassa.

Video di 30 secondi in verticale

Si chiama “Dream Track” lo strumento che può generare brevi video di 30 secondi con le voci di alcuni artisti. E’ un esperimento ma potrebbe portare a risultati strepitosi gradevoli o sgradevoli. Lo strumento genera video verticali perfetti per diventare materiale da pubblicare su TikTok o reels di Instagram e Facebook

Abbordabile da chiunque

L’utilizzo pare semplice, basta richiedere un certo tipo di situazione musicale, ballad, rock, pop, rap, trap, allegra, triste, scegliere una situazione che si vorrebbe cantare, amori più o meno controversi o farsi mandare dalla mamma a prendere il latte e il gioco è fatto. L’Ai si occuperà di generare il cantato con la voce preferita tra quelle a disposizione.

Ancora solo per sviluppatori

E’ uno strumento ancora destinato al solo uso degli sviluppatori, ma il sentiero è tracciato e pensare di bloccarlo è quasi impossibile. Alcuni artisti che si sono prestati al “gioco” sono preoccupati che la loro voce venga utilizzata per cose “stupide o per lanciare messaggi completamente contrari al loro modo di pensare. Soprattutto i rapper sono timorosi che qualche barra possa essere decisamente violenta o a favore di atteggiamenti malavitosi. Anche questo sarà materiale per avvocati e procuratori.

Un precedente importante

All’inizio di quest’anno, un certo  Ghostwriter ha scritto una canzone chiamata “Heart on My Sleeve” con le voci generate da Ai degli artisti Drake e the Weeknd. La canzone è diventata virale, e l’etichetta discografica degli artisti, Universal Music Group, ha fatto bloccare e rimuovere il pezzo da  YouTube e altri siti di streaming musicale poiché non ne traeva alcun vantaggio dal copyright.

Mancano ancora le regole d’utilizzo

Un precedente che mette in evidenza come tutto questo modo di creare musica debba essere ancora regolato. Nell’ambiente musicale si confrontano pareri positivi e contrari, c’è chi lo definisce uno strumento stimolante e chi invece un modo di rapinare le qualità professionali dei musicisti e cantanti.

Un potenziale enorme e inarrestabile

Il potenziale è talmente vasto che immaginare di bloccare completamente un modo innovativo di comporre e cantare è impensabile. Creato lo strumento, qualcuno ne approfitterà. Con quale tipo di successo. è ancora complicato dare risposte. Molto probabilmente l’Ai trasformerà l’industria musicale in modi che ora non riusciamo a prevedere.

Saranno gli avvocati a mettere i paletti

Forse saranno le dispute sui copyright a mettere precise barriere e a dirimere le dispute. Creare musica senza che nessuno venga pagato è il maggior incubo di tutte le major e sicuramente prenderanno precauzioni per proteggere i loro introiti. Perché anche in questo caso seguire la scia dei soldi porta sicuramente a capire come funzionerà. La musica la comporrà l’AI

Credits: Pixabay, Youtube

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Un grande vulcano si sveglia in Islanda

Ci sono forti probabilità di un evento eruttivo in Islanda di grande portata

Lo comunica l’Ufficio Metereologico Islandese, ci sono molti segnali di un evento in formazione. I terremoti si sono moltiplicati nella parte sud da oltre un mese, sono ancora relativamente, di piccola intensità, ma sono segnali inequivocabili che la caldera sta riempiendosi di magma. Un grande vulcano si sveglia in Islanda

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Convivere con le eruzioni

Le eruzioni in Islanda sono un evento abbastanza normale, anzi è un paese considerato un perfetto laboratorio di analisi per studiare i fenomeni eruttivi. Le autorità sono spesso costrette ad allontanare curiosi, turisti ed anche scienziati, dalle aree dove si svolgono le maggiori attività. I vulcani affascinano e molti diventano imprevidenti.

Paese di pescatori evacuato

Il magma sembra pronto ad uscire anche nella zona del piccolo villaggio di pescatori di Grindavík, tanto da costringere ad evacuare tutti i residenti. Le rocce fuse si sono mosse in direzione del paesino e non era più possibile assicurare l’incolumità delle persone che vivono lì.

Impossibile prevedere quando accadrà

Prevedere esattamente dove e quando avverrà è impossibile ma i segnali non hanno trovato impreparati i sismologi e gli studiosi di vulcanologia. Le probabilità che il magma fuoriesca proprio dove si concentra l’attività sono molto alte. Al momento il paesino è proprio sulla verticale della caldera e quindi ad alto rischio.

Un grande vulcano si sveglia in Islanda

Viaggi aerei interrotti

La storia dei vulcani islandesi è ricca di esempio, molti funesti per i viaggi aerei. Il vulcano Eyjafjallajokull ha eruttato nel 2010, diffondendo nell’aria una nuvola di cenere. Le ceneri sospinte nell’atmosfera hanno fatto modificare o bloccare molte linee, perché troppo dannose per i motori degli aerei. 

Due placche tettoniche che si sospingono

La conformazione dell’Islanda è molto particolare, è alla congiunzione di due placche tettoniche, un punto relativamente “debole” dove il magma può farsi strada. Il segnale che un evento si sta avvicinando è l’incidenza dei terremoti, a volte di forte entità, che aprono squarci nel terreno. Le recenti crepe nel terreno stanno a dimostrare che qualcosa là sotto sta accadendo. I vulcani attivi in Islanda sono 32

Grandi crepe nelle strade e terreni

Le grandi crepe che hanno tagliato in due le strade hanno reso difficile il rientro dei cittadini per raccogliere i loro averi e soprattutto per portare in salvo gli armenti e gli animali. Le autorità hanno concesso una deroga per rientrare nel villaggio e salvare il salvabile. Le rilevazioni hanno mostrato che la quantità di materiale magmatico presente nella caldera è aumentato ed il rischio sta diventando troppo alto, anche i vulcanologi sono stati invitati a lasciare l’area. Un grande vulcano si sveglia in Islanda

Un grande vulcano si sveglia in Islanda
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Giornata Nazionale dell’Agricoltura

Una nuova festa nazionale

Una nuova festa dedicata a chi vive l’agricoltura in modo continuativo facendone uno strumento de benessere economico ambientale e sociale, è stata istituita nella seconda domenica di novembre, e quest’anno cade il 12. Giornata Nazionale dell’Agricoltura

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Ingredienti essenziali per la nostra cucina

La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo, e deve molto del suo appeal agli ingredienti genuini che la compongono. Anche gli alimenti più semplici che vengono considerati commodities sono curati alla perfezione dagli agricoltori italiani e contribuiscono a questo successo.

Patatoes Forever! Patate sempre!

La campagna europea Potatoes Forever! vuole proprio a sottolineare tutta la sapienza agricola dei coltivatori italiani. L’obiettivo è informare i consumatori sulla qualità della produzione nazionale di patate. Un ingrediente utilissimo in molti piatti, che fa parte della nostra cultura culinaria

Vecchio e nuovo si integrano

Le buone antiche pratiche agricole, supportate dalle nuove conoscenze, tengono conto sia dei sapori di questi fantastici tuberi, che della loro sostenibilità. Mantengono intatte le conoscenze centenarie dei produttori e li aiutano, inoltre, a svolgere un lavoro di protezione dei territori. Gli agricoltori col loro lavoro diventando veri custodi dell’ambiente.

Giornata Nazionale dell’Agricoltura

Biodiversità, uso accorto dell’acqua e fitofarmaci

La biodiversità dei prodotti, l’utilizzo coscienzioso dell’acqua, evitandone sprechi e le contaminazioni con fitofarmaci, sono alla base di questa cultura. Il mantenimento degli elementi paesaggistici, la cura del terreno per evitare l’erosione da agenti atmosferici, sono i principi base. A cui seguono il sostegno a fauna e flora, utili alla coltivazione delle patate, oltre alla riduzione del rischio da eccessi di prodotti fito-sanitari.

Irrigazione di qualità

L’impiego dell’acqua irrigua essenziale e la consultazione dei dati meteorologici, permette la riduzione dello spreco d’acqua. Gli impianti goccia a goccia o controllati da remoto, integrano il corretto consumo idrico e riducono le spese degli agricoltori.

Fertilizzanti ridotti all’indispensabile

Anche l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti viene ridotto e certificato, per contribuire ad una maggiore salute, ed un più ampio livello di soddisfazione dei consumatori. Le riduzioni delle spese aziendali contribuiscono ad un sistema di commercio agricolo più redditizio, e contribuiscono alla sostenibilità dell’economia locale. Giornata Nazionale dell’Agricoltura

Giornata Nazionale dell’Agricoltura
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E’ il giorno dedicato ai single.

Una festa inventata in Cina che prende spunto dal numero 11. 

L’11 è il numero del doppio uno, ovvero di coloro che sono non accoppiati, ma preferiscono vivere singolarmente. Infatti, la giornata viene festeggiata l’11 novembre. In realtà è divenuta una festa basata sul consumismo più sfrenato. Un’altra occasione per spendere tanto, dopo la vituperata Halloween ed l’altrettanto bistrattato Black Friday, è una caccia costante agli acquisti scontati. E’ il giorno dedicato ai single

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Piattaforme e-commerce molto attive

Le piattaforme cinesi offrono sconti che vanno dal 10 al 30% per invogliare a comprare. Sono l’elettronica e l’abbigliamento ad usufruire maggiormente del giorno dei solitari, ma ormai ogni tipo di merce viene scontata per incrementare le vendite. Il giro di miliardi di yuan che circolano in questa ricorrenza è astronomico.

San Faustino spodestato

In Italia il single day viene festeggiato usualmente il 15 Febbraio, in occasione di San Faustino, il giorno dopo San Valentino e le sue stucchevoli raffigurazioni piene di cuoricini e promesse d’amore. Non sono ancora molti i negozi che utilizzano l’occasione del single day, ma le piattaforme di e-commerce si sono accodate in ogni paese.

E’ il giorno dedicato ai single.

Un terzo della popolazione

I single italiani sono un terzo della popolazione, il 33,2%, ed hanno sorpassato dai recenti rapporti Istat le coppie con figli. Sono tantissimi e il marketing li insegue, perché in buona parte sono alto spendenti. Sono molti i prodotti che vengono incontro alle loro esigenze con confezioni minime, che inoltre, evitano lo spreco

Nata in Cina 30 anni fa

La festa è nata in Cina nel 1993 grazie a due studenti di Nanchino che hanno dato il via alle celebrazioni per chi preferisce vivere da single. Il matrimonio in Cina è un obiettivo molto importante, quasi una imposizione, ed è alla base della società con tutte le imposizioni che comporta. Quei due studenti hanno voluto porre un freno a questa abitudine di glorificare solo gli sposati o accoppiati, rivendicando il loro diritto di essere felici anche come single.

Importante quasi come il Capodanno

La festa è diventata molto rilevante crescendo in tutto il paese ed è attesa come il Capodanno cinese, il periodo in cui i cinesi vanno in ferie e raggiungono le loro famiglie. La prassi per onorare il giorno dei cuori solitari è che i singles si scambino doni, auguri e che escano a festeggiare nel modo che meglio gradiscano, intasando bar, ristoranti e karaoke.

Un vero business

Da festa quasi goliardica, è diventata un vero business e sono moltissimi coloro che aspettano l’11 per fare acquisti, sia in negozi reali che grazie all’e-commerce. Tutti i motori di ricerca a partire da Alibaba sono attrezzati in quel senso con offerte imperdibili, marchiati “Guanggun Jié” (single day in cinese). E’ il giorno dedicato ai single

E’ il giorno dedicato ai single.

Credits: Pixabay

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Il giorno dei morti ha una forte simbologia in Messico

Avete mai osservato gli altari dedicati ai defunti del Centro America? Grandissimi o minimali che siano sono pieni di significati

Se avete visto il film Coco sapete già come sono composti e a quale scopo vengono allestiti. Sono realizzati per mantenere la memoria dei propri cari e per consentire loro di avere per un giorno la possibilità di rivedere chi è rimasto sulla terra. Come già allo Shamain celtico (Helloween) nella notte di Ognissanti i due regni si avvicinano. Le barriere che li mantengono separati diventano permeabili e morti possono tornare nelle loro case. Il giorno dei morti ha una forte simbologia in Messico

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Una Ofrenda ricca 

Nulla è lasciato al caso sulla Ofrenda (altarino) perché il viaggio possa essere agevole per i propri cari. In una Ofrenda che si rispetti non possono mancare 7 elementi. I teschi di zucchero decorati con colori sgargianti. Le Calavere (teschi) possono essere realizzati in casa ma c’è una fervente industria che li produce e in tutti i mercati ci sono sezioni apposite che le vendono.

Fiori arancioni

Per dare ulteriore colore gli altari sono arricchiti con calendule, il fiore arancione che fiorisce in questi giorni. In Messico e America Latina sono chiamati i fior dei morti ed il loro profumo e colore ha lo scopo di attirare e guidare i defunti. Un tocco di arancione non può mai mancare. I più accorti aggiungono anche una campana che coi suoi rintocchi faciliti il ritrovamento del sentiero giusto.

Il giorno dei morti ha una forte simbologia in Messico

Carta velina traforata

Papel Picado, sono fogli o striscia di carta perforata a formare delle trine colorate di carta velina. Anche in questo caso esiste una fiorente industria ma chi può li realizza in casa con un lavoro certosino. La leggerezza della carta simboleggia la fragilità della vita ed i fori servono per passare attraverso i confini.

Dolci per i propri cari

Non può mancare qualcosa di dolce, il pan del muerto è una focaccia dolce a forma di teschio con le ossa incrociate, spolverata di zucchero o glassata. I defunti così possono rifocillarsi e rimettersi in forze per poter ritornare nell’aldilà. Se i defunti avevano preferenza per alcuni cibi, questi vengono riproposti per regalar loro una soddisfazione extra.

Qualcosa da bere

Dopo un lungo viaggio i morti avranno tanta sete perciò è indispensabile mettere sull’altare una bottiglia d’acqua. Anche in questo caso se erano golosi di qualche bevanda è giusto metterla a disposizione. La sera di Ognissanti è dedicata al ritorno dei bambini, perciò le bibite zuccherate sono indispensabili, il giorno successivo è quello dedicato agli adulti, perciò non mancherà una tequila per rendere meno triste il ritorno tra le ombre.

Il giorno dei morti ha una forte simbologia in Messico

Una piccola purificazione

Un poco di sale aiuterà a sentire meno la sete e purificherà le anime che si alleggeriranno delle azioni commesse in vita, e potranno ritornare facilmente nel luogo che gli compete. La festa trae origine da rituali aztechi in onore della dea Mictecacihuatl, conosciuta anche come la “Signora dei Morti”. Col tempo a questi riti si sono assommate tradizioni cattoliche e la festa che durava un mese si è ridotta a soli due giorni.

Immagini dei propri cari

Per fare in modo che i defunti non vaghino senza mete, sulla Ofrenda vanno poste le foto dei propri cari, nelle famiglie numerose servono altari di molti metri per rappresentarli tutti. Il modo migliore per ricordarli e mantenere la possibilità di tornare il prossimo anno. La leggenda vuole che possano ritornare finché almeno uno dei vivi si ricordi di loro. Ovviamente verranno illuminate con candeline e piccole lucerne.

Ossa dei morti

I morti sono festeggiati anche in altre località oltre a centro e sud America. Le ossa dei morti, riuniscono il macabro di Halloween e il piacere di gustare dolci. Questi dolci a forma di dita, mani, piedi, costole o altre ossa, sono diffuse in molte altre culture. In Italia soprattutto in Sicilia e in Calabria, sono una tradizione molto sentita e sono noti come morticeddi. I bambini sono ovviamente coloro che più godono di questi biscotti e dolci a base di zucchero e/o pasta di mandorle. Il giorno dei morti ha una forte simbologia in Messico

Il giorno dei morti ha una forte simbologia in Messico
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Zucche vuote per allontanare il buio

Torna la notte di Halloween e tutti i suoi simboli magici ed esoterici

Le associazioni cattoliche lanceranno, come sempre, i loro anatemi contro queste feste demoniache ed i ragazzini continueranno a fregasene e a fare festa. La Chiesa dimentica tropo facilmente che la festa di Ognissanti è proprio una derivazione delle celtica Halloween. Sono moltissimi i riti barbari a cui sono stati sovrapposte festività religiose cristiane, compreso il Natale, ma non amano che si ricordino le radici di questi rituali. Zucche vuote per allontanare il buio

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Scherzetti e caramelle

I ragazzini andranno in ogni caso, a suonare alle porte dei vicini per raccogliere dolcetti e a “spaventarli” minacciando burle. In realtà quando la festa ha ripreso slancio, circa un secolo fa, erano molti coloro che subivano realmente scherzi anche pesanti. Uno dei più comuni era quello di ricattare le padrone di casa con una saponetta da sfregare su tutte le finestre. Poi col tempo le cose si sono ammorbidite ed ora non si supera il livello delle minacce.

Tutto parte con lo Shamain

Come sapete tutto nasce dallo Shamain la festa di fine estate ed inizio inverno nella cultura celtica. Un giorno di passaggio dal calore estivi ai freddi invernali. Un momento di passaggio al quale venivano associati altri rituali, sia religiosi che decisamente laici. Mentre i druidi facevano riti e divinazioni sulla prossima stagione, il popolo accendeva fuochi per essere sempre illuminato ed allontanare le tenebre che sarebbero arrivate a dominare nei prossimi tre mesi.

Un velo assottigliato

Di questo passaggio approfittavano secondo le leggende druidiche, i defunti che potevano filtrare attraverso il velo che separa morti e vivi, per ritornare nei luoghi che frequentavano da vivi. Il mondo delle tenebre era quello in cui le ombre erano abituate a muoversi a loro agio, mentre la luce le allontanava. Perciò era utile, per i vivi, avere qualcosa che producesse luce e tenesse alla larga gli spiriti dei morti, i mostri, le fate, le streghe, e tutti i personaggi delle leggende celtiche. 

Zucche vuote per allontanare il buio

Lanterne costose 

Le lanterne, soprattutto quelle in metallo erano costose, e servivano per illuminare e proteggere le case, per questo venivano fabbricate lanterne “usa e getta intagliando i vegetali e i tuberi a disposizione. Molto utilizzate erano le rape o i ravanelli più grandi, che potevano essere scavati all’interno ed ospitare una brace o una piccola candela. Da questa tradizione venne l’uso di intagliare le zucche che ora dominano tutti i materiali legati ad Halloween.

Rape intagliate

Chi doveva uscire di casa, portava con se queste rape intagliate, a forma di testa umana. Venivano intagliati occhi e bocca, per illuminare il buio attorno a loro, ed essere sicuri di non essere rapiti e portati nell’altra dimensione. Per garantirsi una ulteriore scappatoia portavano con se del cibo, da usare come riscatto se incrociavano qualche antenato. Questo rituale col tempo si è trasformato nel rito di “dolcetto o scherzetto”. 

Un nome specifico

Anche il nome della lanterna ha un significato specifico e viene dal più temuto dei mostri  che si potevano incontrare quella notte, Stinghy Jack. Un essere multiforme che era stato relegato in una sorta di limbo tra i due mondi e che era il primo ad approfittare del diradamento del velo che mantiene divisi i due regni. Per non incontrare il temutissimo “Giacomo Pungiglione” vennero create le Jack O’lantern.

Zucche coltivate appositamente

Le zucche utilizzate ora sono decisamente vuote, facili da incidere ed intagliare. Esiste una vera cultura per ottenere figure che vengono retroilluminate, che sappiano spaventare i mostri o li facciano almeno ridere. Si va da volti arrabbiati con tanto di canini aguzzi a figure ironiche e scherzose. In alcune località le zucche sono diventate veri e propri sberleffi con cui arredare i giardini o i porticati. Viene evidenziato il lato ironico e stravolgente di alcuni volti, per strappare almeno una risata, con buona pace degli avversatori della festa. Zucche vuote per allontanare il buio

Zucche vuote per allontanare il buio

Credits: Pixabay

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Patatine mostruosamente piccanti

La Challenge Hot Chip sta spopolando in rete.

C’è sicuramente della follia nell’animo umano e di questo non si discute. Ma il limite sembra spostarsi sempre più anche in campi inusuali. Le Challenge (sfide) da postare in rete sono quanto mai attuali, con tute le annesse conseguenze. Giocano con il senso di inadeguatezza di chi vorrebbe partecipare ma non osa. Patatine mostruosamente piccanti

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Iniziate per scopi benefici e raccolte fondi

Sono iniziate quasi tutte per scopi benefici, le challenge in rete, ricordate le secchiate di ghiaccio? Ma ora il loro obiettivo non è sensibilizzare su un problema, ma è solamente stupire e raggiungere quante più persone possibili grazie a piattaforme come TikTok. Anche il campo alimentare non ne è esente, anzi forse sta raggiungendo vertici impensabili.

Mangiare fino a scoppiare

Qualche tempo fa, la sfida poteva essere a mangiare a più non posso. Oppure  raggiungere nuovi record di hamburger mangiati in un minuto, o provare schifezze proposte dagli utenti, ora l’asticella s’è alzata. Un partecipante a questi sfondamenti di stomaco, è morto due anni fa, per i suoi eccessi. Siamo entrati nel campo del pericolo e dell’insano. A provare quanto interesse suscitano questi eccessi arrivando gli oltre 130 milioni di visualizzazioni dell’ #hotchipchallenge 

Assaggiare una patatina e filmarsi

Una sfida se volete molto semplice, assaggiare una patatina al peperoncino, così piccante da far lacrimare o sanguinare la bocca e il naso, in diretta. Cavoli loro, penserete, se vogliono bruciarsi gola e lingua, facciano pure, purché non vengano a lamentarsi per il dolore con noi, dopo aver accettato la sfida. 

Perfette per gli scherzi di Halloween

Queste patatine che sembrano perfette per la settimana di Halloween, per fare scherzacci ad amici e conoscenti sono veramente roventi. Sono condite con peperoncini terribili come il Trinidad Scorpion e il Carolina Reaper, ritenuto fino a poche settimane il più piccante al mondo, ma ora scalzato da un altro peperoncino ancor più potente

Patatine mostruosamente piccanti

Reazioni terribilmente dolorose

Le reazioni sono fortissime e difficilmente contestabili. Non ci sono mollica di pane o latte a smorzare il bruciore. Alcuni dei partecipanti alle challenge hanno avvisato di avere avuto molti problemi. Qualcuno è finito all’ospedale, altri hanno svuotato l’acquedotto della città, nel tentativo di smorzare l’effetto. A conferma della pericolosità, c’è anche un’inchiesta aperta negli Usa, per un 14enne che sarebbe morto a causa del consumo delle patatine troppo speziate.

Confezione che allude alla pericolosità

Contribuisce anche la confezione a suscitare interesse. Ha la forma di una bara e rimanda ad immagini forti e perfette per la stagione di “dolcetto o scherzetto” dove il macabro raggiunge alte vette. C’è anche la certificazione del Guinness dei Primati a garantire un numero folle di gradi Scoville, quelli con cui si misura la piccantezza

Sfida già vietata negli USA

Negli Stati Uniti la sfida della patatina super piccante è già vietata, probabilmente verrà vietata in altri paesi Italia compresa. In ogni caso il divieto arriverebbe troppo tardi vista la facilità con cui le patatine superpiccanti sono reperibili e senza alcuna restrizione d’età. Perché in queste challenge sono soprattutto i giovanissimi ed i bambini a volersi cimentare. Una sorta di rito d’iniziazione per dimostrare quanto sono tosti ed in grado di sopportare il dolore.

Un iPhone in premio

C’è anche un premio alla base di questo successo. L’azienda ceca che le ha messe in commercio, ha sfidato gli utenti a postare il loro video in rete, mentre mangiano le piccantissime patatine con l’hashtag #hotchipchallenge . Il vincitore della sfida otterrà l’ultimo modello di iPhone. Ovviamente molti hanno abboccato ed il gioco ha funzionato, con tutte le conseguenze del caso. Patatine mostruosamente piccanti

Immagini: Hot Chip Challenge e Pixabay

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Pasta world day il 25 ottobre

Il più celebrato e diffuso cibo amato dagli italiani, continua a diffondersi in tutto il mondo

Non mancherà nella dieta di moltissimi italiani un piatto di pasta il 25 ottobre.  Anche perché è una giornata speciale, quella in cui il piatto  più diffuso della tradizione mediterranea ha la sua celebrazione. E’ un simbolo del nostro paese e delle nostre tradizioni culinarie, così seguite ed imitate in moltissimi altri paesi. Il Pasta World Day ha la possibilità di essere un mezzo di comunicazione, direttamente con le pance di tutto il mondo. Pasta world day il 25 ottobre

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Italianità nel mondo

La pasta rappresenta l’italianità nel mondo. Meglio del Colosseo o la Torre di Pisa o il Canal Grande di Venezia. Chiunque mangia pasta probabilmente dedica per qualche istante un pensiero al nostro paese. Non saremo gli inventori della pasta, ma sicuramente siamo coloro che l’hanno saputa interpretare meglio e renderla un alimento così importante e gradito.

Versioni spurie in giro per il mondo

Ovunque troverete qualche ristoratore che vi offrirà la sua versione più o meno accurata della carbonara, gricia, cacio e pepe, lasagne, amatriciana, o spaghetti aglio olio e peperoncino. Piatti abbastanza semplici da preparare e che chiunque potrebbe imparare a cucinare seguendo semplici ricette. Questo è il segreto che ha consentito una diffusione così capillare, da HongKong alle grandi città europee ed americane, passando per località minuscole purché  attrezzate di uno scolapasta.

world pasta day

Incontrare i gusti del paese

Come è facile comprendere ogni paese ha dato le sue interpretazioni anche per venire incontro alla reperibilità delle materie prime ed incontrare il gusto dei commensali. Le ricette si sono arricchite di ingredienti che agli italiani possono sembrare folli, ma che ai consumatori piacciono. Ogni ristoratore o cuoco rivendica il diritto di poter aggiungere e modificare la pasta con una versione custom, che è spesso una reinterpretazione.

Classiche o reinventate

Ci sono paesi come l’Inghilterra dove trionfano le ricette più vicina all’originale e semplici. Lo spaghetto al sugo è il preferito, il più vicino possibile alla tradizione italiana, ma con scivoloni verso il ketchup e salse pronte che non sono proprio eccellenti. Il mercato UK attrae anche molte delle nostre salse pronte come il pesto o le creme di funghi ed ovviamente la salsa al pomodoro. Piace molto anche l’amatriciana.

Consumi in aumento anche col servizio di consegna a domicilio

I consumi mondiali di pasta aumentano, favoriti anche dalle compagnie di consegna a domicilio che poggiamo molto del loro business sulla facile porzionalità e trasportabilità di penne, mezze pene, fusilli, farfalle, ziti, spaghetti e quant’altro. La pasta ha anche creato delle curiose “aberrazioni” con piatti noti all’estero ed inesistenti in Italia. Come le celebri spaghetti con le polpette, o Lingue Alfredo, create negli Usa e diffuse un poco ovunque. I turisti si stupiscono sempre quando le ordinano, ed i camerieri spiegano questa realtà, e li dirottano verso le più italiane tagliatelle al ragù.

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I francesi amano variare sul tema

Ai francesi piacciono paste un poco più lavorate ed articolate, del resto la loro cucina li ha abituati a ricette pesanti e molto concettuali. Amano le paste fresche con creme arricchite di tartufi, funghi, parmigiano, con le uova, con la pancetta croccante, e varie spezie ed erbe aromatiche. Immancabili i piatti con formaggi vari, di cui si sentono depositari nel globo terracqueo. Devono aggiungere qualcosa o si sentono incompleti anche nel momento di fare una pasta. Ma si arrendono davanti ad una carbonara, il più possibile tradizionale. 

Belgio e Medio Oriente

Anche in Belgio le cose non mutano granché rispetto ai francesi, ma c’è una forte tendenza alla pasta con frutti di mare. In medio oriente a causa delle restrizioni alimentari verso il maiale, le ricette mutano con moltissimo pollo che sostituire le salse a base suina. Anche le Linguine Alfredo vengono preparate con pollo arrostito e macinato. Ovviamente la bolognese ha un ragù molto più roseo e le lasagne sono quasi vegetariane. Nei paesi orientali amano le salse che contengono panna, ma scordatevi di ordinare le classiche penne salmone, vodka e panna in un paese musulmano,  se non volete beccarvi un bel rifiuto. Pasta world day il 25 ottobre

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