L’eticità del nulla vada sprecato
Siete ancora un poco in coma dopo gli assalti alla tavola natalizia, ma si pone l’imperativo di cosa fare con gli avanzi di Natale. Qui occorre il perfetto manuale dell’arte del riciclo. Il cibo rimasto in tavola è costato denaro, impegno, fatica e pare proprio brutto sprecarlo. C’è un sacco di saggezza ed eticità nel fare in modo che nulla vada sprecato.
Ci sono mille modi per conservare, congelare, ricucinare i manicaretti che vi hanno fatto aggiungere quella mezza taglia al girovita. Prima analisi di cosa è rimasto sulla tovaglia o nelle teglie, suddivisione tra consumabili e rimandabili. Tra i consumabili ci sono tutte le cose crude o semicrude che non possono aspettare. Vanno usate immediatamente o deperiscono.
Freschissimi cruditè
Appena avrete sbozzato il menù dei freschissimi (la mozzarella che ha portato lo zio Gianni, non può aspettare. Il sashimi di pesce potrebbe essere già agonizzante. Certe salsine di contorno magari con maionese e patate), vanno fatti fuori in qualche modo. Nel piatto o nel pattume, soluzione C non prevista, troppo pericolosi per pensare di tenerli. Col sashimi potreste fare subito dei ravioli cinesi da cuocere al vapore. Più veloci di quanto immaginiate e molto gustosi.
Primi di pasta
I primi di pasta, si trasformano in timballo, o ripassati in forno con qualche polpettina di carne fatta con gli avanzi d’arrosto o lesso. Anche la famosa mozzarella dello zio Gianni fatta a tocchetti tornerà utilissima. Tortellini in brodo: se li avete scolati per tempo, sono da rimettere nel brodo, scaldati per tre minuti e serviti nuovamente. Se li avete lasciati ammollo saranno spampanati come peonie, difficile riusarli se non come ripieno a sorpresa in omelette. Riscaldateli prima di usarli come farcitura.
Tortelloni ripassateli in padella con un paio di cucchiai di latte o un tocco di burro. Meglio se la teglia è larga per poterli spargere bene. Fategli fare la crosticina, bella croccante, girateli per farli dorare da entrambi i lati. Cambieranno di gusto e vi sembrerà un piatto nuovo di zecca. Risotti trasformateli in croccanti bombe ripassandoli in forno in piccole ciotole che arricchirete a vostro piacere con gli avanzi.
Arrosti e lessi
Monoporzionate a seconda delle esigenze familiari e congelate. Fate passare qualche giorno per far dimenticare alla famiglia che sono avanzi e riproponeteli. Funziona sempre. Piano B per riutilizzare anche i rimasugli dei congelati. Polpettine! Un uovo, pane e il sugo della carne tutto nel mixer ed ecco pronta la ricetta perfetta. Se avete molto lesso rimasto, potete esibirvi anche in un pittoresco aspic.
Pesce
Una zuppa di pesce sembra la soluzione migliore. Attenzione ai tempi di cottura, cercate di far in modo che sia brevissima. Il pesce già cotto, lessato o arrostito non sopporta un altro passaggio sul fuoco senza spappolarsi. Un preriscaldamento di 30 secondi in microonde prima di versarlo nel brodo potrebbe salvare il piatto. Crostacei e conchiglie, se già cotti, trasformateli in sughetti per gli spaghetti. Le cruditè dopo 24ore possono essere pericolose.
Dolci
La sovrabbondanza regna, arrivano troppo tardi in tavola e non vengono quasi toccati. Dolci al cucchiaio, monoporzionateli e congelate. Dolci soffici, perdono di consistenza appena li tagliate, soluzione migliore scaldarli in forno. Efficacissimo il panettone tostato a colazione da accompagnare con crema o marmellata. Anche il tiramisù avanzato spalmato sulle fette croccanti sarà eccellente. Il pandoro rende meno se tostato, meglio riproporlo con crema pasticcera o con cioccolato fuso. Se vi è avanzato molto cioccolato trasformatelo in bon bon o fondetelo. Le cioccolate calde sono sempre richiestissime e servono pure per smaltire tutti quei biscottini secchi.
Buon vicinato
Se non volete stressare la famiglia con 15 cene consecutive di avanzi, provate un’azione di buon vicinato. Fate scambi. Un timballo a te, un arrosto a me. Ricordatevi che c’è sempre chi sta peggio di voi, e con quel cibo che vi ha stufato avrebbe un pasto davvero decente. Prima di buttare qualcosa, cercate qualche associazione benefica a cui affidarlo e donatelo. Vale anche per i regali, se non vi piace o se è arrivato in quantità inattese, condividete. Imparate a riciclare, magari mettendo una etichetta col nome di chi ve lo ha regalato. Eviterete di riappiopparlo proprio a chi ve lo ha mandato. Gli avanzi di Natale possono essere davvero etici.