Prezzo e danni all’ecosistema sono la controparte
Lo sappiamo che quando vi svegliate al mattino andate a tentoni in cucina e accendete la macchinetta. Prendete il caffè in capsula, così comodo ma così costoso, lo inserite e zac, sprofondate nel piccolo nirvana del suo profumo. Semplice davvero comodo ma con diverse controindicazioni.
Costa molto di più del caffè normale
La prima è sicuramente di carattere economico immediato. Il caffè macinato per le vostre capsule costa da 55 a 90 euro al chilo contro la media dei 9 euro di quello per la vostra moka. Lo sappiamo che la moka sembra un poco antidiluviana rispetto alle tanto ben propagandate macchinette. Ma forse dovremmo fermarci un attimo a considerare altri aspetti. Le capsule sono composte di alluminio e plastica. L’alluminio è completamente recuperabile, ma la sua produzione mineraria ha un procedimento molto inquinante. La plastica non è completamente recuperabile e riutilizzabile e proviene da combustibili fossili.
L’inquinamento dato dalle capsule è ingente proprio perché fatte di due materiali
Per abbattere l’inquinamento causato da tutte le capsule prodotte (100 milioni in tutto il pianeta, circa 70 in Europa) dovremmo separare le due parti. Gettarle in distinti contenitori per metallo e plastiche e avviarle al riciclo. Un’operazione etica che dovrebbe coinvolgerci tutti. Ora pensare che tutti voi di prima mattina lo farete, genera più di un sorrisetto ironico. Ci dovremo far bastare che riusciate a centrare almeno uno dei due contenitori con tutta la capsula esausta. Sarebbe molto meglio tornare alla vecchia demodè moka della nonna, con solo i fondi da scaricare nell‘umido.
Il fattore modernità impone di acquistare nuovi elettrodomestici
Più che la vostra volontà è il fattore modernità quello che vi impone di essere in linea coi tempi. Ritmi dettati dalla pubblicità e dal marketing che impone di essere pronti ad accettare ogni elettrodomestico di nuova concezione. Ci sono oltre ai materiali difficili da recuperare anche altri aspetti negativi da tenere presenti. Le capsule rilasciano ftalati e furano, due elementi chimici altamente sospettati di essere cancerogeni. Nonostante questo non volete tornare alla moka perché vi piace il caffè consistente e con infusione veloce? La soluzione esiste.
La soluzione per non tornare alla moka esiste.
Ci sono macchine per il caffè che utilizzano caffè in grani, molto meno costoso di quello macinato. Sono macchine automatiche, macinano il caffè, lo pressano e fanno l’infusione. Sapore, consistenza e crema sono molto simili a quelle del bar. Anche in questo caso, potete raggiungere la macchina a tentoni, senza svegliarvi e schiacciare un solo bottone. La macchina a fine servizio fa un’azione di auto-pulitura e in questo caso non ci sono capsule o filtri da smaltire. C’è una ulteriore variante, le macchine espresso che funzionano con il caffè macinato appositamente. Il costo della materia prima non differisce da quello macinato per la moka. Unica differenza il filtro del caffè dovete svuotarlo ogni volta.

