C’è un sacco di lavoro da fare prima di raccogliere i frutti
Alcuni mesi fa mia sorella se ne esce con: “quest’anno voglio fare la confettura con le ciliegie del campo“. L’ho guardata perplessa e risposto: “sai vero che le ciliegie non entrano nella cesta per miracolo. Sono anni che quel campo non viene curato, e le piante hanno bisogno di potatura, concime e trattamenti…“. Lei mi ha guardata come se fossi un extraterrestre. Le ciliegie non si raccolgono da sole
Leggi tutto: Le ciliegie non si raccolgono da soleIn effetti tutti noi pensiamo molto poco a cosa c’è dietro un prodotto, che sia un frutto, un alimento o un piatto. Lo sappiamo solo se ce ne occupiamo personalmente. E’ così per tutto, immaginiamo sempre che sia tutto facile e veloce, a meno che non siamo coinvolti nel lavoro. Solo allora capiamo davvero l’impegno e la complessità dietro a ogni cosa.
Dietro ad una ciliegia
Dietro a una ciliegia ci sono mesi e mesi di lavoro, ci sono anni di esperienza, ci sono tradizione e innovazione, anche una strategia di comunicazione ha molto dietro. Chi ha una azienda e vuole vendere (bene) il proprio prodotto, ha bisogno di comunicare chi è, cosa fa, cosa rende il suo prodotto appetibile e ci si focalizza subito sulla comunicazione. Esattamente come mia sorella che si voleva mettere sotto la pianta aspettando che le ciliegie saltassero nella cesta.
Occorre fare uno anzi due passi indietro.
Prima di comunicare me stesso devo sapere chi sono, che tipo di azienda sono, che tipo di gestione ho o vorrei, che tipo di prodotto faccio, che tipo di risultati voglio ottenere. É quello che si chiama strategia aziendale, e spesso si ha bisogno di una visione esterna, una sorta di specchio che riflette la nostra immagine e ci fa capire come siamo.
Ma questo non è che l’inizio
Ma questo non è che l’inizio, ho il campo e le piante di ciliegio ma c’è ancora tanto lavoro da fare. É il momento di concentrarsi sull’azienda come marchio e trasformarlo in brand e di concentrarsi sul prodotto, sui prezzi, sulla rete di vendita. É quella che si chiama strategia di marketing, anche in questo caso l’aiuto esterno di professionisti è utile, se non indispensabile.
Ecco che, dopo aver potato, concimato, trattato possiamo raccogliere le nostre ciliegie e magari goderci la soddisfazione di venderle e di ricevere i complimenti per il gusto del nostro frutto. Solo in questo momento siamo pronti per la vera strategia di comunicazione. Adesso che abbiamo chiaro chi siamo, come e cosa facciamo, cosa e come vogliamo vendere, possiamo fare un piano di comunicazione coerente.

Quali strumenti utilizzare
Decidere quali e quanti strumenti utilizzare per farci conoscere e magari anche per vendere direttamente e possiamo anche spingerci oltre e raccontarci. Non solo per vendere meglio ma perché ognuno di noi ha voglia di raccontare quello che fa per passione, possiamo farlo da soli se abbiamo il tempo e le competenze o affidarci a professionisti.
Forse si ha la sensazione di perdere tempo nel fermarsi a ragionare sulla propria azienda, sul proprio prodotto, su cosa vogliamo comunicare e su cosa vogliamo ottenere. Viviamo nell’epoca del tutto e subito, facciamo molta fatica a scendere per un momento dal treno in corsa per rifare la mappa del nostro viaggio. Ma è fondamentale pensare alla strategia aziendale, alla strategia di marketing e al piano di comunicazione, proprio perché viviamo in un mondo complesso e veloce.
Se soltanto mia sorella
Se mia sorella si fosse fermata a pensare a cosa c’è dietro una ciliegia e avesse fatto tutto il necessario, adesso avrebbe una buona confettura fatta in casa. Se mia sorella avesse prenotato un’ora di consulenza gratuita cliccando su https://olabepartners.com/accresci-la-marginalita-con-be-foodie-olab adesso potremmo vendere una buona e gustosa confettura! Invece ha dovuto acquistarla al supermercato! Le ciliegie non si raccolgono da sole
