Ha lasciato un vuoto immenso dietro di sé la ballerina che ha meglio incarnato italianità e modernità.
Un esempio sfolgorante di classe e dedizione al lavoro. Una ballerina che ha ricevuto standing ovation in ognuno dei teatri in cui si è esibita. In tutto il mondo ha portato la bellezza della danza sui palcoscenici con la sua orgogliosa italianità. La lunghissima fila di amici, conoscenti, appassionati e semplici cittadini che ha voluto accompagnarla, nel suo ultimo viaggio, è un segno della sua grande popolarità. La camera ardente è stata allestita alla Scala, un onore ed un tributo concesso a pochissimi. Carla Fracci e l’ascensore sociale
Fracci un simbolo
Un simbolo dell’arte tersicorea, ma anche un simbolo della possibilità di poter avere successo, partendo dalle proprie qualità. Portando al massimo il proprio impegno e la dedizione al lavoro, come ha fatto lei, si può utilizzare l’ascensore sociale. In un paese che rincorre rigurgiti medievali, che vuole rimettere le donne a casa ad accudire bambini e malati, lei ha spostato tutto in un’altra dimensione. Figlia di un tramviere e di un’operaia dell’Innocenti, ha percorso la difficile strada che porta ad essere etoile solo con le proprie forze. Con le sue gambette, “gamb de sedano” la chiamava il padre, ha interpretato ruoli di fantastica qualità. Una carriera lunghissima, dosando le forze per essere sempre perfetta. È diventata anche una grande insegnante.
Un repertorio eccellente
Sapeva emozionare, mettendo tanta recitazione nelle sue movenze e nei suoi passi. Ha cambiato molti dei paradigmi nel mondo della danza. La sua “Giselle” resta un esempio che tutte le nuove danzatrici, che vogliono arrivare ai suoi traguardi, studiano con passione. La sua gestualità, la sua interpretazione nei diversi ruoli che ha ricoperto è stata arricchita di piccoli particolari coreografici. Ha saputo dare sfaccettature che sono rimaste come elementi indelebili. Le sue originali riletture, hanno sbalordito e appassionato critici, cultori e amatori. Ha danzato con tutti i migliori, li ha amati, salvati, resi unici, ognuno dei suoi partner ha brillato, di ancor miglior luce, grazie a lei.
Una donna moderna
Una danzatrice moderna che non ha mai rinunciato ad essere una donna completa. Non ha rinunciato a diventare mamma, in tempi in cui una maternità voleva spesso dire stop alla carriera. Sempre legata alle tematiche etiche, con una visione democratica e la capacità di avere salde opinioni. Una stranezza, in un mondo in cui gli artisti, spesso, si nascondono dietro un cerchiobottismo deludente. Lei ha fatto dell’impegno un modo di vivere, mantenendo la sua energia al servizio delle lotte sociali.
Scuola gratuita
Lei che era la regina della danza, l’etoile da osannare, e avrebbe potuto mettersi su un trono, ha scelto di essere umile e terrena. Ha lottato per mantenere gratuita la scuola di danza del Teatro Alla Scala. Per dare una chance di successo, anche a chi non veniva da famiglie agiate, ma aveva voglia di lavorare con impegno. Una scelta di sinistra che infatti l’ha resa invisa a certi ambienti della destra italiana. Ma lei forse se ne faceva un vanto, di essere antipatica a certi personaggi di basso livello culturale. Carla Fracci e l’ascensore sociale
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