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Armani invita a cercare un’etica nella moda

Armani invita a cercare un'etica nella moda

La pausa forzata da lockdown può servire per pensare ad un percorso diverso per l’alta moda

Armani approfitta del momento di ferma industriale per esprimere in una lunga lettera il suo disappunto per la deriva del settore. “Il declino del sistema moda, per come lo conosciamo, è iniziato quando il settore del lusso ha adottato le modalità operative del fast fashion. Con il ciclo di consegna continua, nella speranza di vendere di più.” La lettera è stata pubblicata su una rivista del settore, WWD Women’s Wear Daily, organo commerciale dell’industria della moda. I destinatari dell’articolo sono gli specialisti e gli investitori del settore lusso. Armani invita a cercare un’etica nella moda

Uno squilibrio da correggere

Se è Armani ad accorgersi dello squilibrio con cui viene vissuto tutto il ciclo delle confezioni di haute couture, qualcosa sta cambiando. La chiusura dei negozi, può servire per scoprire una nuova etica dei consumi. Tornare a ritmi più calmi, meno improntati ad un consumismo vorace che costringe a molti sprechi. Armani stesso dichiara:”io non voglio più lavorare così, è immorale. Non ha senso che una mia giacca, o un mio tailleur vivano in negozio per tre settimane. Diventino immediatamente obsoleti, e vengano sostituiti da merce nuova, che non è poi troppo diversa da quella che l’ha preceduta. Io non lavoro così, trovo sia immorale farlo.”

L’eleganza che dura nel tempo

Ho sempre creduto in una idea di eleganza senza tempo, nella realizzazione di capi d’abbigliamento che suggeriscano un unico modo di acquistarli: che durino nel tempo. Armani svolge una riflessione anche sulla spettacolarizzazione del settore, Invita a riformulare la moda per eliminare inutili vetrine travestite da sfilate itineranti che nascondono pochezza d’idee. Un sistema comunicativo sbagliato che deve cambiare. Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare tutto, per riallineare tutto, per disegnare un orizzonte più autentico e vero.

Una lezione dalla crisi

Basta con gli sprechi di denaro per gli show, sono solo pennellate di smalto apposte sopra il nulla. Il momento che stiamo attraversando è turbolento, ma ci offre la possibilità, unica davvero, di aggiustare quello che non va. Di togliere il superfluo, di ritrovare una dimensione più umana. Questa è forse la più importante lezione di questa crisi.” Il fashion business si basa su troppi viaggi costosissimi e inquinanti. Spettacoli di una finta grandeur che sconfinano nella volgarità e che non svelano nuove idee.

Armani invita a cercare un'etica nella moda

Nuove collezioni

L’idea di Armani è di rivedere completamente i ritmi del mercato, dando un senso al lavoro dei creatori di moda. Collezioni che restino negli store per tutta la stagione e non vengano compulsivamente rinnovati da altri capi, troppo simili, per la smania di vendere. Vendere molto senza lasciare traccia del proprio lavoro non ha più senso. Consumatori irretiti per possedere capi firmati da tenere nell’armadio deve diventare un passaggio superato. Le parole con cui la moda deve reinventarsi sono decelerazione, sostenibilità e innovazione.

Sostenibilità

Oltre a rallentare il ritmo delle collezioni si deve spostare sempre più l’attenzione sulla sostenibilità. Un processo che deve coinvolgere tutte le fasi e tutta la filiera. Tenere nel debito conto le risorse a disposizione e gestirle in modo da non arrecare altri danno ai fragili equilibri climatici. La moda non può essere indifferente a ciò che la circonda, anzi deve impegnarsi in percorsi innovativi che migliorino la situazione. Un esempio che possa essere raccolto anche da chi si esprime con la fast fashionArmani invita a cercare un’etica nella moda

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Credits:pics by PxHere

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Armani invita a cercare un’etica nella moda rallentando i ritmi simili a quelli della fast fashion, Armani invita a una maggiore sostenibilità e innovazione
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