Questa domanda può sembrare oziosa, ma dalla risposta dipendono le sorti di una grande azienda e di una intera area industriale
Una grande fabbrica di batterie dovrebbe sorgere a Västerbotten. Se riusciranno a completare la più grande fabbrica di batterie d’Europa, dovranno trovare spazio per migliaia di persone. Dovranno convincerle che vale la pena trasferirsi a pochi km dal Polo Nord. Le condizioni di vita non sono adatte per tutti, lì ai margini del Circolo Polare Artico. La neve è l’elemento principale da novembre ad aprile e la luce solare è veramente ridotta. Sono solo 4 ore al giorno, questo modifica il metabolismo di chi non è abituato a ricevere così poco sole. Andreste a lavorare vicino al Polo Nord?
Migliaia di persone
Sono migliaia le persone che dovrebbero trasferirsi nella cittadina situata nel Nord della Svezia, ai confini con la Lapponia. La fabbrica Northvolt sarebbe l’apripista di altri installamenti industriali. Azienda e autorità locali stanno cercando di rendere il più piacevole possibile il soggiorno dei tecnici che sono arrivati. Sono gli apripista e daranno la dimensione della possibile integrazione di altri tecnici e lavoratori. Offrono sport, attività ricreative, teatro e socialità per trattenerli in loco.
Il green deal europeo
A scatenare queste possibilità è il green deal europeo che consente finanziamenti allettanti. Le attività sostenibili e rivolte a ridurre l’impatto ambientale ed energetico sono tra le più sostenute. Qui nell’estremo nord della Svezia, i prezzi e la disponibilità di energia rinnovabile sono a basso costo. Inoltre sono enormi le aree edificabili con bassi vincoli. Sono molti i progettiindustriali che dovrebbero prendere piede, disseminati in un’area di circa 300 km in quella parte quasi disabitata della Svezia.
Finanziati e energizzati
Sono progetti che possono contare su molti aspetti positivi, finanziamenti ed energia ma che hanno un difetto enorme. Chi andrà a lavorare lassù? La forza lavoro è l’elemento su cui lavorare, serviranno almeno 20.000 persone da impiegare nelle aziende e quasi altre 10.000 per i servizi. Riuscire a convincere tutte queste persone a trasferirsi sarà il vero ostacolo a questa industrializzazione. Il rischio è che i fondi europei non vengano utilizzati per la difficoltà di convincere le persone a muoversi verso l’estremo nord. La cosa buffa è che per anni il governo svedese s’è impegnato a far trasferire gli svedesi del Nord, disoccupati, al sud. Ora si spera che possa funzionare anche il richiamo opposto.
Da tutto il mondo
Sono attesi lavoratori da tutto il mondo, e l’impegno dei locali è quello di rendere il più possibile piacevole il primo contatto. É una sorta di melting pot e sta modificando anche le abitudini dei locali, divenuti nel tempo la contea con l’età media più alta. Un innesto di gioventù è vista con grande positività dalla comunità locale. Tutti salutano e familiarizzano, contraddicendo la fama di essere un poco orsi, al punto di parlare pochissimo. La leggenda vuole che i residenti abbiamo rinunciato a parlare ed eliminato molte parole, come il “si”, sostituito da un grugnito o da una forte inalazione d’aria.
Niente svedese
Non è necessario conoscere lo svedese, è più importante conoscere un inglese decente, meglio se con buone basi tecniche. La fabbrica di batterie è già pronta per produrre mentre si espande per arrivare alla piena attività. L’obiettivo è produrre batterie per un miliardo di autovetture e coprire la richiesta delle aziende tedesche del settore. Al momento i lavoratori che stanno completando la fabbrica, sono tutti con contratti brevi, a progetto. Li rinnoveranno? É un’incognita complessa, ma le maestranze sperano di essere abbastanza attrattivi perché il loro progetto è green. Fanno leva sulla mentalità ecologica di chi già sta lavorando per ridurre le emissioni e i combustibili fossili. Andreste a lavorare vicino al Polo Nord?
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