Sono tra gli alberi più longevi, presi ad esempio della capacità di sopravvivere ad ogni evento, ma ora stanno morendo.
Non ci sono ancora risposte, gli scienziati li stanno studiando per scoprire i loro segreti di longevità ed ora hanno cambiato target. Cercano di scoprire come mai si stanno ammalando e stanno morendo. Alberi iconici del paesaggio africano sono molto particolari, per dimensioni, forme, altezza e per la capacità di rigenerarsi. Sono simbolo della cultura africana ed a loro sono legate fiabe, leggende, riti. Baobab cosa sta succedendo, perché muoiono?
Una moria improvvisa
I baobab africani raggiungono età considerevoli, forse 3000 anni. Nelle culture locali sono il simbolo della longevità eppure proprio i più vecchi e grandi tra loro stanno morendo. Otto dei baobab più vecchi sui 13 mappati e 5 su 6 dei più maestosi si sono spenti o lo stanno facendo. Sono le più grandi ed antiche angiosperme, se scompariranno porteranno con sé molti segreti. La loro crisi è un segno dei cambiamenti climatici?
2500 anni in Zimbabwe
La dendrocronologia si arrende di fronte alla sfida di datare i baobab. Gli anelli che si sommano nei loro tronchi sono labili, perciò per datarli si utilizza il radiocarbonio. Il più antico, il Panke Baobab aveva 2.500 anni al momento della morte, un decennio fa. Nessun essere è eterno, ma la scomparsa contemporanea, in pochi anni, di alcuni dei più anziani rappresentanti della flora preoccupa molto gli scienziati. Gli alberi erano sotto studio per lo scopo contrario, ovvero comprendere la loro capacità di essere così longevi. Scoprire che si stavano spegnendo rapidamente senza alcun segno di malattia ha stupito i ricercatori.
Portano via qualche segreto
Stanno cercando di celarsi alla nostra curiosità? Vogliono portare con sé qualche segreto? Eppure hanno subito le ingiurie di millenni di troppe piogge, siccità, venti e tempeste. Forse è un segno del cambiamento climatico che è assai più rapido di quanto immaginiamo. Gli studi sul paleo clima indicano che possono convivere a climi più umidi o secchi ma non al caldo. La mancanza di acqua li indebolisce e toglie energia o forza i loro ritmi vitali. Uno dei baobab defunti ha cambiato il colore delle foglie ed è fiorito con forte anticipo rispetto alla stagione delle piogge e non è più riuscito a mantenere la sua vegetazione.
Africa meridionale a rischio
È proprio nell’area africana sub-sahariana che si notano i disastri del riscaldamento climatico, anche se ancora non si può incolpare come l’unico killer dei giganti della flora. La presenza dei baobab è fondamentale in tutta l’area delle savane. Riesce a mantenere l’umidità del suolo ed evita che il suolo stesso venga eroso dal vento. Ogni baobab costituisce un piccolo ecosistema circolare in cui vivono molti animali che vi trovano cibo ed acqua. Anche gli umani traggono vantaggio dai suoi semi, frutti e foglie. Molti medicinali, cordami e coloranti vengono prodotti con i suoi materiali. Possono diventare ricoveri di fortuna ed in un caso, in Sudafrica, ha ospitato un cocktail bar.
Come col Covid-19
Sono proprio i più anziani ad andarsene come col Covid-19. Gli esemplari più giovani forse sono più robusti e meno influenzabili dagli estremi del riscaldamento. Anche in Madagascar gli esemplari maturi sono quelli ad aver subito i maggiori disturbi. Non si può parlare di estinzione dei baobab, ma certamente le perdite dei capostipiti preoccupa. Bisogna approfondire per mantenere intatta questa meraviglia naturale anche per le altre generazioni. Baobab cosa sta succedendo, perché muoiono?
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