Le microplastiche non le troviamo solo nel mare e nelle carni del pesce, è probabile che le beviamo nel nostro tè.
Ogni tazza di tè potrebbe contenere circa 12 miliardi di microplastiche, e 3 miliardi di nanoplastiche. La causa? Le nuove bustine monouso che contengono le preziose foglioline. Normalmente né il tè né le bustine di carta che abbiamo utilizzato per decenni contenevano microplastiche. Ma ora la frontiera del contenitore s’è spostata verso altri materiali e altre forme. Un tentativo di imitare tè di alta gamma e alto prezzo. Bustine dal formato piramidale o a sacchetto, nati per contenere pezzetti di te di maggiori dimensioni, e garantire un gusto più marcato. Bustine di tè che rilasciano microplastiche
Nuove piramidi
Le nuove piramidi però non sono composte di seta, non sono fatte di materiali nobili ma PET o nylon. Questi materiali a contatto con l’acqua calda possono rilasciare molti dei loro componenti. Per analizzare quanto potesse essere il contenuto di microplastiche, sono state messe in infusione molte differenti bustine da te. La sorpresa è stata grandissima. Dove i ricercatori si aspettavano poche centinaia di microplastiche ne hanno trovati miliardi in una singola tazza.
Basta una bustina
Sono particelle di dimensioni ridottissime, come un granello di polvere, invisibili allo sguardo di qualsiasi bevitore di te. Ci sono molte più microparticelle di plastica nel tè che in altri tipi di alimenti e bevande. Sono così piccole che è impossibile notarle. Una bevanda che è la più consumata al mondo rischia di diventare un veicolo di diffusione di plastica. Basta mettere una bustina in acqua calda e le microplastiche verranno sparse nel nostro corpo e poi nei condotti idraulici, in mare ed infine nelle nostre pietanze.
Pericolosità ancora da dimostrare
Gli scienziati dibattono sulla reale pericolosità per la nostra salute di microplastiche e nanoplastiche. Quelle in sospensione in acqua potabile hanno un basso livello di rischio, ma le misurazioni sono relativamente recenti, non ci sono test a lungo termine. Le dimensioni ridottissime di quelle contenute nel tè possono far immaginare che siano più facili da assorbire e possano accumularsi nel nostro corpo. Meglio tornare alle vecchie care tradizionali bustine di carta, talvolta si rompevano e restava qualche briciola di fogliolina nella tazza. Sicuramente meglio delle particelle rilasciate dalle nuove bustine, molto più carine ma probabilmente dannose. Bustine di tè che rilasciano microplastiche

