Enogastronomia

Birra o Vino: chi butti dalla torre?

birra o vino chi butti dalla torre

I millenials non decidono anzi rilanciano

Eterno quesito, cosa preferire, tra birra o vino? Chi butti dalla torre di fronte ad una sola possibilità di salvezza? In realtà nessuno, vengono in soccorso i Millenials e la loro curiosità, che sono la categoria di più forti consumatori di bevande alcooliche.

Una tendenza rubata agli italiani

Sono mutati i tempi e le richieste dei giovani consumatori di alcool, che desiderano qualcosa di unico e speciale, nè birravino. Piuttosto un mix di entrambi. E’ un fenomeno molto sentito negli Usa dove il numero dei bevitori di vino sta salendo costantemente. Questo influenza la loro cultura del bere e porta le innumerevoli mini birrerie a domandarsi come fronteggiare il problema. Il numero delle birrerie cresce esponenzialmente, ma quello della birra prodotta non va oltre il 5%. Ovvero ogni nuova birreria rosicchia qualcosa alla precedente. L’idea di partenza è rubata ai micro-birrifici italiani, ma distribuita con una forza che nessun brand italiano può raggiungere.

L’idea di Magic Hat

Magic Hat è un brand molto celebre, che in uno zibaldone di vendite e acquisti è ora di proprietà di una compagnia costaricana. Nata nei primi ’90 ha avuto un enorme successo con una birra diventata celebre per la sua freschezza di sapore. E’ la N° 9 che ha sentore di albicocca, piace moltissimo alle ragazze e ha una linea produttiva e commerciale tutta sua. La N° 9 contribuisce al 50% del fatturato del brand. Magic Hat è un’azienda molto dinamica, ha sempre scandagliato il mercato con proposte particolari, sia di gusto che di packaging.

birra o vino chi butti dalla torre

Tra le prime a fare le seasonal

E’ stata una delle prime birrerie a mettere in commercio le seasonal bier (birre stagionali) variando coi gusti per acchiappare sempre maggior mercato. Una sua qualità è quella di variare coi colori: birre riconoscibili per delle nuance di colore ben decise, pensate per un visual merchandising attrattivo. Occhi e orecchie ben rivolte alle richieste dei consumatori, Magic Hat ora è pronta per lanciare DuVine. Una Grape ale, metà birra, metà vino, un crossover che, nelle speranze della birreria, cambierà le categorie e il modo in cui viene pensato il bere.

Fa leva sui più giovani

Fa leva sui più giovani che amano consumare nella stessa serata vodka, vino e birra. Sono curiosi, vogliono provare qualcosa di nuovo, che li sappia stupire. La DuVine è 51% birra e 49% vino, con una gradazione del 7% che la fa rientrare nelle bevande a base di malto. La categoria commerciale in cui sarà presentata è quella dei cocktail pronti al consumo, serviti direttamente in bottiglia o lattina. Questo dei cocktail è un settore che nel solo 2018 ha fatto segnare un incremento del 28%.

5 vitigni coinvolti

Sono stati utilizzati 5 vitigni per arrivare alle selezioni corrette. Il DuVine sarà in vendita in due tipologie, bianco a base di Viognier e rosso a base di Syrah e Verdot. Altri due tipi verranno per ora venduti solo in Vermont. Sono stati realizzati moltissimi test prima di arrivare al mix definitivo. Tutti i lavoratori dell’azienda sono stati coinvolti negli assaggi. L’idea era che potesse essere una bevanda molto gradita al pubblico femminile, ma ha ricevuto lo stesso gradimento da entrambi i sessi.

birra o vino chi butti dalla torre
Summary
Article Name
Birra o Vino chi butti dalla torre
Description
Birra o Vino chi butti dalla torre o chi tieni, l'idea di Magic Hat è di fare un crossover copiando dai birrifici italiani 51% birra 49% vino
Author
Publisher Name
Oficina
Publisher Logo

Lascia un commento