Una scoperta sensazionale che apre nuovi orizzonti
Dopo tanta teoria finalmente gli scienziati riescono a vedere il tanto cercato Buco Nero, la prima immagine che farà epoca. L’ho catturato l’Event horizon telescope. Stavolta è reale, non è un abbaglio, sono veramente riusciti nell’impresa. L’equipe di astronomi l’ha immortalato al centro della galassia Messier 87 A, e prende appunto il nome di buco nero M87.
Un buco nero, anzi un’ombra nera
E’ laprima foto di un buco nero, anche se forse sarebbe meglio parlare dell’ombra di un buco nero. Li stanno studiando da molti anni, la loro presenza è certa, anche se ancora non era stato possibile definirli meglio. Il buco nero segna un confine ancora non preciso,oltre al quale ogni cosa viene risucchiata. Anche la luce viene attratta e risucchiata dalla potenza del buco nero. E’ la prima immagine di questo genere, finora i buchi neri erano stati individuati solo con misurazioni indirette.
8 telescopi hanno collaborato alla misurazione
Sono serviti due anni di lavoro e la collaborazione di 8 diversi telescopi per ottenere questo risultato. Sono stati analizzati una mole inimmaginabile di dati, pari a 4 petabyte per riuscire a definire correttamente l’area della galassia Messier. La foto del buco nero è stata ottenuta dagli astronomi del Event horizon telescope consortium (Ehtc).
55 milioni di anni luce di distanza
E’ situato a 55 milioni di anni luce da noi il buco nero preso in esame al centro di Messier 87. E’una galassia molto distante quella che è stata oggetto dello studio. Viene classificato con buco nero supermassiccio M87. Lo hanno appena presentato alla Commissione Europea a Bruxelles. Nicolò D’amico, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, l’ha definita “una scoperta epocale, è sicuramente la foto del secolo“.
Due soggetti in competizione per un’immagine che farà epoca
Il buco nero supermassiccio al centro della galassia Messier 87 era sotto osservazione da molti mesi assieme a Sagittarius A, collocato al centro della nostra galassia. E’ la prima volta che viene fornita una prova diretta della presenza di un corpo celeste di questo tipo. Un evento che permetterà di proseguire negli studi della materia, dell’antimateria e della teoria della relatività.

