Il mercato italiano del vino evolve in modi inattesi
Innanzitutto le cose positive. I dati totali sono buoni, con molte voci in incremento per la vendita dei vini italiani. Ciò che cambia in modo vistoso è la predominanza dei bianchi, soprattutto le bollicine. I veri dominatori del mercato attuale, fanno ripiegare su posizioni di rincalzo i rossi e i fermi. Anche molti dei grandi rossi più celebrati, accusano battute d’arresto molto cospicue. Prosecco, Trentodoc, Franciacorta sugli scudi a trainare un settore a cui gli italiani non hanno voluto rinunciare. Probabilmente ha giocato l’aspetto “frizzante” legato ad una immagine di freschezza e a una sferzata di energia. Il desiderio di cose positive e semplici ha probabilmente contribuito a questo “mood”. Cambia il consumo di vino Leggi tutto: Cambia il consumo di vino
Bianchi e rosati frizzanti
I bianchi ma anche i rosati frizzanti, hanno saputo imporre una immagine di vini beverini, da tutto pasto. Non più relegati a brindisi, feste, cerimonie, ricorrenze o aperitivi. La trasformazione in vini da tutto pasto, ha contribuito notevolmente al successo attuale. Le settimane delle feste natalizie hanno dato precise indicazioni di come si sono evoluti i gusti. Charmat o champenoise purché solletichino palato e naso. Il solo prosecco ha fatto segnare incrementi enormi di vendite. In tre anni il 30% in più, sono numeri da stropicciarsi gli occhi. Le centinaia di vini nazionali e soprattutto internazionali, che hanno assonanze con il nome Prosecco, sono lì a dimostrare quanta sia la richiesta dei consumatori.
Vino spumante da tutto pasto
Un cambiamento abbastanza repentino quello accaduto negli ultimi anni. Le bollicine sono diventate vini in grado di accompagnare tutto il pasto, una mutazione delle abitudini che ha condizionato le vendite. È un cambiamento rilevante di cui hanno fatto le spese le altre tipologie di vini. Sono pochi i rossi e i fermi che abbiano saputo tenere il passo, compresi vini IGP con indicazioni di origine geografica, che sinora erano i dominatori degli scaffali delle enoteche e dei supermercati.
Anche i DOP
Stesso livello ma con qualche eccezione per i DOP. In questo caso la situazione è a macchia di leopardo, ma in generale è evidente su tutto il territorio nazionale. Alcune aree hanno tenuto bene, altre evidenziano dei segni negativi preoccupanti. Lambrusco (ma siamo ancora nel campo delle bollicine), Chianti, Negramaro, Trebbiano, Montepulciano, Sangiovese, Vermentino, Verdicchio, sono i vitigni coi migliori risultati. Mancano all’appello alcuni grandi rossi, i vini da meditazione. Sicilia e Piemonte sembrano aver accusato il colpo peggiore.
e-commerce in crisi
I dati relativi all’e-commerce preoccupano. Rispetto allo scorso anno si assiste ad una diminuzione cospicua, che si attesta sul -15%. Anche i prezzi, dopo aver goduto di una ottima fiammata nel biennio scorso sono in diminuzione. Un divario anche superiore al 10%, che rosicchia troppo le marginalità. Dopo la grande esplosione di ordini legati alla pandemia, ed alla comodità dei servizi a domicilio, pare che il mercato si stia stabilizzando su valori tendenti al ribasso. Urgono considerazioni su tutto il settore e ripensamenti sui canali di vendita. Se qualcuno aveva immaginato per la propria azienda, un canale di vendita esclusivamente elettronico, farà bene a rivedere le proprie scelte in chiave di multicanalità. Cambia il consumo di vino
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