I prezzi aumentano e i consumatori vanno alla ricerca del prezzo vantaggioso
Le locandine e i volantini delle offerte dei supermercati non sono mai state consultate con maggiore attenzione. Appena si è cominciato a parlare di aumento di alcuni prezzi legati alla situazione internazionale delle materie prime e dell’energia, gli italiani hanno aguzzato la vista. Gli articoli in promozione hanno ricevuto una ulteriore spinta, in quasi ogni tipo di genere disponibile. I timori di una nuova crisi sanitaria che potrebbe portare ad un altro lock down hanno dato fuoco alle polveri. Aggiungiamo una crisi dei raccolti ed un aumento delle tariffe energetiche e si compone il quadro di una difficoltà molto temuta. Caccia al buon prezzo
Consumi sempre più calibrati
I consumatori temono una crisi economica per i troppi problemi di approvvigionamento, nonostante i numeri del paese siano buoni, e si continui a parlare di ripresa. Tutte le ricerche riguardanti articoli e prodotti in offerta, sono vistosamente aumentate. Alcuni prezzi hanno già cominciato ad aumentare, e non sembrano destinati a fermarsi. Perciò i più previdenti cercano gli articoli che possano essere conservati nelle dispense, prima che vengano ritoccati al rialzo. Favoriti ovviamente i settori e i prodotti a lunga conservazione. Sono i flyer dei supermercati quelli ad essere consultati più attivamente, ma anche i discount non scherzano.
Aumento di circa il 3%
L’aumento medio dei prezzi è stato calcolato attorno al 3% mensile, e di circa il 30% a livello annuale (dati Fao FFPI). Le ricerche dei consumatori sono rivolte soprattutto ai generi che hanno registrato gli aumenti superiori negli ultimi mesi. Tra questi carni, salumi, uova, biscotti, vino, acqua frutta e verdura. Oltre ai prodotti da forno e le farine. Non tutto il rincaro è imputabile agli aumenti dell’energia, alcuni gravi problemi climatici hanno ridotto i raccolti, soprattutto di grano. Ma a queste lacune, si sono aggiunti i prezzi dei trasporti e alcune difficoltà nel settore logistico.
Cereali alle stelle
I cereali sono aumentati del 3,2% in soli due mesi, ma di oltre il 20% rispetto allo scorso anno. Il grano è stato il fattore determinante. Il suo costo è salito quasi del 40% ed ha innescato una frenetica ricerca di sostituti, alterando tutti i prezzi del settore e della filiera. I cereali sono alla base dell’alimentazione negli allevamenti da latte e da carne, per questo sia le carni che i latticini sono aumentati. La situazione non sembra avere una rapida soluzione, e questi prezzi resteranno immutati anche per tutto il prossimo anno. Unica speranza è che i raccolti del 2022 saranno generosi e riusciranno a calmierare gli aumenti attuali.
Sconti sempre più importanti
Con questa situazione gli sconti assumeranno sempre maggiore importanza. Gli aumenti di prezzo sono una realtà contro cui dovremo lottare. Impareremo a tenere ancor più sotto controllo gli acquisti. Sarà necessario sfrondare un poco e rivolgersi ai prodotti che provengono da filiere sicure, certificate ed etiche. Pare certo che terremo sempre più sott’occhio i volantini dei supermercati e le offerte online, per essere certi di risparmiare e mantenere alto il livello della qualità dei nostri cibi. Sicuramente aumenterà anche il volume della carta nella nostra differenziata. Caccia al buon prezzo

