Riusciranno a sopravvivere o danneggeranno il fragile ecosistema?
A Brooklyn un uomo ha svuotato due sacchi pieno di anguille nelle acque di un laghetto newyorchese. È stato visto da persone che abitano accanto al laghetto. Hanno cercato di fermare la sua azione ma il tizio, vestito di bianco, ha detto che stava cercando di salvarle. Le anguille liete di ritornare nel loro ambiente acquatico si sono subito allontanate con rapidi guizzi. Uno dei due sacchi si è rotto mentre veniva trascinato verso il laghetto, per questo un testimone è riuscito a comprendere che conteneva anguille. Anguille liberate in un laghetto a New York
Anguille asiatiche?
Probabilmente sono anguille che provengono da paludi asiatiche, abituate a climi molti diversi rispetto a quelli della grande mela. Gli esperti ritengono che sarà difficile per loro sopravvivere ai rigori invernali, ma allo steso tempo temono che possano influenzare l’ecosistema del laghetto. Un altro testimone stava tranquillamente pescando quando sì è accorto del rilascio. Ha cercato di fermarlo ma il signore ha svuotato i sacchi rapidamente e si è allontanato.
Spettatori presenti
Si sono rapidamente riuniti altri spettatori ma nessuno è riuscito a fermare l’azione. Alla domanda su che cosa stesse facendo ha risposto che gli stava salvando la vita. Un video che illustra l’avvenimento è stato registrato tramite uno smartphone. L’azione illegale di immettere animali sconosciuti in un parco può portare a gravi conseguenze. Salvare le anguille può portare a morte altre specie. La maggior parte degli animali non autoctoni liberati nei parchi e nei corsi d’acqua di New York morirà. Però alcuni possono adattarsi, prosperare e diventare specie invasive che possono danneggiare l’ambiente.
Esempi celebri
A New York sono stati registrati esempi celebri di “invasioni”. Il più rilevante è quello che riguarda alcune specie di tartarughe esotiche rilasciate anni fa. Hanno invaso molti dei sistemi acquatici diffondendosi ed eliminando la concorrenza diretta di molte specie autoctone. Gli animali non sono giocattoli, ma molti continuano ad acquistare specie che non appartengono agli ecosistemi locali. Quando si stancano, o i loro bambini decidono che non sono più divertenti, li rilasciano senza tenere conto dei problemi che possono causare.
Nelle fogne
Molti pesci o anfibi vengono rilasciati nelle tubature fognarie con un tiro di sciacquone. Altre specie sono semplicemente accompagnate nelle aree umide con la speranza che possano sopravvivere. Quasi nessuno lo farà, ma i pochi che riusciranno a superare lo choc ed a trovare cibo, condizioneranno l’ambiente in cui vengono rilasciati. Una volta creato il problema, sarà molto complesso risolverlo. Le tartarughe as esempio, sono diventate endemiche e sembra impossibile ridurle. Altre specie possono fare lo stesso percorso, nutrendosi si altre forme di vita. Perché perseverare negli errori?
Anguille molto voraci
Le anguille rilasciate sono di una specie asiatica particolarmente vorace. Potrebbe eliminare molte delle forme di vita presenti nel lago. Inoltre poiché possono muoversi anche al di fuori dell’acqua, potrebbero migrare in altre zone umide. Gli esperti pensano che difficilmente supereranno l’inverno ed a primavera monitoreranno il lago per sincerarsene. Alcuni biologi immaginano che l’inverno troppo rigido le farà soccombere. Ma il clima sta cambiando ed anche se sono anguille asiatiche ed abituate ad altre temperature, potrebbero ugualmente sopravvivere. Anguille liberate in un laghetto a New York.
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