L’ondata di calore che ha investito il Canada con decine di decessi è l’ennesimo campanello d’allarme climatico
A Vancouver a giugno la media del calore non supera i 28° C con punte di 30°, ma qualcosa di inaudito è successo. I termometri sono saliti fino a 49,5°, una temperatura mai vista e soprattutto mai subita. Molte persone erano impreparate a un clima così torrido, i loro corpi non hanno reagito nel modo corretto. Si contano circa 140 decessi dovuti a questo repentino innalzamento delle temperature. Al momento l’ondata di calore sembra relegata nell’area ovest di Canada e Stati Uniti, ma si teme che possa estendersi agli stati interni. Caldo tremendo e siccità devastano l’America
Sorprendente ed inusuale
Quell’area è celebre per la mitezza del suo clima. Vancouver è uno dei maggiori porti della costa pacifica, sorge su una penisola che si spinge nell’oceano e risente della mitigazione delle temperature grazie alle brezze marine. Come la vicina Seattle è celebre per il clima piovoso, su cui si sprecano battute. Seattle è la grande città USA col minor numero di climatizzatori, e tutti sappiamo la passione statunitense per l’aria condizionata. Perciò è ancor più sorprendente che proprio lì si sia abbattuta questa calamità. L’ondata di calore ha messo in crisi le istituzioni, le chiamate al 911 per le emergenze sono state incessanti. I sanitari non sono riusciti a fare fronte a tutte le chiamate, portando al collasso tutte le strutture ospedaliere.
Anticiclone anomalo
Un anticiclone anomalo per ampiezza e collocazione si è installato sugli stati della Columbia britannica, Washington, Oregon e nord California. A questo si assomma un grave stato di siccità. Già da 10 giorni il 91% degli Stati Uniti occidentali si trova in stato di siccità, con il 55% di essi che si trovava in uno stato definibile come estrema e eccezionale. Molte città non sono pronte ad affrontare questo stato. La città di Los Angeles, che da tempo vive con penuria d’acqua, ha preso provvedimenti, riducendo al minimo lo spreco e vietando l’uso che non sia assolutamente necessario. Anche i giardini della città sono cambiati. Sono state eliminate le piante che necessitano di essere annaffiate e sostituite da piante che provengono dal deserto.
Laghi a secco
Se la costa più a nord sta soccombendo per il grande caldo, non è migliore la situazione a sud. La California è vittima di una grave crisi idrica, la siccità si fa sentire vistosamente. Molti dei laghi di approvvigionamento degli acquedotti stanno facendo segnare minimi storici. È dal 1930 che questi invasi artificiali, non raggiungevano questi limiti. Il livello della siccità, rischia di diventare pericolosissimo, se in autunno ricomincerà a soffiare il vento Santana. Un vento caldo ed impetuoso che innesca molti incendi. Molte delle costruzioni californiane, sono in legno ed il fuoco può fare una strage, come probabilmente avrete potuto vedere in molti video.
Tutta colpa del Nino?
Le previsioni meteo riguardanti El Niño e La Niña nel 2021 davano condizioni migliori rispetto all’anno scorso, ma i meteorologi hanno sbagliato le previsioni. Il clima resterà completamente sballato come negli scorsi 5 anni. Simili livelli di siccità sono stati registrati negli anelli degli alberi in periodi precedenti, e con la durata di circa 30 anni. L’ultimo s’è verificato nel 1500. Un trentennio di siccità rischia di piegare completamente molti settori produttivi e soprattutto il comparto agricolo. La California è l’orto e il frutteto degli USA, non potrebbe sopportare un periodo troppo lungo di siccità. La situazione è la stessa anche negli stati a nord del Messico. Una delle peggiori mai registrate sinora. Caldo tremendo e siccità devastano l’America
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