Dopo decenni di raccomandazioni salutiste che invitavano ad evitare le carni rosse c’è un dietro front
Non è in realtà un invito a divorare mezzo manzo al giorno, ma piuttosto un invito a non stravolgere completamente le proprie abitudini alimentari. Chi ha consumato carni rosse tutta la vita è inutile che smetta di farlo improvvisamente. I rischi alla salute legati agli eccessi di consumo di carni rosse, sono assai ridotti. Le prove del rischio sono poche e non tutte confermate. Un fenomeno gonfiato e su cui si sono basate molte teorie vegane e animaliste. Carni rosse è finita la demonizzazione
Continuate a mangiarla ma con giudizio
Gli esperti raccomandano di continuare a mangiarla, magari non troppe volte a settimana e non troppo grassa. Cinque differenti studi confermano che la rinuncia al consumo di carne rossa, ha ridotto il rischio di cancro, malattie cardiache e diabete. Vero, però è una riduzione talmente infinitesimale, che tutta questa guerra al consumo di ogni tipo di carne non ha alcun senso.
Irresponsabili è l’accusa
Ḕ questa la definizione che molti hanno dato a questi studi. “Vanificano anni di campagne di sensibilizzazione. Il pubblico sarà frastornato da queste informazioni, è pericoloso dirgli che possono mangiare carni”. La risposta è stata “Ci siamo limitati a comunicare i risultati. Era tempo di smontare la demonizzazione delle carni. I dati raccontano che tutte le paure che si sono instillate nei consumatori non sono valide. Abbiamo raccomandato cose che non hanno senso. L’umanità si è evoluta attraverso il cibo. Con l’aumento delle carni nei regimi alimentari la vita si è allungata di alcuni decenni.”
La battaglia tra carnivori e non carnivori
Continua la battaglia tra i sostenitori di una dieta povera di carni, e chi invece sollecita una scelta personale, basata sulle proprie abitudini e cultura. Va specificato che nessuno degli studi predica un regime basato unicamente sulla carne. Invita, invece, ad avere un approccio moderato ma senza timori reverenziali. L’aspetto degli allevamenti animali, non viene preso in considerazione, in questi studi. I ricercatori si augurano che le condizioni degli allevamenti siano le migliori possibili. Lasciano ad ognuno l’interpretazione delle scelte, con pieno rispetto dei bisogni e dell’etica individuale.
Limitare la carne rossa?
Gli studiosi ribadiscono di ritenere che una giusta alimentazione prevede anche il consumo di carne. Invitano ad una seria informazione, che tenga conto di cosa potrebbe accadere, se la sostituissero con qualcosa di meno sano. Chi volesse consumare alimenti altamente trasformati, con zuccheri o grassi saturi, potrebbe apportare rischi alla salute ben maggiori di quelli associati alle carni. Una dieta bilanciata è alla base di un’alimentazione corretta. Aggiungere proteine vegetali, come legumi, soia e noci è certamente un sistema corretto ed importante. Ritenerlo l’unico modo per ottenere proteine è scorretto. Carni rosse è finita la demonizzazione
Le linee guida non cambieranno
Le linee guide sull’alimentazione non cambieranno. Ciò che cambierà sarà l’invito a cambiare il modo di cottura delle carni. Meno frittura, meno grigliate, meno hamburger, ma cotture dolci senza abbrostoliture. Il mercato va in quel senso. I consumi di carni rosse si sono ridotti, ma vengono privilegiati i tagli migliori e meno grassi. Sono in aumento le carni bianche. I ricercatori puntano però il dito sui contorni, chi consuma carni lavorate, spesso consuma patatine fritte o altri contorni con grassi saturi, che mettono a rischio le nostre arterie con troppo colesterolo.

